Venezia, S.a.L.E., giovedì 12 novembre, ore 18

Presentazione di "La lunghezza dell'Onda" e "Per Farla finita con l'idea di sinistra"

i libri di Francesco Raparelli e Augusto illuminati

10 / 11 / 2009

"La lunghezza dell’onda.
Fine della sinistra e nuovi movimenti"

di Francesco Raparelli, Prefazione di Toni Negri,
(Ed. Ponte alle Grazie)

"Per farla finita con l'idea di sinistra"di Augusto Illuminati (ed. Derive e Approdi)

 Ne dicutono con gli autori:
Antonio Negri
(autore di Impero, Moltitudine e Commonwealth)
Judith Revel
(filosofa, Università Paris 1)
Luca Casarini
(globalproject)

a seguire aperitivo con gli autori e buffet

"La lunghezza dell’onda - Fine della sinistra e nuovi movimenti"
di Francesco Raparelli

«La scala è gettata, questo ci dice con forza Raparelli lungo tutto il libro! Con passione viene ricostruita la crisi della misura che riguarda il nostro tempo, dal lavoro alla finanza, dalla politica alla vita. Ed è oltre la misura che i movimenti possono cominciare o ricominciare ad inventare il mondo.»  Toni Negri

«La lunghezza dell’Onda presenta senza timidezza il desiderio dei movimenti e di una nuova generazione di farla finita con la sinistra e il suo vocabolario. Un ‘desiderio che pensa’, per dirla con i filosofi, e che dunque non si accontenta della trasgressione, ma con realismo si dedica a prendere sul serio il cambiamento.»  Paolo Virno

IL LIBRO - L’Onda e i nuovi movimenti in Italia e in Europa, hanno un vero e proprio programma? Come possono tradurre, e come già stanno traducendo, il conflitto in pratica politica, la protesta in proposta? Che lettura danno dell’attuale crisi finanziaria, delle nuove condizioni del lavoro globalizzato, della morte del welfare, del penoso stato della politica dei partiti, della «fine della sinistra»?

Nessun libro come La lunghezza dell’Onda, piccolo e sfrontato manifesto politico scritto da uno dei leader del movimento, Francesco Raparelli, risponde con tanta ambizione e, occorre dire, tanta sapienza a queste domande. Raparelli offre qui non solo una testimonianza degli sviluppi e delle «pratiche» dell’Onda, ma anche un esame, sintetico e acuto, dei grandi problemi del nostro tempo visti con l’ottica dei movimenti: l’ottica di una ricerca quotidiana del cambiamento possibile e prossimo, l’ottica di una nuova generazione largamente post-ideologica, pragmatica e combattiva, che intende riappropriarsi con urgenza della democrazia e creare nuove forme di cooperazione sociale. Ne nasce un Che fare? dei nostri giorni, circostanziato e fattivo, sui temi della formazione, del lavoro, del bene e dei beni comuni, della produzione di nuove istituzioni, che spingerà a cambiare idea chi ritenga il movimento privo di capacità di proposta e di visioni forti e nuove del mondo; e che sarà prezioso per chi, dentro o fuori le sue file, voglia guardare al mondo con strumenti adeguati al tempo presente, per contribuire a cambiarlo.

"Per farla finita con l'idea di sinistra"
di Augusto Illuminati

IL LIBRO - La crisi della sinistra politica, sia parlamentare che extraparlamentare, si sta man mano risolvendo in una prospettiva di catastrofe.

Le sue due varianti – quella socialista e quella socialdemocratica – hanno avuto la pretesa, nel corso del Novecento, di incarnare i valori universali della democrazia e del lavoro, valori che avrebbero fatto progredire radiosamente l’umanità tutta. Le cose sono andate clamorosamente in altro modo e viene quindi da chiedersi: chi sino a oggi si è ritenuto di sinistra non dovrebbe abbandonare definitivamente alcune sue premesse? Di questo si occupa il presente scritto, che cerca di decostruire il mito dell’emancipazione attraverso il lavoro, insieme al ruolo di garanzia sociale dello Stato. Allo stesso tempo questo testo mette in discussione la concezione della democrazia come orizzonte chiuso, che finisce per non assicurare neppure l'eguaglianza al proprio interno e trasformarsi in una deriva populistica e razzista. La crisi della rappresentanza sta tutta qui e oggi la si tocca con mano. Occorre perciò tornare a riflettere su schemi alternativi che hanno guidato la modernità e le sue contraddizioni.

Perché è tempo di dichiarare l’estinzione della sinistra e procedere oltre, per dare voce alla composizione precaria e meticcia del proletariato odierno e a chi non ha titoli al presente.


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Docks 265
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