Tribuna di Treviso 16 aprile 2010

Una fiaccolata per Matteo Dell’Aira

Treviso si mobilita per l’operatore di Emergency rapito in Afghanistan Martedì un corteo partirà da piazza dei Signori. Appello alle istituzioni

17 / 4 / 2010

 Una fiaccolata per chiedere la liberazione di Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Emergency oltre alla manifestazione di domani a Roma ha voluto organizzare un corteo a Treviso per martedì. La partenza della fiaccolata sarà in piazza dei Signori alle 20. Oltre allo staff provinciale di Emergency all’organizzazione sta lavorando il primo cittadino di Silea, e cognato di Matteo Dall’Aira, Silvano Piazza che ieri ha issato sul pennone del municipio la bandiera dell’organizzazione non governativa. «Mi auguro che ci siano molte persone, non solo coloro che sono vicino all’ong, mi attendo un riposta dalle istituzioni. Mi sto adoperando perché ciò avvenga», ha spiegato. Silvano Piazza e la moglie Nicoletta Dall’Aira sabato saranno a Roma per la manifestazione nazionale a sostegno di Emergency che, date le numerose adesioni, è stata spostata da piazza Navona a piazza San Giovanni alle 14. Ai volontari dell’organizzazione non governativa sono arrivate centina di telefonate per garantire adesione alla manifestazione.
 Non sono state previste però corriere o convenzioni con le ferrovie. In queste ore si sta trattando anche per l’installazione di un maxischermo a Venezia, collegato in diretta con la capitale. Dall’Afghanistan ieri sono arrivate le prime notizie positive della settimana. I tre operatori di Emergency sono stati trasferiti a Kabul, dopo 5 giorni trascorsi nella provincia dell’Helmand. «Il trasferimento a Kabul è un miglioramento della situazione, perché lì ci sono gli ambasciatori, i giornalisti, c’è più attenzione che nel sud - ha commentato Silvano Piazza - Mi auguro solo che sia vero, visto che ogni volta che ci dicono dove sono il giorno dopo viene smentito».
 Per oggi inoltre si attendono novità dall’ambasciatore italiano Claudio Glaentzer, che in giornata potrà incontrare i tre operatori di Emergency, e sincerarsi sulle loro condizioni di salute. Il giorno della liberazione non appare comunque vicino, ad eccezione forse per Matteo Pagani. Se non subentreranno nuovi elementi di prova, potrebbe essere liberato in pochi giorni.(f.c.)