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Quel “choosy” e quell’agire “ da buone famiglie” che sembrano così casuali e un po’ naif

Quel “choosy” e quell’agire “ da buone famiglie” che sembrano così casuali e un po’ naif

Utente: Lucaroni
31 / 10 / 2012
Quel “choosy” e quell’agire “ da buone famiglie” che sembrano così casuali e un po’ naifL’ infelice dichiarazione della Fornero nel consigliare ai giovani ad essere meno “choosy” nella scelta del lavoro, può sembrare l’uscita azzardata e un po’ ingenua di una tecnica. La verità è che dietro quell’espressione, economicamente parlando, c’è molto di ... »
Anche il Cies guarda al Reddito Minimo. Nodi critici e prospettive per l’inserimento di uno schema di reddito minimo

Anche il Cies guarda al Reddito Minimo. Nodi critici e prospettive per l’inserimento di uno schema di reddito minimo

Utente: Lucaroni
13 / 9 / 2012
L'ultimo rapporto Cies ( Commissione d'indagine sull'esclusione sociale) presentato a luglio non fa sconti nel fotografare una situazione Paese, ormai a tutti gli effetti, di emergenza. Il lavoro, preso come proxy per la valutazione, è stato promosso a "emergenza sociale" in un sistema che ha sostenuto, in prima battuta, gli effetti della crisi grazie a due forme di ... »
Formatevi e pretendete formazione: lo sviluppo (ideale!) dell'economia sociale come laboratorio di nuove forme lavorative

Formatevi e pretendete formazione: lo sviluppo (ideale!) dell'economia sociale come laboratorio di nuove forme lavorative

L'inadeguatezza del precariato si verifica nell'assenza di nuove forme di concepire il lavoro, che facciano uso di nuove strumentazioni, mutuate dalle scienze economiche e sociali, di gestione partecipata che valorizzi le competenze della persona indipendentemente dal suo inquadramento contrattuale. Il continuare a vedere il precariato come fonte di tutti i mali permette di generalizzare il problema senza arrivare a soluzioni concrete. E' nel luogo di lavoro che il precario deve rendersi conto in che forma sta subendo un torto e nell'acquisire capacità critica di giudicare come vengono valorizzate, o frustrate, le proprie competenze. Come avvertiva ai tempi Revelli si tratta di ricostruire dai legami sociali che si esprimono nella vulnerabilità di massa conseguenza della disorganizzazione del lavoro, non di affrontare, e per lo più meramente criticare, dati contingenti di disoccupazione particolarmente acuta dovuto alla crisi del momento.

Utente: Lucaroni
13 / 9 / 2012
I temi del precariato ormai trascinano dietro un oceano di elementi che, vista la tragicità dei temi affrontati, rischiano di promuovere una sterile forma di opposizione basata su validi concetti etici da salotto culturale intellettuale nostalgico di lotte che - purtroppo - non ci appartengono più, allontanando sempre di più la possibilità di "piccole rivendicazioni" o ... »