Un buon vento per la fantascienza anglosassone

Consigli “interessati” a favore della letteratura science fiction

12 / 2 / 2014

Cicli mastodontici e racconti brevi:

spira un buon vento per la fantascienza anglosassone

 

Spira dalla Gran Bretagna un vento nuovo per la fantascienza. Calma piatta invece in Italia, non tanto perché manchino gli autori ma per il persistente disinteresse dell’arida editoria “locale”. Da troppo tempo l’editoria italiana si disinteressa della letteratura sf al punto che, ormai, bisogna aspettare l’arrivo sugli schermi cinematografici di qualche film di fantascienza – come nel caso del recente Enter’s game di Gavin Hood – per consentire a nuovi lettori di fantascienza – o a vecchi che si sono distratti un attimo negli ultimi 30 anni e passa – di poter trovare in libreria, nuovo di stampa, qualche vecchio classico degli anni 80 come Il gioco di Ender di Orson Scott Card da cui è tratto il film di Hood.  

A cavallo tra la fine del 20° e l’inizio del 21° secolo in Gran Bretagna è, invece, maturato un profondo rinnovamento della space opera che i lettori d’oltremanica non hanno mancato e non mancano tutt’oggi di apprezzare, vista la popolarità che godono gli autori e il successo in termini di vendite delle loro opere. Apripista del rinnovamento della fantascienza britannica è stato sicuramente Iain M. Banks, morto purtroppo il 9 giugno del 2013, che ha impresso un carattere decisamente progressista se non assolutamente radical alla space opera, ricordando, non tanto per lo stile – molto più duro il suo, quasi con accenti hard boiled – ma sicuramente per le tematiche e per l’ispirazione utopica, la migliore Ursula Le Guin.

Chi ha letto alcuni dei suoi romanzi del Ciclo della Cultura – Pensa a Fleba o La guerra di Zalìkalwe o Volgi lo sguardo al vento – ha certamente apprezzato la revisione che Banks ha fatto della space opera classica, immettendovi ambientazioni cyberpun, sviluppando storie dal ritmo vertigioso dove le pulsioni libertarie dei suoi personaggi si scontrano con le regole imposte alle nuove società spaziali da un capitalismo ipertecnologico, mercantilista e totalitario. Molti autori nelle isole britanniche hanno seguito il suo esempio con pregevoli opere che hanno decisamente rinfrescato l’aria della fantascienza anglosassone. Vicini per idee e ambientazioni a Bank sono sicuramente Ken MacLeod, scozzese anch’esso, di cui in Italia si può apprezzare la trilogia delle Macchine della Luce - La fortezza dei cosmonauti, Luce nera, Engine City – edita da Urania e Richard K. Morgan, londinese, che con la sua trilogia di Takeshi KovacsBay City, Angeli spezzati, Il ritorno delle furie – ha dislocato l’ormai obsoleto cyberpunk nella nuova dimensione assunta dalla space opera rivisitata da Banks.

La nuova space opera britannica costruisce grandi affreschi cosmici; insiemi di galassie colonizzate da nuove forme umane, frutto della manipolazione genetica e della biotecnologia, ormai oltre alla primigenia seconda natura uomo-macchina propria della migliore tradizione del cyberpunk anni 80; apocalittici conflitti galattici tra specie senzienti; tutto questo raccontato attraverso cicli di più romanzi, quasi sempre molto corposi, dalle mille, duemila pagine. Si tratta di vere e proprie epopee spaziali: magnifiche! Non saprei quale altro apprezzamento esprimere per quanto sinora in Italia si è potuto leggere di questi romanzi. La loro corposità scoraggia gli editori italiani a tradurle e pubblicarle, vuoi per questioni economiche, vuoi, soprattutto, per il sempre minore interesse dimostrato per questo genere di letteratura e, credo, per un pregiudizio di fondo verso questo genere. Disinteresse che sembra paradossale proprio quando la sempre più frequente proposta di film e serie televisive di genere fantascientifico trova evidente consenso nel pubblico.

