Zerocalcare e Karim Franceschi / Storie di militanza a confronto

29 aprile, Civitanova Marche (Mc) - Incontro pubblico organizzato dal Csa JollyRoger

14 / 4 / 2016

Le storie che si confronteranno il 29 aprile sono quelle di Michele Rech in arte Zerocalcare e Karim Franceschi attivista dello Spazio Autogestito “Arvultura” di Senigallia, miltante dei Centri Sociali Marche, partigiano nelle YPG in Siria.

Due storie che s'intrecciano tra le carovane internazionali del "Rojava calling", progetti che per alcuni hanno significato varcare un confine andato ben oltre il soccorso alla città di Kobane sotto il feroce attacco di Daesh.

Autori nel 2016 di lavori che parlano della guerra in Siria aprendo uno squarcio nel profondo delle vicende che stanno insanguinando il Medio Oriente, toccando con mano sia i drammi che colpiscono le popolazioni in guerra sia quelle che drammaticamente cercano un disperato tentativo di salvezza in Europa.

Vite diverse, origini diverse, come diversi sono i linguaggi che gli autori hanno usato per raccontare le loro esperienze utilizzando e mettendo seriamente a rischio i propri corpi per raccontare il dramma della guerra di resistenza che le popolazioni curde, yazide, assire, arabe e siriane stanno sostenendo contro  lo Stato Islamico e lo Stato Turco.

Testimonianze dirette che ci avvicinano alla questione curda che sempre più diventa questione umana, di sopravvivenza dell'umanità che una rivoluzione senza precedenti sta difendendo.

Una Rivoluzione praticata in modi differenti dall'Irak fino al Rojava, infiammandosi nel Bakur, all'interno della Turchia membro NATO, dove migliaia di profughi e milioni di Kurdi vivono un constante tentativo di Genocidio, da Cizre ad Amed passando per tutto il confine Turco-Siriano. Dove la violenza dell'esercito turco sta andando ben oltre quei confini che per i popoli in fuga rimangano trappole mortali.

Zerocalcare con il suo 3°(non)reportage a fumetti e Karim Franceschi con “Il Combattente” escono dai “circoli militanti” e riscuotono successo al di fuori di essi parlando proprio dei valori che questa rivoluzione sta trasmettendo.

Il Confederalismo Democratico, l'emancipazione femminile, le liberta' di culto e di cittadinanza, l'ecologia e il rispetto del territorio, sono temi che arrivano in Europa grazie anche a questi lavori che narrano di un  medioriente molto diverso da quello che le masse conoscono.

Testimonianze che contribuiscono a costruire una nuova narrazione della lotta contro il capitalismo fatta di storie che iniziano sempre con nuovi e vecchi  incontri, nuove conoscenze, paure, nuovi orizzonti  ma con la consapevolezza che ci sono molti confini da abbattere. 

In riva ad un'altra barriera, crudele come quelle “costruite” di recenti nei Balcani, il Mare Adriatico, il 29 aprile s'incontreranno l'artista ed il combattente.

Malgrado gli autori rifiutino il ruolo di “docenti” si ritroveranno in una Aula Magna, luogo di formazione per eccellenza a spiegarci i perche' a volte si fanno scelte radicali come quella che Karim Franceschi ci racconta ne “ Il Combattente” uscito a Febbraio per la Rizzoli.

Un libro autobiografico fortemente realistico che intreccia presente e passato di “Marcello” (nome di battaglia in Rojava).

Cresciuto con i racconti del padre partigiano in Toscana, passato per i cortei studenteschi dell'Onda, alle carovane di solidarieta' Internazionali, sceglie di arruolarsi nelle Unita' di Difesa del Popolo (YPG) a Kobane.

Partecipa attivamente se pure in una situazione disperata, alla liberazione della città simbolo della lotta allo Stato Islamico.

“Il Combattente” e' stato presentato in molte citta' italiane come Roma, Napoli, Milano, Ancona, Jesi, Macerata oltre alla sua Senigallia, riscuotendo notevole successo sia nelle librerie, nei Csa, nei circoli  nelle università e nei licei dove e' stato presentato, suscitando entusiasmo, ammirazione ed interesse soprattutto dalle nuove generazioni che scoprono per la prima volta nelle scuole una nuova narrazione dal basso di una storia rivoluzionaria.

Contribuire a riportare  l'informazione e l'inchiesta militante (non ce ne vogliano gli autori!) al centro delle attenzioni dell'arte, della cultura e del mondo della scuola rimane una priorita' affinche' altra linfa vada ad alimentare nuove storie da raccontare anche domani.

Officina popolare “Jolly Roger” * Centri Sociali Marche