"Respinti", la prima puntata di "Presadiretta" sui respingimenti nel mediterraneo e dai porti dell’Adriatico

5 / 9 / 2009

La puntata di Presadiretta che aprirà questa nuova stagione della trasmissione si presenta particolarmente importante e di pressante attualità.
Si parlerà infatti dei respingimenti avviati da maggio di quest’anno, in acque mediterranee, ai danni di migranti "riaccompagnati" dalla Marina militare italiana in Libia a rischiare ancora una volta la propria vita, la propria libertà, i propri diritti.
Si parlerà anche, in secondo luogo, di quel che accade alla frontiera marittima dell’Adriatico, meno spettacolarizzata di quella meridionale, in cui pratiche similiari e altrettanto illegali vengono messe in pratica da anni soprattutto contro minori afghani respinti in Grecia e lì sottoposti a ogni tipo di violenza e a volte alla morte.
Melting Pot ha fornito con grande entusiasmo parte del materiale che verrà mostrato nella puntata di Presadiretta. Da tempo, ormai, la nostra redazione segue molto da vicino il caso dei respingimenti dai porti dell’Adriatico e dei trattamenti inumani e degradanti riservati a questi respinti dalle autorità e dalle forze di polizia greche.

Respinti
In onda domenica 6 settembre 2009 alle 21.00

Da quando sono cominciati i respingimenti in mare sono stati finora 800 gli uomini e le donne che le autorità italiane hanno riconsegnato alla Libia.
Eppure di tutti questi respingimenti non abbiamo mai visto neanche un’immagine : nessun telegiornale italiano, nè pubblico nè privato ha potuto documentare che cosa sia successo .

Presadiretta per la prima volta è riuscita ad alzare il velo sul primo respingimento, quello fatto nei giorni 6 e 7 maggio dalla motonave Bovienzo della guardia di finanza insieme ad altre due unità della capitaneria di porto . In esclusiva la RAI manderà in onda le foto scattate da Enrico Dagnino l’unico giornalista che si trovava a bordo della Bovienzo e che ha assistito al primo respingimento dal momento in cui è stato avvistato il gommone carico di migranti fino a quando sono stati letteralmente “buttati” sui pontili del porto di Tripoli.

Non solo, Presadiretta è riuscita anche a dare un nome e cognome a 24 dei primi respinti : tredici eritrei e undici somali, tutta gente che scappa dalla guerra e dalla dittatura, gente che se fosse riuscita ad arrivare a Lampedusa avrebbe potuto ottenere lo status di rifugiato e il permesso di restare in Italia. E invece agli uomini e alle donne trovati allo stremo delle forze in mezzo al mare nessuno ha chiesto il nome e il cognome e sono stati rimessi nelle mani della polizia libica. Che fine hanno fatto? Che cosa succede nelle carceri libiche? Come vengono trattati i i migranti e hanno la possibilità in Libia di vedere riconosciuto il loro diritto di asilo come sostenuto da Berlusconi durante la conferenza stampa che ha fatto con Gheddafi durante la visita a Roma nel giugno scorso? E infine la politica dei respingimenti ha contribuito al successo elettorale della Lega Nord ? Per capirlo Presadiretta è andata a Reggio Emilia dove la Lega è diventata il secondo partito della città e il terzo della provincia.

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