I 99 Posse ci sono

La recensione e le fotografie del concerto al Rivolta

5 / 10 / 2009

I 99 Posse tornano sui palchi dopo 7 anni e molti cambiamenti. Sabato 3 ottobre al Rivolta hanno però dimostrato di avere ancora tante cose da dire.

Ci sono voluti 7 anni prima di rivederli sui palchi, ma alla fine i Novenove sono tornati. L’ultimo loro concerto dalle nostre parti è datato luglio 2001, alla vigilia del G8 di Genova, quando sono stati ospiti dello Sherwood Festival a Padova.

Molte cose sono cambiate in questi anni, e anche il gruppo di Zulù ne ha passate tante: lo scioglimento della band, diversi nuovi progetti dei vari membri, fino al ricongiungimento di buona parte del gruppo originario.. Eh sì, di una buona parte tranne la defezione non di poco conto di Meg che ha preferito continuare la sua carriera solista (all’attivo 2 album e una etichetta indipendente da lei fondata).

Questa volta l’ambientazione del concerto è quella del Rivolta. Centro sociale tirato a lucido e pubblico delle grandi occasioni. Oltre 2.500 persone per uno degli eventi più attesi di tutta la stagione che inaugura la stagione di concerti del Rivolta.
Tra il pubblico era tanta l’attesa per lo show. Molti si domandavano se i 99 fossero ancora gli stessi di fine millennio o se si fosse rotto qualcosa di irrecuperabile. I timori svaniscono già alle prime note del pezzo di apertura: Rigurgito Antifascista.
I 99 Posse ci sono. Sono tornati e hanno ancora qualcosa da dire. Lo dicono con la loro musica e con le parole di Zulù sui fatti dei nostri giorni, dal G8 di Torino al pacchetto sicurezza, dalle ronde della Lega all’illegalità al potere.
La scaletta del concerto è un escursus del loro repertorio dalle origini fino all’ultimo album “La Vida Que Vendrà” (2000).
Tra i pezzi di maggior emozione, oltre a Rigurgito già citato, sono da segnalare Spara, Rappresaglia, Vulesse, Povera Vita Mia, El Pueblo Unido, ‘O Documento e l’immancabile Currè Currè Guaglio. Un solo pezzo inedito dal titolo “Italia a Mano Armata” e dedicato alle ronde leghiste. Pezzo in classico stile novantanove con un campione di Borghezio ad aprire il brano.

Nonostante gli anni passino per tutti (e si vede), i 99 Posse hanno tenuto botta come ai vecchi tempi per oltre 2 ore di concerto con un’energia e un cuore che ci fanno dimenticare la fatica nella voce di Zulù che si sentiva nell’ultima ora.

La band formata da Marco Messina, Massimo Jovine, Sascha Ricci, Claudio Marino, Peppe Siracusa e Gennaro De Rosa ha tenuto alto il livello dello show anche se la mancanza di Meg si è sentita in diversi momenti. La band napoletana ha dovuto infatti tagliare dal proprio repertorio tutti i pezzi dove la voce della cantante era dominante (e sono tanti) e riarrangiare altri con alterni risultati (Povera Vita Mia). Sono mancati quindi alcune canzoni che in molti avremmo voluto sentire come Sfumature, L’anguilla o Quello Che solo per citarne alcune e in generale è mancato quel tocco che Meg riusciva a dare ai rudi novantanove.

Nonostante ciò i 99 Posse ci sono e hanno ancora tante cose da dire. Per quelle che potevano essere le premesse infatti hanno tenuto un grande live con ampio gradimento del numeroso pubblico presente.
Lunga vita ai 99!

Max D. Blas

Le fotografie del live sono di Marta Leoni.