Non ci può essere libertà senza indipendenza

20 / 10 / 2009

Due anni fa all’interno del centro sociale Rivolta abbiamo dato vita ad un progetto di musica elettronica che ha preso il nome di AltaVoz.

Un esperimento unico nel suo genere, una produzione culturale indipendente legata alla musica elettronica, che da subito ha raccolto intorno a sé migliaia di persone e si è affermata, per la qualità e la proposta musicale, come uno degli eventi di musica elettronica più importanti a livello nazionale.

Un’ esperienza unica che ha saputo costruire una proposta culturale di rilievo e la possibilità di praticarla sul terreno dell’indipendenza, proprio perché nasce e cresce dentro uno spazio indipendente e libero come un centro sociale.

Ma sarebbe riduttivo dire che per noi Altavoz è solo una grande esperienza di produzione artistica e culturale. Da sempre eventi come questi, che raccolgono migliaia  di giovani e giovanissimi, sono osservatori privilegiati per capire le modificazioni che avvengono nella società dal punto di vista dei comportamenti ed in particolare dei comportamenti sociali legati all’uso delle sostanze. In realtà Altavoz ci ha permesso di osservare più da vicino e fissare quello che accade intorno a noi, che  percepiamo ma ci sfugge e non riusciamo a mettere a fuoco. E quello che abbiamo osservato nell'ultimo evento di Altavoz ci ha fatto decidere che era il momento di estendere questa riflessione a tutta la nostra città. Abbiamo così deciso che il prossimo Altavoz del 24 ottobre diventerà un momento di  riflessione e dibattito su questi temi.

Quello che abbiamo potuto vedere è quello  che accade tutti i giorni nelle nostre piazze, nei luoghi di ritrovo, nelle scuole. Un utilizzo sempre maggiore delle sostanze, sopratutto tra i più giovani, che ha impegnato in alcuni casi il personale medico sempre presente durante i nostri eventi e gli operatori del servizio di riduzione del danno che ospitiamo all'interno di queste iniziative. Non  stiamo raccontando niente di nuovo. Stiamo raccontando semplicemente quello che accade tutti i giorni nella nostra società  ma che nessuno ha il coraggio di affrontare o preferisce far finta di non vedere. Noi invece crediamo che, come centro sociale Rivolta sia nostro compito immergerci nelle contraddizioni ed affrontarle.

Non abbiamo certo risposte ma crediamo  farebbe bene a tutti porsi alcune domande e proprio per questo abbiamo deciso che il prossimo AltaVoz sarà un occasione per tutta la nostra città per discutere ed interrogarsi.

Il ritorno drammatico tra i più giovani dell’eroina, il progressivo aumento del consumo di sostanze, qualsiasi esse siano, un “consumismo” sfrenato, trasversale, imposto dai modi e dai tempi di vita non ci parlano forse di qualcosa che è radicalmente mutato nell’utilizzo delle sostanze e su cui  forse dovremmo iniziare a riflettere tutti insieme?

Viviamo in una società dove a leggi come la Fini Giovanardi,  sempre più repressive e liberticide,  e che hanno il compito di estendere ed aumentare il controllo sociale, corrisponde di contro la massima diffusione ed utilizzo delle sostanze. Un vero libero mercato delle droghe che oltre ad aumentarne la diffusione ne ha abbattuto i prezzi favorendo ed incentivando di fatto così tra i giovanissimi l’utilizzo di sostanze come la cocaina, la ketamina e l’eroina.

In un contesto simile hanno ancora un senso categorie come proibizionismo e antiproibizionismo?

Il termine proibizionismo riesce a rendere appieno il complesso rapporto tra l’aumento dell’esercizio del controllo ed il direttamente proporzionale espandersi dei consumi di sostanze?

In una società dove l’assunzione di sostanze è diventata così estesa ed eterogenea, dove tutti in un certo senso sono “antiproibizionisti”, ma dove si sono innescati processi così devastanti, non dovremmo iniziare a dare dei messaggi che indichino con chiarezza e senza ambiguità che dove c’è dipendenza non ci può essere vera libertà?

Perché, pur essendo per il diritto di scelta di ognuno, non dovremmo dire esplicitamente che non tutte le sostanze sono uguali, e che alcune sono peggiori di altre, iniziando a costruire insieme nuovi messaggi e nuove campagne? Vi ricordate quando a metà degli anni novanta, proprio i centri sociali riuscirono a coniugare la straordinaria battaglia  culturale contro l' eroina e la devastazione da essa prodotta con  le lotte per la costruzione dei primi servizi di riduzione del danno in Italia, unico strumento per dare la possibilità di una vita più dignitosa a chi era dipendente da quella sostanza?

Ecco perché pensiamo che il 24 ottobre possa essere per tutti noi un modo per discutere ed interrogarsi per trovare delle risposte, per riaprire un dibattito, quello sulle sostanze, che ormai è fermo da troppo tempo, e che purtroppo soprattutto negli ultimi anni è rimasto lo stesso  mentre invece  il mondo intorno a noi cambiava. Un mondo dove purtroppo in tanti hanno scambiato

l’abbandono con la libertà. 

Centro sociale Rivolta

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Programma della giornata

Ore 13  - Workshop "Quali possibili interventi di fronte alle nuove tendenze ed ai nuovi significati nell’uso delle sostanze?”Diversi sguardi a confronto alla ricerca di nuove forme di intervento sociale.

Ore 15  - Workshop “Sostanze, luoghi della socialità e dell’aggregazione: osservatori delle nuove tendenze e laboratori per la costruzione di nuovi messaggi”

Ore 17.30  - Dibattito
Liberi dal controllo, indipendenti dalle sostanze Presentazione del lavoro dei workshop e dibattito.

Sono stati invitati:
Centro Sociale Pedro, Padova; Laboratorio Morion, Venezia; S.A.L.E. DOCKS, Venezia; C.S.A. BLITZ, Belluno; Capannone Sociale, Vicenza; S.A. Arcadia, Schio (VI); Onda Anomala, Venezia; operatori dell’Attività Riduzione del Danno, Venezia; Comunità di San Benedetto al Porto, Genova; Sandro Simionato, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Venezia; Luana Zanella, Assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Venezia; Gianfranco Bettin, sociologo.

A seguire buffet offerto ai partecipanti

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h.15:00 - Workshoop Musicale
Circuit Bending: il futuro sembra provenire dai giocattoli del passato
A cura di Matteo De Ruggeri
per info: [email protected]

h.21:30 - AltaVoz Xperimental
GTUK live performance (Berlin, DE)
ERASER & VJ APE live performance (Bari, ITA)
AUTRE JAZZ EXPERIENCE (Venice, ITA)
special guest Luca Ventimiglia (vibrafono)

Ingresso libero

Gallery

Workshop - Sostanze, luoghi della socialità e dell’aggregazione

Dibattito - Liberi dal controllo, indipendenti dalle sostanze