Il 14 dicembre a Roma per i diritti dei migranti e l’abolizione delle leggi razziste. L’11 cortei a Brescia ed in diverse città. I migranti rispondo all’appello di uniti contro la crisi
Si è tenuta a Roma, presso la sede della FNSI, la conferenza stampa che ha annunciato le mobilitazioni del 14 dicembre: la giornata della sfiducia sociale al Governo Berlusconi, uniti contro la crisi.
L’assedio a Montecitorio, per la caduta del Governo Berlusconi, ed insieme ad esso delle politiche e delle leggi ingiuste che ne hanno caratterizzato il mandato, vedrà la partecipazione di moltissime realtà sociali che in questi mesi si sono mobilitate in questo paese.
“Saremo in tanti e diversi, dalle
fabbriche di Melfi e Pomigliano alle migliaia di lavoratori licenziati,
ai comitati campani dei territori devastati dai rifiuti, dagli studenti
ai migranti che sono saliti sulla gru a Brescia, dai cittadini aquilani
che hanno smascherato la favola della ricostruzione ai cittadini dei
territori innondati dalle alluvioni e dal cemento”.
Ed ancora...“Il 14 dicembre sarà un grande assedio
democratico al palazzo del potere, sarà un rumore assordante che è
quello dell’Italia che vive.
Il 14 sarà una grande giornata di democrazia”.
E proprio i migranti saliti sulla gru a Brescia hanno inviato un messaggio letto durante la conferenza stampa.
Difficile
la loro presenza proprio a causa delle leggi ingiuste che li
sottopongono al rischio di un provvedimento di espulsione.
Se il 14
dicembre sarà la giornata deil protagonismo dei movimenti non potrà
certo mancare la parola dei migranti, di chi da Brescia a Milano,
passando per decine e decine di città italiane, ha portato "in alto" la
battaglia per la dignità e la giustizia.
Ecco il testo del messaggio inviato:
Non possiamo essere oggi con voi a Roma
perché in Italia non c’è libertà di movimento per i migranti. Come non
ci sono diritti per i migranti che hanno fatto domanda di sanatoria lo
scorso anno e sono stati truffati due volte.
La prima da padroni
senza scrupoli che ci hanno estorto migliaia di euro e la seconda dallo
stato che ha modificato la legge una volta già in vigore.
Siamo
saliti sulla gru di Brescia, e ci siamo rimasti 17 giorni, per avere un
permesso di soggiorno dopo che abbiamo lavorato per anni, sempre
precari, nelle aziende metalmeccaniche, nelle cooperative, nelle imprese
edili.
Sulla gru di Brescia non eravamo soli. Con noi c’erano i
nostri fratelli con le loro storie e le loro vite. Con noi c’erano i
tanti italiani che ci hanno sostenuto.
Sabato 11 dicembre torneremo in piazza a Brescia per i nostri diritti, per continuare la lotta.
Saremo a Roma il 14 dicembre insieme a voi per sfiduciare questo governo che ha fatto del razzismo, della discriminazione e dello sfruttamento gli strumenti per mantenere i migranti nella clandestinità; che ha rinchiuso nei CIE e espulso i nostri fratelli che hanno rialzato la testa per i diritti di tutti.
Arun, Jimi, Sajad, Rachid