Piccolo Atlante dei Centri Sociali Italiani

Un viaggiatore tra le arterie della metropoli

Recensione del nuovo libro a fumetti di Claudio Calia

7 / 2 / 2014

…qui è alto
le strade sono piene
chi mi vuole bene va e viene va e viene
poiché sono il viaggiatore
e ho un senso della fine come trasformazione…

Finisco di leggere Piccolo Atlante Storico Geografico dei Centri Sociali Italiani e le lancette dell’orologio non hanno ancora compiuto il loro giro completo; l’ho letto, divorato, sul mio smartphone, inviatomi da Claudio dopo mesi di contatti suggerimenti piccole anteprime, e mi ci sono perso e ritrovato con quell’ animo disponibile alle cose del mondo che hai solo quando  il tempo ti abbandona e non pensi  al momento  del viaggio di ritorno.

Bravo Claudio, ci vogliono gli ormoni in armonia per una follia simile, come racconta l’eterno amico Zerocalcare nella sua prefazione.  Un autodafé  fra fratelli/autori/artisti  ma soprattutto compagni di strada con sempre il dubbio che nel trattare una materia che è parte del proprio vissuto si debba fare i conti con il poco tempo, un mondo troppo grande, un arte che sia sufficiente nel essere giustamente schierata con il rischio nelle notti immense di lavoro di cedere alla routine della sopravvivenza, dell’ istinto, del non detto.

Il viaggio e il viaggiatore diventano invece un linguaggio vivo, non bugiardo, fatto di storie che parlano e si fanno ascoltare disegnando i contorni di luoghi, i centri sociali, ancora e sempre di più ricchi di una grande e straordinaria sovversiva fantasia. Un umanità che  vive nel presente mostrando nella  fisicità, di chi li occupa e attraversa,  una pratica quotidiana tra il legale e l'illegale che è frutto  del bisogno di spezzare e  ricomporre questo tempo e le sue ingiustizie lottando per vivere ma anche con la voglia di obbedire ad un moto, un movimento, che è nel sogno di un mago Merlino,  nel desiderio di trasformazione della materialità del mondo di un Marx.

Allora questo Piccolo Atlante Storico Geografico dei Centri Sociali Italiani edizioni  Beccogiallo non è solo un gran bel libro, fumetto?!?, è immediatamente uno strumento necessario.  Una mappa di libertà per ogni viaggiatore, quello che scrive quello che legge, quello che non conosce quello che è parte di questo viaggio, quello non ancora partito.

E’ il tratto, e il ritratto, di una storia bandita dai libri canonici e dalle descrizioni che consegnano alla storia mondi e idee e che  per questo si palesa appunto in una cartografia; uno strumento utile e materiale per pirati e viandanti l’unica descrizione possibile di quel sangue, rosso e ribelle, che in perenne movimento inonda e alimenta le arterie dei nostri territori, delle nostre metropoli.

Nota per il lettore.  Ho scritto questa recensione con nelle orecchie il pezzo degli AssaltiFrontali  il Viaggiatore tratto dal quel pezzo fondamentale di storia dei centri sociali che l’album Banditi. Il testo ne è debitore per parole e suggestioni  come lo è a Claudio, a Zerocalcare e a tutti quegli autori e artisti che nel loro percorso di vita e di lavoro hanno attraversato e alimentato la vita le idee e la produzione culturale e politica dei Centri Sociali in questo paese.

Una storia, come il futuro, tutta da scrivere e raccontare ma di cui ci assumiamo  tutta la responsabilità, per la nostra parte, senza nessun rimorso.

Piccolo Atlante Storico Geografico dei Centri Sociali Italiani
di Claudio Calia
Prefazione a fumetti di Zerocalcare
Inserto fotografico a colori a cura di Sherwood Foto
BeccoGiallo Editore
13x18 cm, 160 pp. bn e col
13 euro

Dal 13 febbraio in libreria.

Per organizzare le presentazioni del libro con l'autore  [email protected]

- Presentazione in anteprima a Padova mercoledì 12 febbraio

Piccolo Atlante Storico Geografico dei Centri Sociali Italiani - Anteprima

Assalti Frontali - Il Viaggiatore