The Embassy of Piracy - Padiglione Internet - The Ramallah Syndrome

Dal 3 giugno @ S.a.l.e. Docks - Venezia

3 / 6 / 2009

Cos'è The Embassy of Piracy?

Il momento è epico, l’ecosistema d internet è messo alla prova e noi siamo chiamati a difenderlo. Vecchi regimi approvano nuove leggi e nuovi regolamenti per sostenere sistemi fallimentari che nessuno vuole davvero.

Internet, oggi, non è solamente una realtà virtuale, ma un network che può materializzarsi in forme diverse: nei tribunali, nei parlamenti, nelle reti telefoniche, ma anche nei memes, nella musica e nell’arte. Internet è una metodologia, non è un luogo.
L’idea della Embassy of Piracy ha preso forma quando The Pirate Bay è stata invitata alla Biennale di Venezia nel contesto dell’Internet Pavilion. Come ambasciata, il nostro compito è quello di rappresentare la libertà di Internet, dei suoi pirati e di promuovere lo stile di vita Kopimi.

L’ambasciata
L’ambasciata assume la forma moltiplicabile e modificabile della piramide. Attraverso il download del modello in carta, presente sul nostro sito, puoi materializzare l’ambasciata ovunque: negli spazi pubblici, nella foresta, al lavoro, a scuola, sul tuo tavolo da pranzo…
Ricordati, quando fondi un’ambasciata, sei legale all’interno del territorio di internet. Insieme moltiplicheremo le ambasciate in tutto il mondo. Condividi le tue foto dell’ambasciata su Embassy of Piracy
Tutti siamo l’Ambasciata e tutti siamo ambasciatori della libertà di internet nel mondo. Sta a noi diffondere, modificare e condividere questa avventura.

PADIGLIONE INTERNET

Alla cinquantatreesima biennale Biennale di Venezia sarà presentato un nuovo padiglione, il Padiglione Internet. Visto il tema della mostra di quest’anno, “Fare mondi”, è logico che l’internet venga rappresentato, per la prima volta, con un proprio padiglione. 
Internet è una nuova parte del nostro mondo, mai rappresentata a Venezia, è un territorio differente rispetto ai padiglioni esistenti.
Internet non è definito da confini, nazionalità o da una lingua specifica. Internet è ancora nuova e si sviluppa ad una velocità tale che la sua legislazione, come il suo impatto sulle nostre vite, è in costante ridefinizione.

Internet sta trasformando le nostre vite e i nostri sensi; sta trasformando il modo in cui ci comportiamo, comunichiamo, condividiamo informazioni e sviluppiamo idee. Siccome spesso si dice che l’arte faccia esattamente queste cose, c’è un interesse particolare nel presentare il Padiglione Internet alla Biennale.

Il padiglione è composto da due siti internet:

www.PadiglioneInternet.com, ospita una collaborazione tra Miltos Manetas e Rafael Rozendaal. Aprirà il 3 giugno è come le sedi fisiche della Biennale, chiuderà i battenti a Novembre.

www.Biennale.net, è il sito in cui si rende pubblica la discussione e la storia del progetto e, al tempo stesso, è l’ingresso per alcune mostre collaterali: tra queste: ?- "New Wave", an online show with a physical component featuring Petra Cortright (US), Harm Van den Dorpel (HO), Sinem Erkas (UK), Elna Frederick (US), Martijn Hendriks (NE), Parker Ito (US), Oliver Laric (AU), Guthrie Lonergan (US) and Pascual Sisto (US).


- The WikepediaArt Embassy costruita da Scott Kildall(US) and Nathaniel Stern (US). ?-Una mostra on line di artisti cinesi attivi in Internet. ?- AIDS-3D (US) con: "Network of Love" una performance che si terrà, anche fisicamente, al S.a.L.E, durante i giorni dell’opening. Gli inviti per questo evento saranno spediti via Twitter e Facebook.

- L’ultimo video di Aleksandra Domanovic(SE)

Infine, il 3 giugno, a partire dalle 12, al S.a.L.E., Christian Wassmann costruirà PAGES, un’architettura trasportabile, mobile e reticolare che l’architetto ha progettato per il Padiglione Internet.

Il Padiglione Internet è costruito in collaborazione con i musicisti inglesi Gnac (Marc Trammer) e Howie B e con la collaborazione dell’architetto Christian Wassmann. Il Design e i gadgets sono di M/M (Paris), il web design è di Marc Kremers e Thomas Eberwein del Digital Club di Londra. L’artista Greco residente a Londra, Miltos Manetas, è l’ideatore del progetto. 
A cura di Jan Aman. 
Prodotto dall’Art Production Fund.

Padiglione Internet

RAMALLAH SYNDROME PERFORMANCE

Sound System di Basel Abbas (aswatt) Ruanne Abourahme.
La performance è parte del progetto Ramallah Syndrome* presentato a Palestine c/o Venice da Sandi Hilal and Alessandro Petti in conversazione con Nasser Abourahme, Yazeed Anani, Laura Ribeiro, Reem Fadda, Omar Jabary-Salamanca e Yazan Khalili.

Palestine c/o Venice, Ex Convento Cosma e Damiano, Giudecca, Vaporetto fermata Palanca. 

Opening reception: 6 Giugno, 5.00 pm.

*Il progetto esamina gli “effetti collaterali” del nuovo ordine spaziale e sociale emerso in Palestina dopo il collasso del “Processo di Pace di Oslo” e che si manifesta in una sorta di “allucinazione di normalità”, l’illusione di far coesistere libertà e occupazione. La serie di conversazioni è una critica associata alle forme di resistenza e soggiogazione alla condizione neocoloniale.

Ramallah Syndrome Sound-System inizia con una raccolta di materiali che confluiscono, rielaborati, in un’installazione sonora presentata al padiglione palestinese Palestine c/o Venice. La performance in programma al S.a.L.E. non è una replica, ma un ri-esame dell’opera. Un momento in cui riprendere parti dell’opera originale in un’esplorazione dinamica, in una sperimentazione di materiali trovati e d’archivio, registrazioni ambientali e musica elettronica.

Ramallah Syndrome
Palestinecoveniceb09
www.decolonizing.ps
www.statelessnation.org

Opening and press conference, June 3, at 12am 

Performances:
AIDS-3D, “Network of Love”, June 3, at 2.30pm 

Final Pirate Party:
“Ramallah Syndrome Sound Performance”, June 6, at 9pm
Party, at 10pm 

Events program in progress on:
Sale-docks
Padiglione Internet
Embassy of Piracy
Palestinecoveniceb09