Il filo di canapa, l’eco pianta del futuro

24 / 6 / 2016

Una breve recensione a cura di Susanna Moro del libro "Il filo di canapa" (ed. Altreconomia, pp. 127, euro 8) scritto e documentato da Chiara Spadaro. Il filo di canapa è il vademecum più completo e aggiornato che offre tutte le “istruzioni per l’uso”, fa il punto sul vivace dibattito in corso e risponde a dubbi e curiosità, comprese le norme in vigore e quelle in discussione. Venerdì 1 luglio allo Sherwood Festival approfondiremo l’argomento con l’autrice.  

Nel 2014, con la dichiarazione d’illegittimità della Fini-Giovanardi si era riaperto in Italia il dibattito intorno alla cannabis e più in generale sull’uso di sostanze stupefacenti. Più volte è stato dichiarato il fallimento della “war on drugs”. Il presidente del consiglio Renzi aveva dichiarato che entro la fine di quell’anno sarebbe stata pronta una legge più equa sull'utilizzo delle droghe cosiddette leggere. Ma se dal punto di vista legislativo ci troviamo ancora oggi con un “nulla di fatto”, d'altro canto la canapa sta decisamente cominciando a riscattarsi.

Lo spiega bene la giornalista ambientale e antropologa Chiara Spadaro nel suo libro “Il filo di Canapa” (ed. Altreconomia, pp. 127, euro 8).

Se a partire dagli anni ‘40, per i pregiudizi cresciuti attorno ai suoi effetti psicotropi e (soprattutto) per l’interesse delle grandi multinazionali, l’Italia aveva abbandonato questa coltura, ora stiamo vivendo la riscoperta di questa meravigliosa pianta amica dell’ambiente.

Anche in Italia infatti qualcosa sta cambiando: la sensibilità dell’opinione pubblica che, aiutata dal dibattito internazionale (la legalizzazione in Uruguay e negli Stati uniti) e nazionale (la proposta di legge dell’intergruppo parlamentare promosso da Benedetto dalla Vedova), è costituita ormai per la maggior parte da persone consapevoli della non pericolosità di questa pianta; inoltre la necessità di trovare un’alternativa ai modelli attuali di sviluppo/consumo che punta sulla ricerca di metodi e prodotti meno invasivi per l’ambiente, hanno aiutato ad accrescere l’interesse nei confronti della canapa e delle sue mille risorse.

Il breve ma esauriente “manuale d’uso” di Chiara Spadaro restituisce una visione a 360 gradi della pianta, fa il punto sul dibattito in corso in Italia e risponde a dubbi e curiosità. Nel libro viene ripercorsa la storia della canapa, una coltura antica ma estremamente adattabile alla nostra modernità: oltre alla sua versatilità come materia prima impiegata in alimentazione, bio-edilizia, medicina e nella produzione di tessuti, l’ ”oro verde” potrebbe essere una delle soluzioni al climate change, un toccasana ecologico per la salute dei terreni e per la sua capacità di sequestrare anidride carbonica all’ambiente.

Ma come è possibile che l’Italia, dopo essere stata secondo produttore mondiale prima della seconda guerra, sia riuscita a “dimenticare” le enormi potenzialità di questa coltura?

Quali sono gli usi che ad oggi si possono fare della canapa?

Come si colloca la canapa, in questo periodo di grandi cambiamenti, tra legalità e illegalità?

Venerdì 1 luglio allo Sherwood Festival approfondiremo l’argomento con l’autrice.