I martiri di Chigago sono tornati i decine di città americane

3 / 5 / 2012

I martiri di Chicago sono resuscitati in decine di città degli Stati Uniti martedì, quando migliaia di persone hanno risposto alla convocazione del movimento Occupy Wall Street per festeggiare la giornata del 99%. Il primo maggio è stato caratterizzato per la prima volta da decenni come giornata dei lavoratori nel paese in cui è nato il movimento che oggi si festeggia in tutto il mondo.

Una giornata che nonostante quello che molti pensavano e che la cupola politica e economica desiderava ha mostrato che il movimento Occupy continua ad essere vivo e presente e promette un'estate larga e molto scomoda per l'1%.

A New York decine di migliaia di sindacalisti, migranti e studenti hanno fatto meeting, marce e decine di atti di disobbedienza civile per tutta la giornata nel centro e nel sud della città di fronte ad un massiccio spiegamento di forze dell'ordine.

Il mosaico diverso della città si è manifestato in una marcia da Union Square e Wall Street lungo Broadway, che si è riempito di spezzoni dei sindacalisti del trasporto pubblico, maestri, del settore pubblico, fino a gruppi di taxisti, accompagnato da bande musicali del sindacato musicisti. Il tutto marciando a ritmo di jazz.

Organizzazioni di migranti messicani, ecuadoriani e coreani hanno manifestato per riprendersi il paese e per rivendicare i deportati, gli incarcerati, il diritto alla casa. Sottolineando come tutte queste vertenze siano collegate – come dicevano gli striscioni e i cartelli – e hanno a che vedere con l'ingiustizia di base dell'1% più ricco che controlla l'economia reale di questo paese.

Uno – siamo il popolo, due – siamo uniti, tre – questa occupazione continua, lo slogans risuonava tra gli edifici di Broadway, interrotto da Bella Ciao e dalle musiche e i tamburi della Rude Mechanical Orquestra.

Il tutto collegato a altri messaggi internazionali come “Ocupa ama 15-M” e “Da Tunisi a Occupa”. Ed ancora immagini del Che, di Martin Luther King, della primavera araba e con l'apparizione di alcuni zapatisti, ed ancora striscioni come “reinventiamo tutto”, “veterani di guerra per la pace”, musicisti per la giustizia economica, e Anonymous.

La mattina una marcia guidata dal musicista rock Tom Morello e composta da un migliaio di chitarristi si è mossa con canzoni di lotta e ribellione. Il musicista, che collabora con Bruce Springsteen e che nel suo ultimo album aveva dichiarato, attraverso il microfono umano, che si è uniti alla mobilitazione perchè i poteri che prevalgono si diano conto che noi saremo ascoltati.

Scontri a Oakland e San Francisco; emergenza a Seattle

Sono state arrestate una trentina di persone e le azioni stanno continuando durante la giornata. La polizia sta usando una forza eccessiva contro i manifestanti che non minacciano con danni fisici né le personè né le proprietà.

A Chigago ci sono state marce con migliaia di manifestanti. A Los Angeles in centinaia hanno iniziato fin dalla mattina a mobilitarsi fino al corteo serale.

A Oakland e San Francisco ci sono state manifestazioni e alcuni scontri con la polizia. A Seattle, il sindaca ha firmato alcune misure d'emergenza dopo che attivisti di quello che viene chiamato blocco nero hanno creato, come descritto dai giornalisti, caos nel centro città facendo azioni di danneggiamento contro i negozi. Altre manifestazioni ci sono state a Baltimore e Atlanta.

Il fatto che i giornali e le autorità hanno dovuto parlare di qualcosa che si chiama May Day, ossia il primo maggio, come giornata di resistenza dei lavoratori (insieme a sudenti, migranti e l'altro 99%) è qualcosa di inedito in questo paese che finora aveva cancellato questa data dal calendario. A giudicare dalle misure di sicurezza il fatto che i martiri di Chicago siano tornati ha provocato non poco allarme nelle autorità.

Tratto da La Jornada Articolo di David Brooks