Gradisca D'isonzo » Approfondimenti

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Un anno di "accoglienza" nel CIE di Gradisca

Un anno di "accoglienza" nel CIE di Gradisca

Ripercorriamo un anno di ipocrisie istituzionali e di accoglienza emergenziale in Friuli Venezia Giulia a partire dal "CARA improvvisato"

8 / 1 / 2016
Il 10 gennaio 2015, una quarantina di cittadini goriziani e non, molti dei quali volontari che da mesi offrivano pasti caldi e vestiti ai richiedenti asilo in strada, si sono ritrovati davanti alla Prefettura di Gorizia per protestare contro l’inerzia dell’istituzione. Ai tempi, i richiedenti asilo in strada erano circa 40. Durante le feste natalizie, il volontariato si ... »
 Considerazioni sulla manifestazione al CIE di Gradisca

Considerazioni sulla manifestazione al CIE di Gradisca

Si, abbiamo mostrato ai migranti trattenuti che siamo con loro anche nel rifiutare la gabbia capziosa di una legalità che non è uno strumento di garanzia ma di illegittimità. E lo rifaremo.

19 / 8 / 2013
una riflessione a partire dal post dell'Onorevole Pellegrino,  https://www.facebook.com/serena.pellegrino.92?fref=ts,seguito da quelli dei sindacati di polizia e disumanità varia ...Anche noi - i "disobbedienti" (..ma quanto è duro a morire un nome? cmq siamo i centri sociali del nord est, ma lo stesso fan tutti i centri sociali ovunque) - apprezziamo sia il tuo ... »
Beppe Caccia e Giorgio Agamben: "Nei campi dei senza nome" (novembre 1998)

Beppe Caccia e Giorgio Agamben: "Nei campi dei senza nome" (novembre 1998)

Le "galere etniche" dai CPT ai CIE: uno spazio di sospensione dei diritti di cittadinanza.

17 / 8 / 2013
Globalproject ripubblica volentieri oggi, in occasione della denuncia delle inumane condizioni imposte ai migranti detenuti nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Gradisca d'Isonzo e della prima di una serie di iniziative che rivendicano la chiusura definitiva di tutti i CIE, un colloquio tra Beppe Caccia e il filosofo Giorgio Agamben.Si tratta di un testo, allora ... »
Cie: la macelleria di gradisca

Cie: la macelleria di gradisca

la violenta repressione della rivolta di fine settembre ha portato almeno un centinaio di attivisti a riprendere la lotta per la chiusura del centro

8 / 10 / 2009
Sabato 3 ottobre i movimenti e le reti organizzate antirazziste sono tornate nuovamente a  manifestare davanti alle porte del CIE di via Udine a Gradisca d'Isonzo. Dopo circa un anno dall'ultima presenza attiva davanti al centro di identificazione ed espulsione, gli ultimi accadimenti hanno spinto almeno un centinaio di persone a riprendere dall'esterno la lotta per la ... »