La Fiom-Cgil ha proclamato per venerdì 9 marzo lo sciopero delle
lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici con una manifestazione a
Roma che si concluderà in piazza San Giovanni.
La democrazia ed il lavoro sono i nodi centrali del nostro tempo in Italia e in Europa.
Perché
oggi il lavoro manca, è sempre più precario, è sempre meno pagato, al
punto che pur lavorando si è poveri. Perché oggi nei luoghi di lavoro, a
partire dalla Fiat, si rischia l'autoritarismo con la messa in
discussione del Contratto nazionale, dei diritti individuali e
collettivi.
Perché la democrazia è negata. Alle donne e agli uomini
che lavorano è impedito di votare liberamente gli accordi che li
riguardano e di potersi scegliere chi li rappresenta, fino alla messa al
bando di un'intera organizzazione sindacale e all'esplicita
discriminazione verso gli iscritti della Fiom-Cgil. È in questo contesto
che Governo e Confindustria vogliono far passare l'idea, sbagliata e
inaccettabile, che per uscire dalla crisi bisogna cancellare l'articolo
18 dello Statuto dei lavoratori, dopo aver manomesso il sistema
pensionistico pubblico. All'opposto devono essere universali, quindi
estesi a tutti, la cassa integrazione quale alternativa ai licenziamenti
collettivi e la tutela del reddito come diritto di cittadinanza. In una
«Repubblica democratica fondata sul lavoro» quale l'Italia deve
costituzionalmente essere, la libertà operaia è la libertà di tutti; la
sicurezza del disoccupato e il superamento della precarietà è la
sicurezza di tutti; un'economia ambientalmente sostenibile e un piano
straordinario di investimenti pubblici e privati sono le condizioni per
difendere i beni comuni e costruire nuovi posti di lavoro.
Lo
sciopero generale e la manifestazione nazionale del 9 marzo diventano un
appuntamento essenziale non solo per i metalmeccanici ma per tutti
coloro che credono nella democrazia, nella giustizia sociale, nella
libertà, nell'informazione libera e in un lavoro stabile con diritti. E
in questo senso sono fondamentali il diritto allo studio, l'accesso alla
cultura, la valorizzazione del patrimonio artistico e delle competenze.
Nel nome della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza
antifascista invitiamo ogni cittadino non solo ad aderire alla
manifestazione, ma a farsi promotore e protagonista di questa giornata
di mobilitazione partecipando attivamente. Sono convinto che la nostra
lotta difenda oggi gli interessi di tutto il paese mettendo al centro le
lavoratrici e i lavoratori e proprio per questo sarebbe per noi
importante avere la tua firma e la tua presenza in piazza.
FIOM, 9 MARZO A ROMA - In piazza con noi
2 / 3 / 2012