S.a.L.E. Docks - Venezia

Ottavia Piccolo presenta: Anna Politovskaja

Mercoledì 11 novembre, una serata dedicata alla libertà di stampa

9 / 11 / 2009

Mercoledì 11 Novembre
S.a.L.E. Docks
dalle ore 20:30

Ottavia Piccolo presenta:
ANNA POLITKOVSKAJA
di Stefano Massini - promo music books             
Il sangue e la neve
con Ottavia Piccolo - regia Felice Cappa

Introducono la serata dedicata alla libertà di stampa;

Alberto Vitucci (Nuova Venezia)
Martina Zambon (Corriere Veneto)
Gioia Tiozzo (Gazzettino)

Funziona così: la stampa si divide in “chi è per la Russia” e “chi non è con la Russia”. Se sei per la Russia dopo 5/6 anni ti fanno deputato. Se non sei per la Russia non devi fare il giornalista. La tua è propaganda contro lo Stato. La propaganda contro lo Stato si punisce. Con la morte. Prima o poi.

La Russia raccontata da Anna Politkovskaja. Il potere, l’ingiustizia, la violenza, la guerra in Cecenia, la fame di Groznyj, le tombe dei bambini uccisi a Beslan, le trattative con i terroristi nel teatro di Dubrovka a Mosca. Anna Politkovskaja è il nuovo libro+DVD pubblicato da Promo Music Books (123 pagine, 19,50€) che sarà nelle librerie da ottobre. Un’iniziativa editoriale a tre anni dall’uccisione della giornalista russa, brutalmente assassinata all’età di quarantotto anni, il 7 ottobre del 2006, mentre indagava sulle torture compiute in Cecenia.

Nel DVD, l’attrice Ottavia Piccolo dà voce alle parole della Politkovskaja in un video del regista Felice Cappa, intitolato Il sangue e la neve. I pensieri e i racconti della giornalista sono stati riscritti in forma drammaturgica da Stefano Massini. Attingendo agli articoli usciti sulla Novaja Gazeta fra il 1999 e il 2006, Massini ha  rimesso insieme pezzo per pezzo la vita di una donna che ha sfidato il potere e ha pagato con la morte. Nell’interpretazione di Ottavia Piccolo si ritrovano lo smarrimento, l’orrore, la dignità e anche l’ironia di una cronista che cerca di raccontare i fatti a dispetto della censura. Il video è stato girato da Cappa tra le rovine dell’ex cementificio Italcementi ad Alzano Lombardo (Bergamo).
Presentato in anteprima alla 66a Mostra del cinema di Venezia, durante le giornate “Cinema e diritti umani”, Il sangue e la neve è stato trasmesso giovedì 15 ottobre su Raidue per “Palco e retropalco”.

Nel libro sono raccolti stralci di interviste, frammenti di reportage, rivelazioni, confessioni, denunce, lettere della giornalista. Il volume si apre con la prefazione di Furio Colombo e un’introduzione di Elena Dundovich, studiosa e grande conoscitrice degli archivi sovietici, tra i fondatori dell’Associazione Memorial-Italia.
 
Spiega l’autore Stefano Massini: La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d'istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l'insieme. Non ho voluto raccontare la "storia di Anna": Non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare da altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d'animo.
Le parole della cronista descrivono con crudele realismo i corpi squarciati dalle bombe, le teste mozzate esposte come trofei, gli stupri; e poi le minacce subite in prima persona, le armi puntate alla schiena, la morte da avvelenamento scampata per un soffio. Ne esce il ritratto spietato di una Russia che sceglie di chiudere gli occhi davanti all’orrore, mentre la propaganda ufficiale diffonde attraverso le fiction televisive una rappresentazione edulcorata e grottesca della guerra cecena.

Stefano Massini
Autore e regista, trentenne, fiorentino, ha vinto all’unanimità il Premio Pier Vittorio Tondelli nel 2005 e per due anni consecutivi è stato finalista ai Premi Ubu. Nel 2007 riceve il Premio nazionale della critica ed è finalista ai Premi Olimpici del Teatro dell’ETI. Pubblica numerosi testi teatrali con successo in Italia, per poi essere tradotto, rappresentato e pubblicato all’estero: Portogallo, Francia, Germania, Belgio e Stati Uniti.

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