Rimini - Emergenza abitativa una bomba sociale? Disinneschiamola!

14 / 5 / 2014

Ancora una volta le politiche territoriali, anche in materia abitativa, poco si discostano da quelle nazionali, continuando a rimarcare ed allargare la forbice tra quella parte di popolazione solvibile e tra quella sempre più povera ed impoverita.

I dati sugli sfratti in Provincia sono praticamente raddoppiati negli ultimi 5 anni: quest'anno a marzo le richieste di sfratto sono state 185 e 32 quelle eseguite con la forza pubblica contro le 96 (16 quelle eseguite) del marzo 2010. Una situazione drammatica ripresa anche dall'ultimo rapporto sulle povertà prodotto dalla Caritas e di cui abbiamo conferma settimanalmente negli afflussi allo sportello “Diritti per Tutti” promosso ogni giovedì dall'Ass. Rumori Sinistri e da ADL Cobas presso la Casa della Pace, dove la problematica abitativa è sollevata dalla maggioranza dell'utenza che si reca allo Sportello.

L'assessore provinciale Mirra - commentando i dati dell'emergenza abitativa sul territorio - parla di una bomba sociale. Una bomba sociale per disinnescare la quale però ben poco si sta facendo! La messa a disposizione da parte della Regione di 6000 alloggi per aiutare le giovani coppie ( e gli studenti, i precari, i disoccupati?!) ad acquistare la prima casa; la graduatoria aperta per l'assegnazione di 25 appartamenti nel territorio comunale per i quali viene richiesto che la somma dei redditi della dichiarazione non debba essere inferiore a 18.000 euro (e per chi 18.000 euro sono un miraggio?! Albergo sociale o stazione FS?!) ci appaiono più come mediazioni al ribasso che non come soluzioni concrete in grado di incidere materialmente la dove il sistema capitalistico attraverso questa crisi ridefinisce i suoi assetti e crea nuove soggettività povere escluse dall'accesso alla sfera dei diritti.

Eppure non è richiesta chissà quale facoltà immaginativa. Blocco temporaneo degli sfratti; requisizione temporanea degli alloggi sfitti da tempo; riutilizzo e riqualificazione del patrimonio pubblico abbandonato e lasciato all'incuria. Soluzioni che il Comune può intraprendere legalmente, seguendo la strada percorsa recentemente dal ministro alle politiche abitative francese CécileDuflot che ha proposto la requisizione degli edifici vuoti, di proprietà pubblica (come le caserme abbandonate) e privata, ovvero i palazzi inutilizzati da banche e assicurazioni, compresi quelli annoverati nel patrimonio immobiliare della chiesa cattolica.

Non si tratta di mancanza di fondi pubblici e di spending review. I soldi ci sono e pure tanti (le ultime vicende dell'expo2015 ce lo ricordano se ce ne fossimo dimenticati o in loco, i finanziamenti all'agenzia di marketing turistico). Quello che manca è la volontà politica di spenderli dove servono a ristabilire equità sociale e a garantire il rispetto di diritti fondamentali come quello della casa. E “ristabilire un equilibrio che negli ultimi decenni di storia italiana è stato tutto sbilanciato a favore della proprietà privata. Una tradizionale concezione borghese, rafforzata dal pensiero unico dominante del neoliberismo economico – come afferma il giurista e magistrato Paolo Maddalena. La proprietà privata, come criterio di distribuzione delle ricchezze, non esiste: siamo 7 miliardi di persone, non tutti possono possedere un immobile. Abituiamoci alla proprietà collettiva”.

A breve daremo indicazione di un'iniziativa pubblica da svolgersi nella settimana dal 15 al 24 maggio in contemporanea agli “European days of action”, le giornate di azione europea che vedranno numerose iniziative e mobilitazioni dalla Spagna alla Francia, dall'Italia al Belgio contro le politiche di austerità per costruire una nuova Europa di diritti, reddito e dignità.

Per informazioni passaci a trovare:

>>> tutti i mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 a Casa Madiba (via D. Campana Rimini – vicino onoranze funebri)

>>> tutti i giovedì dalle 18.00 alle 20.00 allo “Sportello Diritti per Tutti” – Lavoro_Casa_ Immigrazione_Salute presso la Casa della Pace (via Tonini, 5 Rimini)

Una sola grande opera: Casa, Reddito, Diritti per tutt*!

#NoPianoCasa #NoArt.5

Lab. Paz Project - Casa Madiba Occupata