Appena si conclude la lettura dell'allucinata avventura della famiglia Munro si rimane sospesi.
Panico, angoscia e irrefrenabile riso si miscelano e lasciano sospesi, come su di una pozza di emozioni fortissime e contrastanti.
L'incredibile Cave ha composto una storia contemporanea attorno ad un'esistenza no future del commesso viaggiatore Bunny Munro, la cui professione consiste nella vendita su appuntamento di prodotti di cosmesi femminile. Ogni giorno un tour tra casalinghe, vecchiette, pericolosissime esperte di arti marziali, tossiche, etc. Ogni giorno, avventure sexy condite di bourbon e troppe sigarette. Ogni giorno a passo di corsa verso, letteralmente, il macello, come in un moderno martirio in cui nulla viene rispettato e nulla viene evitato.
Un consumo estremo e tremendamente triste&comico, come il ciuffo "da schianto" di Bunny.
Un tour che travolge Bunny e con lui l'intera famiglia tra cui brillano il padre, Bunny Senior, travolgente ex venditore d'assalto di mobili, il dolcissimo (ed unico mentalmente equilibrato) Bunny Junior e la disperata moglie Libby.
I sogni dark di Bunny sono la (mitica) icona Kylie Minogue e l'eterea Avril Lavigne.
L'america di Cave è tossica, punk, alla sua chitarra hanno impedito gli accordi della Speranza e della Felicità. Eppure. Eppure non si riesce ad odiare Bunny, perchè, alla fine della fiera, è uno sfruttato, un ribelle, un pazzo. Un grandissimo stronzo, ma anche povero cristo che viene crocifisso da un immaginario morboso e da una violenza maledetta che pervade l'intera periferia amerikana e che può solo annichilire.
Cave qui, ripercorre un soggetto caro alle narrativa -ed al teatro americano- ,ma lo fa a suo modo, come se componesse una delle sue famose ballate.
Buona fortua Bunny Junior, speriamo la tua avventua sia diversa.
ps: da leggere ascoltando la bellissima Where the wild roses grow, cantata da Cave and the Bad Seeds con la citatissima Minogue, of course.