Alessandra Sciurba

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Quel che resta di Rosarno

Quel che resta di Rosarno

Perché, dopo questa ribellione, sarà più difficile mentire sull’immigrazione

11 / 1 / 2010
Sarebbe bello pensare che il vento sta cambiando. Oggi sembra quasi possibile indugiare in questa speranza. Dopo il primo giorno di tentennamenti, gran parte della stampa, per una volta, sta riflettendo onestamente sull’accaduto. Ci hanno provato, Maroni in testa, a liquidare Rosarno come un’orgia di violenza immotivata, quasi un impazzimento collettivo derivante ... »
Calais - Sgomberata la "giungla"

Calais - Sgomberata la "giungla"

22 / 9 / 2009
Come preannunciato. A poco più di tre mesi dallo smantellamento del campo di Patrasso un’altra zona di concentramento che si trova sulla stessa rotta battuta dai profughi afghani in cerca di asilo in Europa viene sgomberata e rasa al suolo. Con tutto il corollario di violenza e brutalità che queste operazioni tutte le volte comportano. Violenza e brutalità è poco. Sono ... »
Soli in mezzo al mare. Stranieri senza terra

Soli in mezzo al mare. Stranieri senza terra

Di chi è la colpa? Come è stato possibile? Quale potrebbe mai essere adesso il risarcimento, la punizione?

22 / 8 / 2009
Difficile rimanere lucidi di fronte a quello che è appena accaduto. Certo, non è la prima volta e nemmeno, purtroppo, sarà l'ultima. Le modalità, però, sono spaventose, così drammaticamente esplicite da lasciare senza fiato. Da anni i pescherecci hanno paura di soccorrere o di scortare fin nei porti le imbarcazioni dei migranti in difficoltà. La Cap Anamur nel 2004, ... »
Storie dal campo di Patrasso. Ordinaria violenza dall'Afghanistan all'Italia

Storie dal campo di Patrasso. Ordinaria violenza dall'Afghanistan all'Italia

12 / 2 / 2009
Quelle che seguono solo alcune delle decine di storie raccolte all’interno del campo profughi di Patrasso dalla delegazione della veneziana rete di associazioni Tuttidirittiumanipertutti. Un resoconto di Alessandra Sciurba per il Progetto Melting Pot Europa.Dall’Afghanistan all’Italia, queste voci raccontano di un percorso di violenze subite senza interruzione. Molti ... »
Per Zaher, perché nessuno perda più la vita a causa dei controlli di frontiera

Per Zaher, perché nessuno perda più la vita a causa dei controlli di frontiera

Report dalla manifestazione del 20 dicembre al porto di Venezia

22 / 12 / 2008
Il 20 dicembre, di fronte all’ingresso del porto di Venezia, gli aquiloni volavano alti portando sulle loro ali le poesie di Zaher Rezai, il ragazzino morto sotto il tir sul quale si era nascosto per sfuggire ai controlli di polizia proprio lì, alla frontiera del porto. Altri giovani afghani come lui hanno costruito quegli aquiloni e hanno scritto sopra le sue parole. ... »
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