Il 7 giugno parte lo Sherwood Festival 2019!

On line anche il nuovo sito del festival: www.sherwoodfestival.it

28 / 5 / 2019

Parte il prossimo 7 giugno l’edizione 2019 dello Sherwood Festival, uno dei festival più longevi di tutto il paese che si svolge da 20 edizioni al Park Nord Stadio Euganeo di Padova, ma che nasce molto tempo prima, agli inizi degli anni ’90. Da alcuni giorni è online il nuovo sito del Festival, con tutte le novità e le informazioni aggiornate minuto per minuto.

La novità più importante di quest'anno è che la kermesse sarà completamente plastic free, in sostegno alle lotte contro la crisi climatica intraprese in ogni parte del mondo.

Il festival di Sherwood è uno più lunghi nel panorama italiano: ogni estate per 30 giorni, trasforma un parcheggio in uno spazio vivo, pulsante, libero, una città dentro la città. È uno dei festival indipendenti più ricchi di proposta musicale e culturale, dove la musica, la cultura, lo sport, la socialità, i dibattiti si mescolano e si intrecciano per costruire, insieme ai tantissimi collaboratori volontari, qualcosa di speciale: lo Sherwood Festival.

È inoltre uno spazio pubblico vivo e reale in cui la musica, la cultura, lo sport, l’informazione, i dibattiti tentano di accorciare le distanze tra i punti di vista, cercano di indicare, tra le tante contraddizioni che vive la nostra società, un altro modo di vivere, di stare insieme, di vedere il mondo.

Con più di 150.000 utenti solo nell’ultima edizione, lo Sherwood Festival ha ospitato nel corso della sua lunga storia i nomi più importanti del panorama musicale nazionale e internazionale: Manu Chao, Alice in Chains, The Prodigy, No Fx, Die Antwoord, Public Enemy, Sepultura, Mogwai, Fatboy Slim, Cypress Hill, The Fleming Lips, Suicidal Tendencies, Alpha Blondy, Gogol Bordello, Subsonica, Vinicio Capossela, 99 Posse, CSI, Verdena e molti altri.

Sherwood Festival 2019

Quest’anno sul palco ci saranno: SKA-P, Dropkick Murphys, Subsonica, Carl Brave, Lacuna Coil, Motta, Colle Der Fomento, Tre Allegri Ragazzi Morti, Coma_Cose, Capo Plaza, MadMan, Koffee e tanti altri. 

Ricco, come sempre, anche lo spazio dei dibattiti che quest’anno affronterà le tematiche legate alle lotte femministe, ai movimenti climatici, alla questione migratoria, ai gilets gialli. Tanti e importanti gli ospiti che si alterneranno nel second stage, con un programma definitivo che verrà comunicato nei prossimi giorni. Ogni giorno trasmetterà in diretta dal Festival Radio Sherwood, all’interno dello spazio Books & Media, dove ci saranno presentazioni di libri e altri eventi culturali e di attualità politica.

Sherwood Festival 2019

Disegno di Gianluca Costantini, che troverete sulla copertina del libretto cartaceo del Festival.

«Non chiederemo mai il permesso per essere liberi» è il claim dell’edizione 2019 dello Sherwood Festival.

La frase è tratta dalla Quarta Dichiarazione della Selva Lacandona (1996) dell’E.Z.L.N. (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale) attivo in Chiapas, lo Stato più meridionale ed uno dei più poveri del Messico. Una frase che parla di lotte per la giustizia sociale, per l’emancipazione collettiva, per una democrazia al di sopra dell’inganno neoliberale. 

Il movimento zapatista, dalla sua insurrezione avvenuta nel 1994, è stato un punto di riferimento importante per chiunque abbia ricercato nell’indipendenza non solo un valore etico, ma anche uno strumento di costruzione comunitaria.

Libertà e indipendenza sono due concetti che corrono assieme, in quella ricerca costante di un mondo altro che da sempre ci appassiona ci vede sempre più protagonisti. Oggi, quella libertà che non si ottiene bussando alla porta di chi ci comanda è quella di muoversi liberamente per il mondo, abbattendo muri e confini. È quella di camminare in spazi non infestati dal cemento delle grandi opere, guardare un cielo senza il fumo dei combustibili fossili, bere acqua non avvelenata dalle fabbriche di morte. È quella di poter scegliere come usare i nostri corpi senza che ci sia un padre, un marito, un prete, un imam o lo Stato che ci dica come fare. È quella di avere un reddito, una casa, un lavoro dignitoso, un Welfare; è quella in cui bisogni e desideri siano diritti e non debiti. È quella di suonare, scrivere, dipingere, navigare sul web senza vincoli e censure.

«La libertà non è una condizione fissa, è una lotta». (Ai Weiwei)