La mamma e la bambina

18 / 11 / 2010

La manifestazione degli studenti universitari entra nella galleria che porta dall'Annunziata a Portello - si tratta di Genova. Niente macchine, niente autobus. C'è la manifestazione. Chi aspetta l'autobus s'incazza. A chi s'incazza vorrei dire 'l'Italia investe pochissimo in ricerca universitaria!' ma la persona incazzata è già verso De Ferrari. Pazienza. 

La galleria amplifica tantissimo la 'Bella ciao' che viene suonata e cantata da tutti. Non so perché mi vengono i brividi. Sarà la galleria. Sarà 'Bella ciao'. Mi ricordo qualcosa che tendo a dimenticare. Ci sono molti attorno a me. Cinquantenni, sessantenni, che hanno occhi diversi. Alcuni hanno gli occhi di chi non sopporta gli slogan contro il governo. E va bene. Ma altri hanno gli occhi persi, di chi non capisce, non sa come rapportarsi a ciò che accade. Una signora mi chiede - mentre il corteo ancora non sta passando - se può attraversare la strada. Le dico 'sì, certo.'

Gli occhi di chi è così lontano dall'idea di passeggiare per la città e urlare cosa si pensa, che addirittura si chiede se può attraversare la strada.

 La meraviglia arriva con una mamma e la sua bimba. La bimba sui 4 anni vede le bandiere e la gente in corteo, sente la musica dalla galleria e dice: 'wow!!! cos'è, mamma, è una festa?!' La madre non sa esattamente se dirle sì oppure no, perché per un pezzo ha ragione la bimba, sembra una festa, per l'altro pezzo no, non ha ragione, perché le persone sono incazzate, e questa è tutt'altro che una festa. Alla non risposta della mamma, la bimba chiede: 'andiamo anche noi!!!'.