Siamo, quindi, costretti a leggere a spizzichi e bocconi parti di queste opere, a volte anche rimaneggiate. Qualcosa ha pubblicato Fanucci come i romanzi di China Mieville Perdido Street Station, La Città delle navi, Il treno degli dei e l’originale recente La Città e la Città, ma è soprattutto Urania che ci ha fornito la possibilità di apprezzare autori come Peter F. Hamilton, Alastair Reynolds, M. John Harrison, Ian McDonald anche se i limiti dettati dal suo formato, rigidamente pensato per la distribuzione in edicola e a prezzi contenuti, ha provocato molte difficoltà e costretto l’editore a spezzettare singoli romanzi in tre o quattro numeri della rivista. Bisogna accontentarsi ma cicli come quelli di Peter F Hamilton, Alba della notte, originariamente diviso in tre romanzi e necessariamente tradotto da Urania in dieci romanzi o, la Trilogia del Vuoto – che fa parte di un ciclo più ampio titolato Commonwealth Universe – dislocato in quattro numeri del supplemento della collana Urania, Millemondi, perdono in questo modo qualcosa del loro fascino e della complessità del racconto.

Grazie ad Urania comunque si è potuto apprezzare un autore originale come Alastair Reynolds anche se del suo ciclo Le Rivelazioni sono sinora stati pubblicati solo due libri, un terzo è in arrivo e un romanzo – Il prefetto – è stato recentemente pubblicato da Fanucci slegato dal contesto ciclico pensato dall’autore. Sempre per Urania è uscito Il fiume degli dei, splendido romanzo di Ian McDonald, autore che mischia le suggestioni delle culture e delle spiritualità orientali con la visione di un universo dominato dalle nuove biotecnologie e dalla genetica e ad una sua personale sensibilità ecologista.

Se dalla Gran Bretagna spira ormai da tempo per i lettori questo buon vento science fiction, negli USA il vento non si è mai veramente arrestato, specie se si guarda alla produzione di racconti di fantascienza. Nuova aurora della space opera britannica e freschezza costante del racconto di sf statunitense sono le due fonti da cui possono ancora bere a sazietà i lettori amanti di questo genere e quanti, senza pregiudizi, vogliano avvicinarvisi. Sempre che, viene da dire, la vecchia e salda Urania tenga botta sul mercato e che, prima o dopo, qualche editore coraggioso non intenda ritornare a proporre questa letteratura anche nel nostro Paese.

Il racconto americano di sf gode da sempre oltre oceano di popolarità e di affezionati lettori, vuoi perché la fantascienza si basa su idee, suggestioni, immaginazioni che il racconto riesce a rendere molte volte meglio che non il romanzo lungo, vuoi per una tradizione favorevole in generale al racconto in quel mercato librario. Forse è anche per questo che a differenza che in Europa ed in particolare in Italia, negli USA, continuano a reggere nel mercato storiche riviste di sf come Analog, Asimov’s, F&SF e Interzone. Da noi i tentativi di diffondere alcune di queste riviste sono miseramente falliti negli anni 90 anche se ora sembra reggere il tentativo della piccola casa editrice Elara di pubblicare in formato da edicola la prestigiosa F&SF (Fantasy ant Science Fiction), con pregevoli racconti del meglio della fantasy e fantascienza mondiale. Nel mercato USA non solo tengono alcune storiche riviste ma, grazie all’apertura del nuovo mercato e-book e alle nuove opportunità offerte dalle tecnologie informatiche, sono nate anche altre riviste, alcune diffuse esclusivamente nel web. L’effervescente mercato di lettori e-book, tablet e smartphone ha allargato il mercato per queste riviste e, in particolare, per il racconto che ben si sposa con i nuovi supporti di lettura. L’editoria statunitense del settore, quindi, sforna annualmente non a caso antologie del meglio del racconto sf sia in cartaceo che in e-book e attraverso il web: alcune di queste antologie sono decisamente prestigiose e accolgono il meglio del meglio del racconto sf.

