Poteri straordinari e stato d'eccezione come condizione permanente

L'eccezione alla deroga

di Natalia Fuccia*

22 / 2 / 2010

In queste ore la camera approva il decreto 195 quello per intenderci che contiene la famosa trasformazione della protezione civile in spa.L' aspetto più preoccupante della vicenda non e' sicuramente questo l'ultimo ,reso urgente nella discussione politica dal risalto mediatico dell’inchiesta che ha coinvolto Guido Bertolaso, quanto ciò che con questo decreto si vuole affermare.

Ciò che mi preoccupa infatti non e’ quello che il decreto contiene quanto più quel che non dice.

Il contenuto complessivo abbraccia tre argomenti : l’emergenza rifiuti a Napoli, l’emergenza terremoto in Abruzzo, l’emergenza carceraria su tutto il territorio nazionale .

Tutte emergenze. Le soluzioni prospettate invece non hanno nulla di emergenziale.

Affidare ad un solo ente la gestione di problematiche così diverse tra loro nasconde solo l’obbiettivo di elevare a sistema l’emergenza come strumento di governo che svuota di significato ogni azione amministrativa concreta e la colora di necessità ed urgenza.  Esistono infatti degli eventi imprevedibili che sicuramente bisognano di intervento celere e deciso da parte degli organi di governo ,esistono e sono previsti dalla Costituzione  come determinati da caso fortuito o forza maggiore ,eventi di fronte ai quali ci si aspetta comunque piani già sperimentati e condivisi di risoluzione , con le popolazioni coinvolte , con gli enti preposti al controllo territoriale e quant’anche dovessero presentarsi così improvvisi , così inaspettati , il nostro apparato legislativo facilita l’azione di governo dotandolo di strumenti veloci e risolutivi quale sarebbe appunto il decreto legge , sottoponendo però l’adozione di questi ad una specifica delega del parlamento , ad un termine certo nell’ efficacia del provvedimento adottato e soprattutto avendo ben  chiare le caratteristiche di ciò che si definisce per emergenza .

E’ nota  a tutti la scarsa  considerazione che  questo governo manifesta  per la funzione di controllo costituzionale del parlamento e della Costituzione stessa, poco incisivo ma non meno complice  il comportamento del presidente della repubblica, il garante della carta, sempre troppo preoccupato della pax ordini più che della pax populi… considerazioni insomma senza grandi vie d’uscita che tuttavia   si rendono necessarie nell’analisi del dato più  allarmante del decreto 195.

In esso infatti la catastrofe naturale , la distruzione ambientale causata  dall’uomo , la inadeguatezza delle strutture ( carcerarie , sportive , commerciali) sono tutte trattate come emergenze , sono stati imprevedibili di necessità ed urgenza che si verificano giusto in tempo per diventare strumento di propaganda e consenso , autogiustificando il potere . Ognuno di questi eventi e’ dipinto   come inaspettato quando si abbatte sull’opera di costante monitoraggio e controllo dei territori a rischio , come  sorprendente quando sia  disastro causato dalla inciviltà di alcuni cittadini contro l’azione sempre costante di salvaguardia e gestione della cosa pubblica , come  improvviso quando sia  il picco di cattiveria e malvagità  determinato sicuramente  dall’invasione di qualche straniera popolazione fin ora tenuta debitamente lontana.

Come allora non desiderare una soluzione forte ed immediata . come non sperare in qualche figura salvifica che rimetta tutto apposto senza farci accorgere di niente?

In deroga alla normalità di fronte all’ evento si stabilisce una tabella di marcia che concede al salvatore ogni potere, ogni arbitrio e decisione. Ma e’ ancora giustificata , e’ ancora emergenza. Meglio non sapere dove vadano a finire i rifiuti , tanto non si vedono piu’ ,meglio non  sapere dove sara’ costriuta la tua nuova casa tanto quella vecchia non ce l’hai e ti devi  fidare, meglio non chiedersi perche’ fumarsi una canna sia piu’ pericoloso di un falso in bilancio i tossici sono sotto casa tua, gli affaristi nelle ville di porto cervo..

Intanto nella facolta’ di derogare, nella possibilita’ di segretare e militarizzare gli elementi costitutivi dell’evento straordinario diventano di ordinaria amministrazione. L’adozione di queste soluzioni prive di contenuti prospettici  e di prevenzione  hanno di fatto permesso e avallato il perpetuarsi di devastazioni ambientali, di aspre speculazioni ed in alcuni casi estremi, come quello abruzzese, la perdita di vite umane,tutte conseguenze ascritte ancora  all’emergenza  che continua ad alimentare se stessa .Cosi’ alla gia’ precaria situazione di deroga si fa anche eccezione perche’ il problema non e’ risolto e c’e’ ancora bisogno del salvatore.

Ed ecco allora i poteri speciali prorogati per un anno alla protezione civile sulla gestione rifiuti in Campania  dove l’emergenza e’ finita..ma non ancora abbastanza. Ecco pure l’immunita’ dall’ azione di eventuali creditori che non potranno riscuotere pagamenti di servizi e commesse effetuate al commissariato straordinario in deroga a qualunque logica commerciale. Eccole speciali regole sugli  appalti per il piano casa , per la costruzione di inceneritori,  carceri, dove non importa se sei imprenditore, camorrista o mal affarista l’importante e che sei pronto ad approfittare dela prossima inaspettata emergenza. 

Doveva esserci, ma non ci sarà, la  Protezione civile S.p.a., l’azienda della solidarieta’ ,l’impresa che dovrebbe produrre  in serie  volontari animati da spirito salvifico - emergenziale che hanno non solo  il monopolio delle sofferenze, ma anche l’esclusiva facolta’ di essere gli unici precari stabilizzati in massa in meno di un mese, a scapito sicuramente di chi l’emergenze le  affronta senza risalto mediatico e molto spesso con pochi mezzi in modo del tutto ordinario .

L’ennesima riforma amministrativa e’ in realta’ un altro strumento di sperequazione sociale  che salva i volontari creando intorno all’ente Protezione  Civile l’aurea clientelare di un lavoro fisso e ben pagato  e affossa i vigili del fuoco i cui stipendi non sono sicuramente all’altezza delle passate emergenze ,portati quasi a sperare nello straordinario garantito da qualche catastrofe.

Fortunatamente noi sappiamo leggere anche quello che non e’ scritto….abbiamo saputo leggere l’ennesimo tentativo di giustificare il potere speciale con l’ emergenza, il cattivo gioco di appalti concessioni e affari dietro alla bella faccia del salvatore ,l’intenzione di creare consenso ancora sulle spalle dei lavoratori….piu’ che mai quindi rispettiamo solo i pompieri.

* Laboratorio Occupato Insurgencia, Napoli