OccupyRimini - Il procuratore Giovagnoli e la sua prassi intimidatoria

Denunciato un sostenitore del progetto OccupyRimini. Sotto processo non sono solo i singoli attivisti e sostenitori ma l'agire nuove forme di democrazia contro la finanziarizzazione della vita.

3 / 5 / 2012

Lettera aperta al procuratore della repubblica Giovagnoli!

Il 26 di aprile 2012, sono stato convocato negli uffici del reparto operativo carabinieri di Rimini, alle ore 10,30 avanti all’ufficiale di polizia giudiziaria, appartenente al nucleo informativo del comando provinciale dei carabinieri, perché nei miei confronti vengono svolte le indagini per il reato previsto e punito dall’art. 633 e 635 c.p ( reato di occupazione abusiva di un immobile e danneggiamento), in relazione al fascicolo processuale n.335/2012…. Fascicolo pendente presso la procura della repubblica di Rimini.

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”. Questo recita l'Art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948.

Se mi negate questo diritto allora sono colpevole.

Se essere intervenuto nella tarda mattinata alla conferenza stampa pubblica lanciata da OccupyRimini e aver espresso la mia opinione e sostegno ad un progetto importante per la mia città è reato, allora sono colpevole.

Se esprimere solidarietà e sostegno concreto a chi in questo territorio da tempo si batte per i diritti di tutti, contro la precarietà come forma di vita e per la costruzione di un'alternativa a questo modello di società partendo dal riutilizzo/riciclo degli spazi pubblici abbandonati, è reato, allora sono colpevole.

Se essere un sostenitore di un progetto come quello di occupy rimini è reato allora, in questo caso, sono due volte colpevole.

Ma non mi accusate di ciò che non ho fatto, perché io, FAYE BASSIROU, il 4 gennaio 2012 non ho commesso alcun reato ma espresso la mia solidarietà e il mio sostegno ad un progetto che ritengo importante e fondamentale per lo sviluppo della nostra città, portando il mio contributo ad una conferenza stampa dove erano presenti un centinaio di persone (fra attivisti, giornalisti, sostenitori e cittadini).

Denuncio pertanto con tutte le mie energie quello che ritengo un tentativo d’intimidazione non solo contro di me, ma verso tutti coloro che oggi stanno cercando a Rimini come altrove di costruire nuova democrazia e conquistare nuovi diritti e vera legalità nel mondo del lavoro, della formazione, della socialità, della vita.

Denuncio con tutte le mie energie quello che ritengo un tentativo d’intimidazione e criminalizzazione che è in atto in questa città verso coloro che sostengono con forza e urgenza OccupyRimini e pertanto l'individuazione di uno spazio fisico in cui concretizzare questo progetto.

Ma serenamente mi sento di dire a chi vuole criminalizzare queste nuove pratiche di costruzione dell'alternativa che NOI non ci arrenderemo mai di fronte all’ingiustizia e alla vera illegalità, quelle sì diffuse e strutturali.

Faye Bassirou for Occupy rimini