Festa nel villaggio rom per l'inaugurazione

Cosenza, la nuova sede della Scuola del Vento

È un'istituzione dal basso per la formazione autonoma e la compatibilità culturale

Utente: tobbia
21 / 1 / 2010

Nella vigilia della Befana, grande festa nel villaggio rom sulla sponda sinistra del fiume Crati per l’inaugurazione della nuova sede della Scuola del Vento. Oltre un centinaio di persone hanno ballato e brindato all’interno della costruzione in legno realizzata insieme dalla comunità rom e da diverse associazioni cosentine antirazziste che hanno lavorato per tutto il mese di dicembre.
Banchi, sedie e materiali didattici sono stati forniti dall’Istituto Comprensivo “Gioacchino da Fiore” di Celico. Soddisfatto il preside Massimo Ciglio che ha fortemente creduto nell’iniziativa.
Erano presenti operatori ed attivisti di Ciroma, Coessenza, Confluenze, Centro Occupato Rialzo, Kasbah, Onda Anomala Cosentina, Yairaiha, MOCI e Officine Babilonia.
Prima dei festeggiamenti, i bambini sono stati intrattenuti dal maestro burattinaio Angelo Aiello.
La Scuola del Vento è un'istituzione dal basso per la formazione autonoma e la compatibilità culturale. In essa operano da un anno insegnanti di strada e promotori di cultura che hanno come finalità la gioia, la sperimentazione didattica, la prassi antirazzista e la costruzione di un’Altra scuola. Nel rapporto con le famiglie rom, l’approccio relazionale mira inizialmente a favorire la frequenza dei bambini nelle scuole statali italiane. Tuttavia, a fronte dei numerosissimi casi di dispersione, la Scuola del Vento cerca di garantire ai ragazzi che vivono nella baraccopoli elementi di alfabetizzazione di base.

Cosenza, 5 gennaio 2010

poesia per il 5.5.2010 alle ore 5
Campo rom, Cosenza, pianeta Terra
sponda sinistra del fiume Crati


C’è un vento che ti scuote
la mattina presto
se t’alzi modesto
esci inquieto e stanco.
C’è un vento che s’agita
nel sangue nostro
guardando i bimbi rom
immersi nel fango

C’è un soffio tenero,
ci accarezza in primavera
un vortice delicato
s’insinua nella sera.
C’è una tramontana gelida
nelle frasi fiere
di un giudice cosentino
scrive parole dure
difende la sua italia
separa le culture

C’è un vento idiota
e traffichino
ispira la mente indifferente
del primo cittadino
si fa il segno della croce
si finge buon cristiano
ma non porta né acqua né luce
al fratello gitano

C’è il vento dolce e caldo
che ci accompagna qui
scirocco prodigioso,
da solo ha costruito
senza i soldi dei potenti
questa tiepida baracca

C’è un vento allegro
e dispettoso
solleva la scuola
per poco non la spacca

C’è il vento dolce e caldo
prendendoci per mano
ci ha trascinato qui
a giocar
con Beniamino, Larissa e Medellin.

SCUOLA DEL VENTO
Inaugurazione della sede
COESSENZA, COSENZA

rom