Il vampiri e le provocazioni del Viminale

Il miglior fantasma

Il fantasma di Maroni sono le centinaia di migliaia di persone in movimento a Roma: unite contro la crisi

15 / 10 / 2010

Non tutti i vampiri sono simpatici. Alcuni sono stronzi, bramano sangue, producono passioni tristi, sono necrofili. Dal Viminale evocano spettri di stranieri che in forma di orde sono arrivati dal deserto del Gobi, dalle pianure mongole, dalle steppe siberiane, dai monti sopra Tangeri per sabotare la manifestazione di domani a Roma. Per "produrre incidenti".

Maroni confonde la realtà effettuale con ciò che desidera enormemente: che la manifestazione di domani non sia un successo e che rimangano separati e distinti i percorsi politici delle organizzazioni e delle reti che hanno costruito la manifestazione e che stanno producendo un comune tra essi.

E invece domani saremo moltissimi, per nulla isolati, del tutto privi dei fantasmi e delle paure, che invece proprio la crisi produce, ove essa sia l'essere soli e senza speranza in un presente fatta di povertà, precarietà, razzismo differenziale e tanta guerra – che non manca mai.

Quando siamo insieme, quando la moltitudine batte il proprio tempo, quando essa è spazio di ricomposizione, accumulo e movimento, là i fantasmi appaiono ciò che sono: vuoti incubi evocati ad arte, wording del controllo.

L'intervista pubblicata da Repubblica a pag.3 è incredibile e fa davvero incazzare, anche perchè essa avviene dopo la pessima gestione della partita della Nazionale a Genova.

E' un maldestro e scoperto tentativo per porre un argine mediatico ad un'onda in arrivo su Roma: un'onda che parte di conflitti, movimenti in essere ed in potenza, di passioni per la vita ed i diritti comuni.

Questo è il vero fantasma del governo della crisi: tutt* noi in movimento.

Ci vediamo domani in Piazza Esedra. Per non fermarci. Per costruire quel comune che può produrre l'uscita che vogliamo da questa tremenda crisi.