Un giovane scrittore trentino, Mattia Zadra, propone di oscurare le sparate del leader della Lega con un filtro per il browser

Spoiler Protection 2.0 - L'app che fa sparire il ministro "Ruspa" e ti salvaguarda il fegato

«Non è mia intenzione barricarmi nella beata ignoranza, ma vorrei aprire la mia pagina facebook senza che mi si chiuda lo stomaco»

31 / 8 / 2018

Anche voi non ne potete più di aprire la vostra pagina social e di vedervi sparare in faccia le ultime razzistate del nostro poco amabile ministro degli Interni? Sì, d'accordo. I commenti che leggete sotto, quelli dei vostri "amici" di Facebook - altrimenti non sarebbero vostri amici di Facebook - sono tutt'altro che favorevoli a Mister Ruspa, Matteo Salvini. C'è chi si indigna, chi ne sfotte l'ignoranza, chi sottolinea la deragliata fascista in cui sta spingendo il Paese, chi posta "not in my name" per ricordargli che gli italiani non sono tutti con lui. 

C'è anche chi lo denuncia, chi organizza presidi, chi scende per strada e chi sale in barca. Come ieri, a Venezia, dove un gruppo di ragazze e ragazzi ha occupato il pontile della Regione Veneto. Tutte ottime iniziative di resistenza civile, per carità! Fatto sta che la bacheca di chi, come me, segue più la politica che il gossip o il calcio, straripa di immagini, notizie e segnalazioni che riguardano tutte lui: il signor Ruspa. 

Ma come possiamo fare allora, per tornare a vedere romantici gattini e non sorci sparaballe nella nostra pagina Facebook? Il rimedio è semplice. Magari non risolutivo del problema in sé, perché non ci spedisce il ministro a far la pacchia in un lager libico, ma comunque efficace per farci stare un po' tranquilli e farci aprire Fb senza che ci si chiuda le stomaco.

Il rimedio si chiama Spoiler Protection 2.0 e lo si scarica facilmente dalla rete. Una volta lanciato, basta inserire la parola chiave "Salvini" come termine da evitare come la peste nera durante la navigazione, ed il gioco è fatto. Non vedremo mai più il suo faccione incarognito che sbraita a vanvera.

L'idea è stata lanciata dal giovane scrittore trentino Mattia Zadra che invita tutti ad "eclissare" - questo è il termine da lui romanticamente scelto - il ministro Ruspa e le sue sparate usando questo filtro per il browser. «Grazie a questo tool sono riuscito a eclissare tutti i post che contenevano il suo nome sul mio newsfeed di Facebook e Twitter - ha spiegato Mattia -. Al ministro interessa solo fare rumore e, paradossalmente, anche chi inveisce contro di lui finisce col fare il suo gioco ed alimenta una guerra fatta di commenti saturi di odio, ignoranza e disinformazione che va tutta a suo vantaggio».

Va ricordato che Salvini usa i social proprio come un battaglione di carri armati in una guerra mondiale e ci bombarda come neanche fossimo una Guernica sotto l'aviazione nazifascista. Pur di non fare il ministro dell'Interno, che gli toccherebbe affrontare temi da niente, tipo la mafia, la violenza sulle donne, il razzismo dilagante o la collusione tra il capitalismo e le Grandi Opere, il nostro Matteo spara come una mitragliatrice su cose che non esistono ma che, proprio grazie ai social, ci fa credere che esistano. Lui dice che siamo invasi da milioni di clandestini che delinquono, ad esempio, che c'è in atto una sostituzione etnica e che vogliono imporci l'islamismo, compreso l'uso dei numeri arabi nelle scuole. Anzi, nelle "squole", scritto alla leghista. Che poi non sia vero niente, non conta un benamato piffero. Siamo nell'era della "percezione del rischio" dove ci si laurea in ingegneria con due tweet, con tre post su Fb sai tutto sui vaccini e quello che dice la scienza vale meno di quello che racconta la madonna alle veggenti di Medjugorie. Perché la scienza se la sfangano in pochi, mentre Medjugorie è sempre piena di fedeli, e la democrazia maggioritaria conterà pure qualcosa, o no? Qualcuno l'ha chiamata l'era della post verità, e il nostro ministro ci sguazza come un sorcio in una fogna.

Ma torniamo a Spoiler Protection 2.0, che è un programma nato con scopi assai più nobili che oscurare il Salvini. Lo usano gli appassionati delle serie Tv per evitare di leggere nella propria bacheca, prima dell'uscita dell'attesissima puntata, se Daenerys Targaryen siederà sul Trono di Spade o se sarà uccisa dalla malvagia Cersei Lannister. Insomma, l'app è stata studiata per bannare, per l'appunto, gli spoiler cinematografici. Ma Mattia ci assicura che è efficace anche per bannare il Salvini: «Appena l'ho attivato, mezza bacheca di Facebook mi è scomparsa! I post che parlavano del ministro sono stati coperti da un velo rosso. Non è mia intenzione, naturalmente, barricarmi in una beata ignoranza. Ma l'informazione vera, per me, passa dai giornali e non dai social. Ora, finalmente, posso tornare a usare Fb e Twitter come facevo un tempo senza rovinarmi la salute».

Secondo Mattia Zadra questa scelta, oltre che salvaguardare il nostro povero fegato, contribuirebbe a contrastare una politica che oramai è fatta solo di insulti. E sul fegato possiamo anche essere d'accordo. Sul secondo punto, qualche perplessità ce l'abbiamo. I social non sono pensati per discussioni approfondite e tanto meno per un confronto sereno e democratico. Inoltre, si stanno "stagnandizzando" sempre di più. Ognuno, nella propria bacheca, segue e commenta solo chi la pensa come lui e vi trova conforto e avallo delle proprie opinioni, anche se crede che la terra sia piatta. Su Twitter e su Facebook, soprattutto, viviamo ognuno dentro la propria tribù, abbia essa come feticcio post di gattini arruffati, di campioni di calcio o di draghi abbattitori di imperi. Chi ama il Ruspa continuerà a santificare tutto quello che gli esce di bocca come se fosse il sangue di san Gennaro, anche se tutte le nostre bacheche si tingessero di rosso. Mattia ritiene che, senza una risposta che faccia da eco, i toni esacerbati senza i quali il Ruspa non saprebbe condire nessun discorso, perderebbero efficacia. Un po' come i musulmani di Bosnia che, prima della guerra dei Balcani, rispondevano pacatamente alle provocazioni dei nazionalisti serbi con un "bisogna essere in due per litigare". Poi è andata come è andata.

Magari sbaglio io ma, sino a che il fegato mi tiene, non userò Spoiler Protection nel mio brownser, pure se continuerò ad evitare di rispondere con insulti agli insulti, ed anche di confrontarmi democraticamente con persone che "democrazia" non sanno neppure come si scrive. Ripensandoci però, l'idea di Mattia però, non era affatto male. Adesso corro a vedere se c'è un app che faccia sparire il Ruspa. Ma dalla faccia della terra, però!