Nato indignato

siamo tutti indignados

Utente: marcobarone
24 / 5 / 2011

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Succede che una mattina ti svegli.
Solito caffè, solita sigaretta, solito tam tam ed ancora tam mattutino.
Però senti, percepisci,che qualcosa di diverso, di strano, di particolare sta per accadere.
Provi a guardare oltre il vetro della finestra maestra, ma vedi scorrere tante auto.
Chi suona, chi si manda a quel paese ed anche senza troppi giri di parole, poi ascolti il suono fastidioso delle sirene, anzi il rumore delle sirene, urla delle persone e così via sino all'esaurimento nervoso.
Tilt.
Sveglio da poco e sei già in tilt.
Però nonostante il tilt non comprendi.
Cosa mai potrà esserci di tanto diverso oggi?
Accendi la radio.
Musica anni ottanta.
Che tempi strani gli anni ottanta eh?
Epoca di transizione senza nulla pretendere senza nulla scalfire nell'eterno papiro della memoria umana.
La radio, la mitica radio.
Quante emozioni.
Quante sensazioni che non posson essere descritte ma solo ed unicamente o meglio esclusivamente vissute.
Bon.
Comunque la radio oggi non trasmette nulla di straordinario.
Ed allora proviamo con la magica scatola.
La città percorre la sua triste vita inquinata dal progresso regresso, le persone si recano al lavoro, chi alla ricerca di un lavoro, chi alla ricerca di un non senso al senso della quotidianità presente, chi alla ricerca di un sogno chi alla ricerca di un chi.
Sigaretta fumante.
Si, lo so, non sono di buon esempio, però mi piace fumare e sti cavoli, fumo.
Internet.
Ah la rete.
Bon anche qui nulla.
Lettura veloce, leggi le mail, controlli le ultime news, spegni la scatola.
Eppure qualcosa di diverso oggi c'è.
Mi concentro.
Penso alla Trieste sognata e mai perduta.
Penso a quei ragazzi ed a quelle ragazze che hanno praticato la lotta contro il sistema in stato di mera incoscienza.
Già, perchè dovete sapere, che alcuni ragazzi spagnoli,hanno, tramite la forza del loro inconscio, manifestato un grande senso d'indignazione contro la politica triestina.
A Trieste si andrà nuovamente alle urne.
Vi è stato un grande astensionismo.
Il Pd e Pdl si giocheranno la poltrona del Sindaco con il ballottaggio.
Due Pd divisi solo da una L di troppo.
Hanno devastato Trieste di gazebo elettorali.
Ogni piazza, via centrale , è stata letteralmente occupata da orribilanti gazebo elettorali.
Poi ogni due secondi, volantino?
Volantino?
Ah non santa pazienza.
Bene.
Dovevano arrivare gli spagnoli per manifestare il senso del disgusto verso questa politica non più rappresentativa della sovranità non più popolare?
Infatti, pochi giorni addietro, alcuni ragazzi spagnoli sono andati  a dormire dentro alcuni gazebo elettorali. Dove sembra che abbiano  rubato alcune spillette e alcuni sottopentola con i simboli del partito.
Che cavolo ci faranno mai con le spillette del Pdl o del Pd?
Mistero.
Beh, comunque quei ragazzi si erano  praticamente addormentati, dopo una festa notturna,dentro quei gazebo vuoti e desolanti.
Qualcuno li ha notati.
E quel qualcuno ha chiamato i carabinieri.
Ecco il blitz.
Scatta il fermo.
Tutti in caserma.
Ecco l'interrogatorio.
Ed ovviamente scatta la denuncia.
Sono stati denunciati per le due intrusioni, una nel gazebo del Pdl una in quella del Pd e per i furti dei gadget e della bandiera effettuati in entrambe le strutture elettorali.
Furti?
Rubato?
Blitz?
Interrogatorio?
Non scherzo.
E' successo davvero.
E questi termini sono stati riporati nel giornale più letto in tutta Trieste.
Sarà stata una forma di protesta dettata dallo schifo che hanno visto a Trieste?
Dalla passività di molti cittadini italiani?
La forza dell'incoscio a volte può.
Ed in tal caso ha realizzato una piccola forma di prostesta con tanto di repressione.
Cavolo ora ho capito.
Gli indignados.
Un movimento che è in fase di osservazione da parte di tanti italiani.
Lo sapevate che molti esponenti politici e militanti di sinistra si stanno recando in Spagna per capire che cavolo è questo movimento? Su come può trovare affermazione anche in Italia?
Ve lo spiego subito io.
Non che io abbia la pretesa di esser portatore di verità alcuna eh.
Però ho qualche idea.
1) Il sistema politico sia esso di destra e sinistra non rappresenta più un kaiser di nessuno;
2) i giovani di questo paese sono senza lavoro, senza futuro previdenziale, non possono programmare un kaiser;
3) il sistema del lecca culo ha rotto le scatole,basta con i servilismi e con il piegare la testa;
4) non vogliamo più delegare i nostri diritti a nessuno, siano essi sindacati, partiti o massoni;
5) ci siam rotti le scatole del fatto che in questo paese i ricchi siano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, ci siam rotti le scatole del fatto che le tasse le debbano pagare sempre i soliti soggetti, ci siam rotti le scatole di vedere sempre le stesse persone nei luoghi del potere, ci siam rotti le scatole di vedere le donne sfruttate per il loro corpo ed esser trattate come oggetto di culto, ci siam rotti le scatole di vedere discriminazioni razziali e xeonofobe, ci siam rotti le scatole di questo schifo di società, ci siam rotti le scatole di vedere questa ingerenza del Vaticano nelle cose italiane;
6) ma soprattutto ci siam rotti le scatole di chiedere!
Tanto detto scritto e sfogato da ciò deduco che da questo preciso momento non si chiederà più nulla.
Ma si pretenderà.
Verrete tutti travolti dal vento rivoluzionario.
Vento che giorno dopo giorno cresce e crescerà passando dalle vie spagnole, per attraversar la piazza della Bastiglia in Francia per giunger nelle vie, non più dormienti, italiane.
Ora ho capito.
Sono nato indignato.Menti critiche di Marco Barone