Fonte: il Trentino

Trento - Ora al «Bruno» si fa anche la spesa

Il sabato allo spaccio autogestito pane bio, detersivi sfusi, prodotti a km 0

14 / 3 / 2011

TRENTO. Sugli scaffali la pasta, i cereali, la birra artigianale della val di Fiemme, il vino biologico di Lavis, il detersivo sfuso, il sapone di latte di capra che arriva da Dro, la passata di pomodoro. E, su ordinazione, il pane di Centa S.Nicolò. Al sabato al Centro sociale Bruno ora si fa anche la spesa: ha aperto lo spaccio autogestito solidale, «per completare il mercato contadino di piazza Dante».  Tutto parte dall'esperienza del Gap, il gruppo di acquisto popolare. «Dopo aver conosciuto tanti produttori locali ci è venuto voglia di allargarlo, e lo abbiamo fatto insieme all'Associazione Ya basta che si occupa di Sudamerica e popoli indigeni, commercializzando prodotti come il caffè zapatista e lo zucchero dei Sem Terra brasiliani», ci spiega Milo Tamanini, che ci fa da Cicerone nelle stanze tappezzate di murales coloratissimi (l'autore è lo stesso del grande orso che campeggia sulla facciata dell'edificio all'ex Dogana).  Sabato scorso, giorno d'esordio, è stato un successo: già oltre 40 le tessere semestrali vendute a 5 euro. «Per coprire i costi della benzina», spiega Milo, «per il resto tutti i prodotti sono rigorosamente senza ricarichi». «A tutti i produttori chiediamo la fattura, poi rivendiamo qui i loro prodotti».  Una vetrina particolare, insomma, che nelle intenzioni vuole integrarsi con il mercato contadino, vicino di casa del sabato mattina in piazza Dante: l'idea è che i clienti del mercato, dopo aver acquistato frutta, verdura, formaggi e salumi, possano completare la spesa con gli altri prodotti di uso quotidiano, a cominciare da pane, pasta, olio, vino, detersivo. «È la stessa visione del cibo - insiste Milo - non una merce qualunque, ma un bene comune, da produrre in modo sostenibile, sano, accessibile a tutti, senza imballaggi».  Ecco allora i tanti tipi di pasta prodotti da una cooperativa delle Marche, la birra artigianale della val di Fiemme, l'olio biologico, il vino di Silvano Clementi, che nella sua azienda biologica sperimenta vitigni nuovi, come l'incrocio di Teroldego e Lagrein. Sulle mensole tanti cereali e legumi, riso, farro, orzo, farina, lenticchie, cous cous.  Poi c'è la passata di pomodoro. E il reparto igiene domestica: il detersivo sfuso, per acquistarlo basta portare da casa il proprio contenitore, così si evitano nuovi imballaggi; e l'originale sapone ottenuto con il latte di capra da una produttrice biologica di Dro, a pezzi o anche in confezioni regalo.  Allo spaccio si può ordinare di sabato in sabato (lasciando nome e quantità sul calendario appeso al muro) anche il pane biologico, sfornato dal panificio Marchi di Centa San Nicolò: al farro, al kamut, con l'uvetta, panfrutta e panciocco, c'è da sbizzarrirsi.  Per ora così, ma pare solo l'inizio. Sabato 19 marzo è già in programma, al centro sociale, una cena sociale a Km0: sarà presentato lo spaccio autogestito e interverrà Pietro Giacomozzi, presidente del mercato contadino. «Vogliamo conoscere e far conoscere altri produttori che operano nella filiera corta e che propongono un nuovo modello di sviluppo, attento alla biodiversità e all'ambiente», spiega Milo Tamanini. Ogni sabato mattina, poi, il bar di Ya Basta ospita le colazioni Rebeldi da Zapata.  E quando arriverà il trasloco forzato, per fare spazio ai nuovi uffici della Cooperazione? «Per ora non ci pensiamo». Buona spesa. 

di Chiara Bert 

Presentazione del SAS