Petrolio
La partita di Hormuz
Sabotaggi, sequestri e paventata chiusura: lo Stretto di Hormuz come punto focale delle tensioni Usa-Iran
di Marco Sandi
12 / 8 / 2019
Sono mesi caldi nel Golfo Persico: nei giorni scorsi alcune navi della Repubblica Islamica dell’Iran hanno sequestrato, nelle acque dello Stretto di Hormuz, la terza petroliera in meno di un mese. Come successo negli altri due casi, i media di Tehran accusano i vicini arabi di contrabbandare il petrolio greggio a discapito della produzione iraniana e per questo motivo sono ...
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Se fossero applicato l'accordo Cop21,la domanda di petrolio finirebbe di crescere. E' per questo che Trump....?
Utente: MarcoPalombo
13 / 4 / 2017
Trump, Cop21 di Parigi, picco della domanda di petrolio, guerra. L’ interpretazione generalmente accettata e quella che propongo di seguire con attenzioneSu Trump, Accordi COP21, petrolio e guerre molti osservatori e molta opinione pubblica, anche la minoranza ben informata, concordano con queste tesi: Trump si disinteressa del clima e dell’ ambiente. Il petrolio non è ...
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Petrolio. "Boom" Iran: export record a febbraio; produzione 2016 +1 mb/g. In crisi l' accordo Opec-non Opec
Il mercato del petrolio è in crisi. E' un segnale di salute della produzione ? Oppure la rottura dell' equilibrio del mercato, finora gestito dall' Opec (o meglio da Arabia saudita e dai suoi vicini sunniti alleati) a suo piacimento ? Ma il prossimo futuro energetico potrebbe essere radicalmente diverso dal quadro attuale.
Utente: MarcoPalombo
14 / 3 / 2017
L’ andamento del mercato petrolifero degli ultimissimi anni rappresenta probabilmente una crisi dello stesso e l’ abbondanza di offerta di greggio non è un segnale positivo, la prova che non ci saranno problemi di produzione in futuro, ma un sintomo negativo, la conseguenza della rottura dell’ equilibrio del mercato. I media spiegano la situazione solo con lo sviluppo ...
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Il futuro di Iran ed Iraq e il declino dei paesi non Opec
Iran ed Iraq aumenteranno la produzione petrolifera e la loro importanza strategica, mentre i paesi non Opec nel loro complesso inizieranno a diminuire il petrolio estratto per il declino naturale dei giacimenti.
Utente: MarcoPalombo
4 / 3 / 2017
da www.lecorvettedellelba.blogspot.itLa produzione petrolifera complessiva dei paesi non Opec, oggi 62 mb/g su 95 mb/g totali, inizierà a diminuire entro pochi anni o addirittura entro pochi mesi. Contemporaneamente crescerà la percentuale di mercato dell’ Opec che ha il 66% delle riserve accertate mondiali e soprattutto aumenterà l’ importanza strategica di Iran e ...
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Standing Rock - Sgomberato il campo di Oceti Sakowin
23 / 2 / 2017
Mercoledì 22 febbraio, alle 2pm (ora locale) è stato
sgomberato a Standing Rock il campo di Oceti Sakowin. L’ultimatum era stato dato
48 ore prima dallo United States Army Corps of Engineers e dal governatore del
North Dakota Doug Burgum. Oceti Sakowin era il principale campo di resistenza
delle comunità Sioux nei confronti del Dakota Access Pipeline, un grande
oleodotto ...
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Messico - Il Gazolinazo e le proteste
La società civile scende in piazza contro l'aumento della benzina
12 / 1 / 2017
Proponiamo la traduzione di un articolo di Luis Hernandez Navarro, pubblicato ne La Jornada, il 10 gennaio 2017, circa la lotta contro il “gasolinazo”, ovvero l’aumento brusco del prezzo della benzina deciso dal governo a partire dal primo gennaio. Le proteste sono cominciate a inizio anno quando, dopo la liberalizzazione del mercato, sono entrati in vigore gli ...
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Guerre per il petrolio e petrolio per le guerre
16 / 12 / 2016
I cambiamenti climatici generano guerre. E le
guerre generano i cambiamenti climatici. Facciamo le guerre per i combustibili
fossili e consumiamo combustibili fossili per fare le guerre. Ci siamo mai
chiesti quanto costa un carro armato in termini di emissioni di Co2? Quante
emissioni serra porta con sé un bombardamento? D’accordo, di fronte a tragedie come quella
di ...
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Il pasticcio libico tra "guerra lampo" ed interessi petroliferi
4 / 8 / 2016
Dopo i primi massicci bombardamenti
su Sirte avvenuti a partire del 1 agosto, ieri la Casa Bianca ha dato il via
libera per un’operazione militare in Libia dalla durata di 30 giorni. La
dichiarazione di Obama formalizza dunque un cambio di strategia da parte degli
USA in Libia, che passano dalla ”guerra occasionale”, come l’ha definita Mattia
Toaldo su Limes [1], ad ...
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Canada - “Non vogliamo soldi, vogliamo giustizia”. Contro i mega impianti della Petronas, i First Nations si appellano alle Nazioni Unite
di Paola Rosà
18 / 5 / 2016
Terzo articolo della rubrica, a cura di Paola Rosà, sullo sfruttamento delle risorse energetiche in Canada e sul prevedibile raddoppio della produzione petrolifera e le conseguenti devastazioni che colpiranno il Nord-Ovest del Paese.Una delegazione di First Nations a New York parla al Forum Permanente delle Nazioni
Unite sulle questioni legate ai popoli indigeni: «Noi non ...
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Libia - Il riposizionamento delle potenze mondiali
Intervista a Giorgia Grifoni sull'attuale situazione libica: gestione dei pozzi petroliferi e accordo sui migranti che potrebbe creare un precedente per l’emergenza in Libia
3 / 5 / 2016
Al momento la Libia è divisa da una parte dal governo Serraj, insediatosi il mese scorso a Tripoli e sostenuto dalla comunità internazionale, dall'altra dall'assemblea parlamentare di Tobruk che è però, di fatto, controllata dal generale Khalifa Haftar, sostenuto dagli Emirati Arabi Uniti e dall'Egitto, che impedisce da mesi la costituzione di un governo di unità ...
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