Words World Web all'interno di Terra Futura - Intervista a Andrea Tracanzan della Fondazione Culturale Responsabilità Etica

Presentazione dello spazio dedicato a Zoes.it social network equo.sostenibile

19 / 5 / 2010


In vista della mostra convegno di Terra Futtura, in programma a Firenze dal 27 al 30 maggio, abbiamo incontrato Andrea Tracanzan della Fondazione Culturale Responsabilità Etica. Andrea è uno degli organizzatori dell’evento Words World Web, lo spazio dedicato a Zoes.it, un social network particolare, una zona “equo-sostenibile”.

Global Project) Innanzi tutto, che cos'è Zoes?

Andrea Tracanzan) Zoes è un social network nato dalla collaborazione tra la Fondazione

Culturale di Banca Etica e Fondazione Sistema Toscana per offrire una piattaforma di incontro e di scambio a quanti in Italia hanno intrapreso (o vogliano intraprendere) stili di vita, di produzione e di relazione sostenibili. L'idea di fondo è quella di offrire uno spazio riconoscibile per creare relazioni tra soggetti che condividono percorsi di responsabilità sociale e ambientale. Zoes è una piattaforma libera, regolata da una carta dei principi che tutti gli utenti sottoscrivono, e permette attraverso diversi strumenti (pagine personali, blog, forum, gruppi, mappe, ecc.. ) di contribuire a un'informazione che nasce dal basso: tutti i contenuti di Zoes sono generati dagli utenti. Non solo informazione legata all'attualità o in forma di notizie ed eventi però! Una delle ricchezze che la community di Zoes ha dimostrato di offrire si basa su contenuti orientati al saper fare, all'incontro tra la domanda e offerta di competenze che vanno dall'autoproduzione, alle rinnovabili, alla finanza etica ecc... Un modo per mettere in comune esperienze e saperi e per renderli replicabili e accessibili.

GP) Zoes sarà protagonista a Terra Futura con lo spazio Words World Web? Diamo il link al programma completo, ma puoi anticiparci qualcosa? Io dico subito che saremo presenti anche noi come Globalproject, il progetto ReBiennale e che pure Yabasta avrà un proprio spazio in mostra...

AT) Dal 28 al 30 maggio lo spazio di Zoes a Terra Futura si configura come una sorta di evento nell'evento e segue quella che è la filosofia di Zoes: intercettare le reti e offrire luoghi virtuali o fisici di intersezione.
A Words, world, web avremo fianco a fianco mondi che abbiamo conosciuto nella rete, che condividono alcune idealità di fondo, ma che ancora non si conoscono o non si riconoscono: il rischio di autoreferenzialità c'è anche in rete, il rischio di parlare solo alla propria comunità di riferimento va affrontato seriamente per evitare che l'unico luogo di influenza possibile nel nostro paese restino i media tradizionali. In tre giorni vedremo fianco a fianco esperienze nate e cresciute sul web e esperienze di comunità reali, blogger, pubblicitari, movimenti, imprenditori.... un bel casino insomma :-)
Il link poi con Globalproject, ReBiennale e Yabasta nasce con questo spirito, confrontarci per trovare terreni di azione comune e allargare la base di chi ha idee e capacità per dare forza a un progetto di
cambiamento.

GP) A Words Word Web si parlerà di reti e democrazia, di impresa, di ambiente e di altro ancora, con tutti questi elementi che ruotano intorno al perno concettuale della sostenibilità. Quali potenzialità vedi nell'intreccio tra questi elementi?

AT) Democrazia, economia e ambiente sono i tre nodi cruciali nella crisi e mai come adesso se ne vede l'interdipendenza. Il nuovo concetto che dobbiamo essere capaci di esprimere è che non può esserci giustizia sociale senza sostenibilità ambientale. Dobbiamo essere capaci di pensare all'economia in termini di motore delle relazioni sociali e del rapporto uomo / ambiente, dobbiamo comprendere che finchè l'economia è in mano a questo mercato (agli hedge fund, agli speculatori, alle multinazionali, ecc...)  non può esserci democrazia.

GP) Tu hai una formazione da economista, quasi dieci anni di lavoro alle spalle nel terzo settore e in quello della finanza etica. Nella crisi in atto, finanziaria e allo stesso tempo ecologica (ovvero legata ad un tracollo dell'interpretazione capitalistica del termine sviluppo) non sembra prevalere, a livello della governance mondiale, la scelta della green economy quale exit strategy privilegiata. Alla luce di ciò mi pare che siano ancora più importanti quei processi di impresa sostenebile e cooperativa che generano indipendenza dal sistema. Qual'è la tua opinione in proposito e quali sono le strategie
per "fare rete" a questo livello?

AT) I poteri che vengono messi in discussione da questa crisi sono i poteri veri del governo del pianeta, non possiamo aspettarci una via di uscita istituzionale, non saranno i governi a scegliere la Green Economy... la risposta può venire dai cittadini, dalle comunità. Questo è il vero elemento di rottura, da anni ci siamo detti che era importante agire localmente e pensare globalmente, questo resta vero, ma quale deve
essere la portata della nostra azione locale? Esistono già in tutta Italia percorsi di economia alternativa e solidale che si intrecciano nelle comunità, dai gruppi di acquisto solidale, alle fiere di economia alternativa, ai movimenti per la difesa del territorio e dei beni comuni. Anche se molte esperienze interessanti hanno perso la loro spinta innovativa in un legame economicamente troppo profondo con le amministrazioni pubbliche, oggi bisogna sapersi affrancare e dare il via a esperienze produttive, agricole, artigianali e culturali capaci di camminare con le proprie gambe, capaci di essere davvero autonome e di trovare la propria forza in forme di economia solidale e di rete.

Il programma di Words, world, web