Mai più morti sotto i palchi!

I lavoratori dello spettacolo dello Sherwood Festival aderiscono alla petizione lanciata da Paola Armellini

27 / 8 / 2013

Pensiamo sia ora e tempo di aprire un ragionamento ampio su tutto quello che concerne il settore dello spettacolo: troppo spesso all'occhio dei tanti osservatori disattenti considerato un mestiere difficile da incasellare negli standard lavorativi, da etichettare in un settore specifico; troppo spesso considerato un hobby.

Forse per questo, o più probabilmente per un chiara volontà di non affrontare concretamente tutte le contraddizioni che si vivono all'interno di questo mondo, oggi siamo costretti a parlare ancora di sicurezza per gli operai dello spettacolo.
A distanza di mesi dagli incidenti mortali che hanno creato un caos mediatico, ancora nulla si è mosso, e i turni illimitati continuano, le condizioni di lavoro non cambiano.

Proprio per questo crediamo sia fondamentale costruire un percorso che punti ad una proposta articolata e studiata che permetta a chi mette anima e cuore ogni giorno sui palchi di poterlo fare in sicurezza.

Una proposta che non solo definisca i termini contrattuali che vengono proposti, ma che sappia sviscerare i nodi delle ore lavorative,del numero di personale, dell'organizzazione del cantiere, della manutenzione del materiale utilizzato.

Una proposta adatta al tempo di crisi, che vada oltre alla semplice giornata lavorativa, che affronti il settore dello spettacolo non più come un settore fantasma; che ragioni dunque su una proposta nuova di reddito minimo garantito per chi vive in uno stato di perenne precarietà e incertezza sul piano economico, che permatta di stabilizzare le proprie vite e di non cedere a ricatti ogni giorno più presenti.

Ci viene naturale perciò sottoscrivere la petizione online proposta da Paola Armellini, la madre di Matteo, rigger morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria, perchè crediamo sia parli proprio di tutto questo.