Seconda edizione del torneo di calcetto multietnico

Torneo antirazzista Parco San Gennaro

30 / 4 / 2010

Come è noto la Sanità è uno dei quartieri più antichi di Napoli, il luogo dove è possibile rintracciare le radici della storia e della cultura di questa città, dai tempi più remoti, fino a quelli più recenti delle “quattro giornate” e dei moti di liberazione dei cittadini napoletani contro l’oppressione dei tedeschi e dei fascisti. Ma la Sanità è anche un quartiere in rinnovamento, in espansione e, con il passare del tempo, multietnico. Nel corso degli anni, infatti, cittadini provenienti da diversi paesi, uomini e donne con altri colori della pelle, altre culture, altre lingue, hanno cominciato a stabilirsi in questo quartiere, ad abitare, le case, a frequentare gli esercizi commerciali e ad aprirne di nuovi, ad iscrivere i bambini nelle scuole, trovando nella Sanità un posto accogliente in cui vivere.

Negli ultimi tempi, però, le cose sono cambiate. Non solo e non tanto nella Sanità, ma in tutto il paese. Nuove leggi in materia di migrazione e nuovi modelli culturali diffusi hanno posto l’immigrato al centro di una guerra in cui chi è diverso, chi è fuori dalla norma, è più facilmente ricattabile, sfruttabile, incriminabile. Sembra ormai diventata una convenzione addossare ai migranti le nostre paure o i mali endemici di questa società, anche quelli di cui noi “autoctoni” siamo i primi riproduttori. Questo clima di paure e di tensioni alimentate troppo spesso ad arte, di instabilità sociale in cui si perde più tempo nella caccia ad un presunto colpevole, piuttosto che ad una reale soluzione, stanno prendendo piede e si stanno diffondendo sempre più forme di razzismo e di intolleranza vecchie e nuove. Ritornano nelle strade le aggressioni, la caccia al nero, l’incendio di negozi, di case, di baracche, lo sfruttamento intensivo di uomini e donne considerati solo come forza lavoro senza diritti e dignità. E accanto a ciò si fanno strada la diffidenza, la paura che generano nuove forme di razzismo e di esclusione sociale che sembrano penetrare anche quei territori che hanno dimostrato nel corso del tempo di essere aperti, accoglienti, solidali.


Per porre un freno a tutto questo, per provare a stimolare pensieri ed atteggiamenti diversi e positivi volti a considerare la differenza come una ricchezza, un valore aggiunto e non come un pericolo, anche quest’anno, per festeggiare il secondo anno di vita del Parco San Gennaro, daremo vita alla seconda edizione del Torneo di calcio a 5 Antirazzista.


Il 2 maggio del 2009 i ragazzi e le ragazze del parco accolsero le squadre e i sostenitori costituite dai bambini originari dello Sri Lanka, ma oramai abitanti della Sanità, di etnia Rom e provenienti dal campo di Scampia e del centro storico della città di Napoli (a volte le differenze e le incomprensioni si sviluppano anche fra quartiere e quartiere!). Una giornata bella, divertente, in cui tutte le squadre a loro volta risultarono vincitrici di una gara che andava ben oltre il calcio. Un’iniziativa che si concluse nella serata, con un concerto, con le proiezioni e la partecipazione di tutti quelli che fino a quel momento avevano condiviso la vita e le iniziative del parco.


Anche quest’anno, con la fondamentale collaborazione dei ragazzi del San Gennaro, che hanno saputo dimostrare un formidabile spirito di accoglienza e che sono stati capaci di dare l’esempio di come sia in fondo facile convivere superando ogni tipo di barriera, proveremo a dare vita al torneo, a cui speriamo di coinvolgere ragazzi e ragazze provenienti anche da altri paesi e capaci di portarci esperienze nuove e diverse e  che occuperà l’intera mattinata. La festa proseguirà poi in serata con il concerto di tutti gli artisti che con la loro solidarietà e partecipazione porteranno felicità e musica in un quartiere da troppo tempo escluso da ogni evento culturale e musicale.

 Ore 20:30 Concerto all'aperto con:

Jovine – Mamma Africa - Arianna e Marilena – Reggae Revolution