Anche in questo caso solo grazie ad Urania possiamo apprezzare questa particolare produzione di letteratura fantascientifica: da tempo la rivista, soprattutto attraverso i periodici supplementi Millemondi, traduce in Italia alcune di queste antologie, in particolare quella curata da David G. Hartwell. Leggendo i racconti raccolti in queste antologie si rimane favorevolmente colpiti dalla qualità delle storie raccontate, dalla profondità dei temi trattati, dalla freschezza delle trame e dalla bellezza delle suggestioni provocate. Recentemente Urania, dopo la pubblicazione dell’opera completa dei racconti di un grande della letteratura fantascientifica mondiale come Frederic Brown – Cosmolinea B-1 e Cosmolinea B-2 – ha dato alle stampe, nei Millemondi Estate 2013 e Millemondi Inverno 2014 i migliori racconti pubblicati negli USA nel 2011 e 2012, raccolti appunto da David G. Hartwell nelle antologie The Yer’s best sf 17 e The Yer’s best sf 18, con i titoli, rispettivamente Il fantasma di Laika e Il futuro di vetro. Racconti come Vecchia vernice di Megan Lindholm – dolce avventura di un’auto “umanizzata” in un mondo automatizzato – Donna che scosse l’albero del mondo di Michael Swanwick – terrificante visione che lascia di stucco – Assolutamente altrove di Ken Liu – struggente rapporto tra madre e figlia nell’era della postsingolarità – Vincoli di Mercurio D. Rivera – difficile rapporto tra razze aliene – e tanti altri non rappresentano solo una buona e piacevole lettura ma anche il miglior viatico per apprezzare la letteratura e in particolare il racconto di sf.

Intanto aspettiamo con non troppa fiducia negli “esperti” del mercato che l’editoria italiana “rinsavisca” e ritorni a prestare attenzione a questo genere. Il quale, nel frattempo, non si è per niente fermato alla scienze fiction degli anni 80-90 ma sta correndo sulle ali dei grandi cambiamenti tecnologici e ecologici del nostro mondo. Un’ultima annotazione per chi abbia qualche pregiudizio su questo genere: la fantascienza non è solo avventura ingenua e datata, ritenuta adatta – e anche qui con qualche remora – per lettori per lo più adolescenti, ma avventura sì, sempre, ma con contenuti importanti, con temi oggi al centro del nostro interesse politico e sociale dislocati su un futuro più o meno prossimo, il cui esplicitarsi, visti i cambiamenti climatici e ecologici in corso, può sollevare legittimamente qualche timore.

 

Bibliografia

 

Una bibliografia completa di questi autori sarebbe molto lunga. Mi limito a riassumere alcuni degli autori citati:

 

Iain Banks di cui è possibile trovare quasi tutta la produzione nelle edizioni Nord e Fanucci (ci sono state varie ristampe anche recenti e altro può essere reperito nel mercato on line dell’usato o presso biblioteche comunali).

 

Peter F Hamilton: il ciclo Alba della notte è stato pubblicato da Urania ed è difficile da reperire se non con richiesta di arretrati a prezzi molto alti, oppure per chi ha un e-book scaricandolo direttamente dal web. Lo stesso discorso vale per la Trilogia del Vuoto: in questo caso è più facile reperirla nelle biblioteche comunali e nel mercato on line dell’usato.

 

Alastair Reynolds: Il prefetto, edito da Fanucci si può acquistare in libreria. Delos Book ha pubblicato L’ultimo cosmonauta, acquistabile in libreria. Il primo romanzo del ciclo Le Rivelazioni è stato edito da Urania, diviso in due romanzi: lo si trova nelle biblioteche comunali e nel mercato on line dell’usato. Si può fare anche un tentativo nel web per una versione e-book.

 

Ken MacLeod: La trilogia Le Macchine della Luce, edita da Urania è reperibile o nelle biblioteche comunali o nel mercato on line dell’usato. Anche per MacLeod consiglio per quanti hanno un supporto e-book di cercare versioni scaricabili nel web.

 

Ian McDonald: Il fiume degli dei edito da Urania a breve puo essere acquistato in formato e-book oppure si può reperire nelle biblioteche comunali e nel mercato on line dell’usato. In libreria si possono acquistare il bellissimo Forbice vince cara vince pietra, edizione Einaudi, I confini dell’evoluzione, edizione Fanucci e il romanzo breve Il circo dei gatti di Vishnu, edito da Delos Books

 

Millemondi Estate 2013: Raccolta dei racconti di The Yer’s best sf 17 Il fantasma di Laika e altri racconti si può acquistare nel formato e-book oppure si può reperire nelle biblioteche comunali e nel mercato on line dell’usato

 

Millemondi Inverno 2014: Raccolta dei racconti di The Yer’s best sf 18 Il futuro di vetro e altri racconti si può acquistare nel formato e-book oppure si può reperire nelle biblioteche comunali e nel mercato on line dell’usato

 

11 febbraio 2013

 

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