Teatro
Arvalia e Compagnia DCQ
presentanoSogni (In
Una Bella Notte Di Mezza Estate)
di PIETRO DATTOLA
regia PIETRO DATTOLA
con FLAVIA GERMANA DE LIPSIS
SIMONE TESSA
elementi di scena ALESSANDRO MARRONE
foto NOVELLA OLIANA
Dall’
11 al 16 marzo, il teatro Avalia ospita l’ opera Sogni (in una bella notte di
mezza estate), dai Sogni di una notte di
mezza estate di Shakespeare.La
bellezza è originaria, indotta, mutata, sottratta, servita, inseguita, negata,
bramata, sempre amata, mai innocua. Presi
in prestito con estrema libertà dal testo shakespeariano, Ermia, Puck, Elena,
Demetrio, Bottone e Titania si agitano in atmosfere di sogno, avvolti nel buio,
attratti dalla luce, alla perenne ricerca di una bellezza che possa
salvarli.Una indagine sulla Bellezza, croce
e delizia. Una necessità dell'anima, che nutre e tormenta. Un godimento per
alcuni, una dannazione per altri, un'urgenza per tutti, una schiavitù per
molti; tanto impalpabile e soggettiva quanto determinante e cogente. La Bellezza che vive solo nella nostra
testa ma domina, dolce e crudele, il mondo. Un
paradiso che può diventare inferno.
Quattro storie, alternate ad altrettante
oniriche visioni, a comporre un affresco in cui la bellezza domina, imponendo
la sua legge.
Elena, che
nonostante ogni rassicurazione e carezza dell’amato continua a credersi brutta;
il guercio Puck, invaghito di una
bellezza purtroppo destinata ad altri ma che, forse, gli farà riscoprire la
propria.
Bottone, che si illude di diventare
attraente agli occhi di una crudele Titania.
Demetrio che, rapito da un'algida
bellezza seduttrice, rischia di perdere il calore del sentimento.
Dall’
11 al 16 marzo 2014
tutti i giorni ore 21, domenica ore 18 Biglietti:
10 euro intero; 8 euro ridotti e convenzione Quasar _ over 65
2 euro _ tessera associativa
Teatro Arvalia, via Quintino Majorana 139, Roma
Informazioni e foto su: http://www.dovecomequando.net/sogni.htm
Prenotazioni e accrediti: [email protected] / 320-11.85.789, 329-06.53524, 06-55.28.40.44
_RECENSIONE DEL SEGMENTO "ELENA"
"(...) probabilmente l’opera dalla maggiore resa scenica: mentre una ragazza parla alla sua immagine allo specchio, rifiutando la sua bellezza, l’invisibile [Demetrio] le dichiara il suo amore. Sulla scena un gioco di luci e ombre abbaglia e incanta, una lampada a olio sulla ragazza che recita intensamente, due occhi luminosi, sempre più luminosi, squarciano l’oscurità in un impatto visivo che ha qualcosa di cinematografico, dal momento che la messa in scena medita sui concetti di specchio, riflesso, luce, buio, punto cieco."
FONTE: Paperblog.com, http://it.paperblog.com/sul-palco-del-palladium-si-susseguono-cinque-corti-teatrali-roma3filmteatrofestival-429987/