Africa
Miniere di platino: lavoratori in sciopero da mesi
I rappresentanti dei minatori chiedono l’aumento del salario minimo a 1155 dollari in un periodo di 4 anni.
di Bz
27 / 3 / 2014
Sudafrica,
miniere di platino: lavoratori in sciopero da mesiNell’agosto del 2012 ci fu una strage di operai vicino alla
miniera di platino di Marikana, in Sudafrica: i morti furono 34 e 78 i feriti, la
polizia ha sparato con armi automatiche contro un gruppo di lavoratori, che
picchettavano gli ingressi alla miniera, alcuni dei quali armati di machete o di bastoni, ...
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L’odierna Tunisia – tra l’onnipresente settore informale e l’incapacità statale di imporre la legalità.
Colloquio con Ouled A. Belaid – Presidente “Réseau Tunisien de l’Economie Sociale”
18 / 2 / 2014
“
Il settore informale tunisino racchiude al proprio interno circa il 60% delle
attività economiche e commerciali nazionali, perciò io come sociologo ritengo
sia innegabile che dietro a questa colossale economia informale ci siano dei
soggetti che traggono guadagno dall’illegalità di tale sistema.”La presenza di
quest’economia che vive nell’illegalità riflette a ...
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Intervista a Meriem Zeghidi
La rivoluzione: una liberazione da cui ripartire per costruire la nuova Tunisia oppure La formula magica della Rivoluzione tunisina: credere nella possibilità del cambiamento
14 / 2 / 2014
L’attivismo per Meriem è una
questione genetica. Sua madre Leila, è la figlia di George Adda, una delle
figure storiche dell’indipendenza tunisina e del partito comunista. Leila Adda
ha militato nel PCT - Parti Comuniste
Tunisien, interdetto in Tunisia per lungo tempo, insieme al padre di
Meriem, Salah Zeghidi, sindacalista che ha conosciuto anche il carcere ...
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Mentalità e sviluppo economico: in queste due parole si gioca il futuro della donna rurale in Tunisia
Najoua è una giovane attivista tunisina, disoccupata dal 2006 e attualmente direttrice del Centre Média Citoyen a Sidi Bouzid.
9 / 2 / 2014
Il Centre Média Citoyen di Sidi Bouzid è
solo uno dei tre Media Center Comunitari creati nell’omonimo governatorato di
Sidi Bouzid (gli altri si trovano a Regueb e Menzel Bouzaiane) e fa parte di
due progetti di cooperazione internazionale più ampi, il primo, denominato
“Périphérie Active” che vede il GVC-Gruppo di Volontariato Civile, capofila del
progetto, ACCUN - ...
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Cittadini a metà.
Il razzismo in Tunisia raccontato da Stephanie Pouessel, ricercatrice presso l’IRMC.
8 / 2 / 2014
Stephanie Pouessel è una ricercatrice in antropologia politica che lavora presso l’IRMC
(Institut de Recherche sur le Maghreb Contemporain) , a Tunisi. Da anni la sua ricerca
è incentrata sulle questioni relative alla discriminazione delle minoranze e
sulle rivendicazioni culturali ed identitarie degli amazigh e della popolazione
nera in Tunisia.Ci incontriamo nel ...
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« Il faut ouvrir cet dossier »
A colloquio con Samir Cheffi – Segretario Generale Aggiunto dell’UGTT - sull’urgenza di un nuovo contratto sociale
6 / 2 / 2014
Il Consiglio Nazionale
per il Dialogo Sociale è uno dei risultati più importanti della nascente
democrazia tunisina. Un organo indipendente pensato e creato con un obiettivo
ben preciso: discutere e promuovere i diritti sociali attraverso la competenza di
proporre disegni di legge in senno al Parlamento per una giurisdizione che
difenda realmente e concretamente i diritti ...
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La discriminazione “inesistente”.
Lo “straniero” in Tunisia. Intervista a Tourè Blamassi, AESAT - Association des etudiants et stagiaires africains en Tunisi
5 / 2 / 2014
Il razzismo in Tunisia è
orfano. Manca di riconoscimento,
manca di responsabilità. Nessun padre sembra conferirgli un nome. Il
principale problema della discriminazione razziale appare quindi il suo stesso misconoscimento poichè , se nessuno è responsabile di ciò che
non esiste, nessuno combatterà per mettere fine a ciò di cui non si riconosce
l’esistenza.Per ...
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La necessità di una presa di coscienza
La Tunisia dei laureati disoccupati, degli investimenti mancanti e di uno Stato che fa finta di non capire il proprio ruolo. Intervista a Salem Ayari – rappresentante di “Union diplomés chomers” di Tunisi
5 / 2 / 2014
Nonostante la nuova
Costituzione sia stata accolta dai più come un importante vittoria lungo il
difficile cammino post-rivoluzionario c’è chi ancora manifesta davanti ai
ministeri per bloccare la firma di una legge che non riflette gli ideali
democratici reclamati in Place 14 Janvier nel 2011. Questi giorni i
rappresentanti dell’UDC hanno bloccato tutti i lavori che si ...
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«Non siamo tutti tunisini allo stesso modo»
Il razzismo in Tunisia. Intervista a Saadia Mosbah, Presidente dell’Associazione N’nemty.
4 / 2 / 2014
Saadia Mosbah è un’
energica signora di colore che ha trasformato la sua accogliente abitazione tunisina
nella sede della neo-nata associazione M’nemty; sul muro del salotto regnano le
parole: “Sous tes pas, j’ài dérou lé mes rêves. Marche doucement, parce que tu
marches sur mes rêves” La voce di Saadia , calma e profonda, afferma
“Non siamo tutti tunisini ...
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Tunisia – tra diritti socio-economici e incremento della disoccupazione
Uguaglianza, redistribuzione e giustizia sociale – ideali della Rivoluzione ieri e criteri base per la costruzione della nuova società tunisina oggi. Intervista ad Abdeljelil Bedoui, presidente del “Forum Tunisien pour les Droits Economiques et Sociaux”
4 / 2 / 2014
Sono passati poco più
di tre anni da quel famoso gennaio 2011,
mese durante il quale la Tunisia ha vissuto il crollo di una dittatura e
allo stesso tempo ha assistito alla presa di coscienza politica e sociale delle
propria popolazione. Passeggiando per il centro di Tunisi ci si imbatte ancora
in zone off-limits circondate da chilometri di filo spinato e graffiti ...
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