L'Assemblea pubblica per difendere e valorizzare il settore delle politiche educative dalle privatizzazioni ci è sembrata un'occasione molto importante per condividere
problematiche, idee e creare una rete dove poter affrontare tutti
insieme con forza e determinazione le crisi (ambientale, climatica,
sociale, economica,..) di questo periodo.
Durante questo autunno in
tanti abbiamo attraversato le numerose mobilitazioni che hanno animato
tutta Europa. Partendo dai tagli all'istruzione pubblica ci siamo resi
conto che l’attacco a quest ultima è un attacco molto più grande: un
attacco ai diritti di tutti noi, un attacco al lavoro, ai beni comuni,
ai migranti e agli operai e così la nostra lotta non si è fermata al
settore della formazione ma è andata oltre. Dalle manifestazioni contro
le manovre di austerity imposte dalla BCE, scandite dalle importanti
giornate di lotta del 14 e 24 novembre dove si è vista la rabbia degna
degli studenti che sono voluti scendere in piazza rivendicando il loro
diritto allo studio e ad un futuro degno, alla contestazione del 17
novembre al ministro degli Interni Cancelieri e alla manifestazione del 6
dicembre che ci ha portati fino alla sede dell’INPS per denunciare i
gravi effetti della Riforma Fornero sugli ammortizzatori sociali e
nell’ambito del lavoro stagionale.
Lottare per la difesa della scuola
pubblica significa lottare per la difesa dei beni comuni, per la
ripublicizzazione del servizio idrico integrato, significa essere a
fianco di tutti quei lavoratori che a Taranto non hanno voluto scegliere
tra il diritto alla salute e quello al lavoro; significa battersi per
la costruzione di nuove forme di welfare e reddito, per nuovi metodi di
produzione, sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale.
Significa stare al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici sfruttate
ogni estate nel nostro territorio all'interno degli alberghi, appoggiare
le loro lotte e quelle delle realtà che si battono per un'idea di
turismo come bene comune che sappia rispettare i diritti dei lavoratori e
l'ambiente.
Secondo noi in un periodo come questo una cosa è importante
da capire: che è necessario unire le forze e le lotte perchè non
possiamo permettere questo smantellamento dei diritti. Noi pensiamo che
una via di uscita da questa crisi si possa costruire solo mettendo in
comune bisogni e competenze, capendo che i diritti o sono di tutti o non
sono di nessuno. Solo in questo modo possiamo essere all'altezza della
sfida che abbiamo di fronte.
Collettivo Studenti Rimini
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pagina FB: Collettivo Studenti Rimini
Rimini - Il contributo del Collettivo Studenti intervenuto all'assemblea pubblica contro le privatizzazioni nel settore educativo
18 / 2 / 2013
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