MARCHIONNE E' OVUNQUE, NOI PURE!
Il
modello Marchionne è ovunque, noi pure! Così abbiamo voluto intitolare
l'assemblea pubblica cittadina in preparazione allo sciopero indetto
dai metalmeccanici il 28 gennaio; l'abbiamo intitolata così,
consapevoli del fatto che quell'accordo siglato da Marchionne e "sindacati aziendali"
non è riducibile solo alla Fiat, infatti, neanche una settimana dopo il
voto degli operai e delle operaie a Mirafiori Federmeccanica ha
rincarato dicendo che "il contratto aziendale deve essere sostitutivo
di quello nazionale".
Il contratto di Pomigliano e Mirafiori, e più in generale il modello-Marchionne,
sono i frutti amari di una gestione economica che non guarda ad un
alter/sviluppo, ma assurdamente, si basano sull'idea decadente dello
sviluppismo più becero fatto di aumento della produttività (ma non siamo nell'epoca della sovrapproduzione delle merci?), azzeramento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e prodotti assolutamente non compatibili e sostenibili con l'ambiente.Quando
diciamo che il modello Marchionne è ovunque non ci limitiamo a dire che
la vita dentro le fabbriche diventerà insopportabile, ma sosteniamo che
è quella l'idea di società che vogliono far passare.Un' idea di società che è destinata a perdere e a consumarsi su se stessa consumando la Terra e la vita.
Il
modello-Marchionne, appunto, come detto in precedenza, oltre a
rappresentare un accordo che modifica le relazioni sindacali fin qui
conosciute, è un'idea di società che vive nelle privatizzazioni, nei
tagli alla spesa pubblica, nello smantellamento del welfare, nel
primato della finanza sulle vite, nella rendita come nuovo principio
assoluto per l'accumulazione di ricchezza, nella formazione come
tecnicizzazione dei saperi per renderli immediatamente produttivi.Quindi
sì, Marchionne e il suo modello sono ovunque, ma anche noi; il primo
dato che afferma questa nostra convinzione è la percentuale altissima
dei voti contrari all'accordo di Mirafiori (se si fossero solo contati
i voti degli operai e delle operaie alle linee avrebbero vinto i No!);
ma oltre a guardare la "realtà di fabbrica" bisogna osservare i
conflitti che vivono nelle rivolte dentro le università (e con questo
non si tenta di volere riproporre una sbiadita alleanza
operai-studenti), nelle comunità che si battono contro grandi opere e
speculazioni e nelle molteplici sfaccettature delle donne e degli
uomini che ogni giorno si battono contro questo modello di società.Non
vogliamo sommare forzatamente le lotte, le organizzazioni e i movimenti
che abbiamo visto espandersi lungo tutta la penisola, ma molto più
realisticamente vogliamo scrivere un altro modello di società.
Intellettuali prezzolati sostengono che questa è la modernità e così si
deve procedere, noi altresì sosteniamo che questa modernità non ci
piace, che è miope e asservita ai soli interessi della finanza e
dell'economia di mercato.
Noi sosteniamo un'altra modernità, quella che vive nel comune sociale e nell'internità delle nostre resistenze costituenti.
tutt* uniti contro la crisi!
25 gennaioASSEMBLEA PUBBLICA
UNITI CONTRO LA CRISI!
VERSO LO SCIOPERO DEL 28 GENNAIOore 21,30
via trieste 2 ex circolo lavoratori-isola
ne discuteremo con
FIOM VERCELLI
ALATO TORINO
EX DIPENDENTI PHONEMEDIA (CUFFIE IN AGITAZIONE)
COMITATO VERCELLESE "Casa per tutti"
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28 gennaio
ore 8:00
p.za roma
davanti alla stazione
Assemblea il 25 gennaio e manifestazione il 28
Vercelli- Il modello Marchionne è ovunque, noi pure!
26 / 1 / 2011