Ce l'avete presente Frigidaire? Sì, la rivista. Quella fondata nel 1980 da Vincenzo Sparagna, sulle cui pagine sono state pubblicate illustrazioni e vignette di Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Stefano Tamburini, Massimo Mattioli, Tanino Liberatore e mi fermo qui. Quella che da quasi trent'anni diffonde cultura underground, continua a dare un senso al concetto di satira e di controinformazione. Quella che è un cult per almeno un paio di generazioni, quella a cui Rizzoli ha da poco dedicato un libro dal titolo altisonante e ghignante di “L’INCREDIBILE STORIA E LE SORPRENDENTI AVVENTURE DELLA PIÙ RIVOLUZIONARIA RIVISTA D’ARTE DEL MONDO”.
Bene, Frigidaire rischia di chiudere a causa della decisione non proprio trasparente dell'amministrazione comunale di Giano dell'Umbria. Infatti, la sede della redazione di Frigidaire è dal 2005 nella ex colonia di costruzione fascista all'interno di un parco del paesino umbro: grazie ad un regolare contratto d'affitto tra il comune e Frigidaire, ha preso vita la Repubblica di Frigolandia, un centro di arte e comunicazione nazionale ed europeo d’eccellenza, un luogo di ricerca, studio e produzione artistica ed editoriale. All'interno del parco, i fondatori di Frigolandia si sono impegnati nella restrutturazione degli edifici dismessi e nel ripristino dell'area, col risultato di riuscire ad aprire il Museo dell'Arte Maivista, trasferire da Roma l'archivio storico della rivista ed integrarlo con una biblioteca: oltre ad essere la sede della redazione, Frigolandia è diventa un luogo di fruizione di un patrimonio culturale che altrimenti sarebbe stato perso, un centro di aggregazione dove realizzare esposizioni, workshop e residenze artistiche, conferenze e seminari.
Senonchè, dopo le elezioni avvenute il maggio scorso – che, tanto per la cronaca, hanno visto riconfermare una giunta di centro sinistra – qualcosa è cambiato: con un’iniziativa giudiziaria condotta in modo semiclandestino, usando per le notifiche un vecchio indirizzo legale dove non c’è mai nessuno, la giunta “democratica” del Comune di Giano dell’Umbria ha chiesto ed ottenuto all'insaputa dei frigidairiani lo sfratto di Frigolandia dal Parco della Colonia. La notizia è arrivata a Frigolandia solo a cose fatte: l'ultimo avviso giudiziario ha individuato nel 26 di Novembre 2009 il giorno dello sgombero di Frigolandia.
Di seguito, trovate l'appello che vi invito a firmare ed a diffondere.
Appello
pubblico per difendere e sostenere Frigolandia
di Frigolandia -
29/10/2009
Frigolandia
(letteralmente la “terra della rivista Frigidaire”) è un centro
di arte e comunicazione nazionale ed internazionale, la Prima
Repubblica Marinara di Montagna, Città-Museo-Laboratorio dell’Arte
Maivista, luogo di ricerca, studio e produzione artistica ed
editoriale.
Frigolandia si trova all’interno del parco de La
Colonia, regolarmente preso in concessione nel 2005 dal Comune di
Giano dell’Umbria in seguito all’accettazione integrale dei
termini di un bando pubblico andato in precedenza più volte
deserto.
Gli edifici esistenti nel parco (una ex colonia di
balilla) sono stati restaurati a spese di Frigolandia, senza alcun
sostegno pubblico, con la partecipazione di centinaia di giovani
volontari. E’ stato anche trasferito da Roma a Giano dell’Umbria
l’intero archivio di disegni, quadri, sculture, libri, riviste,
fotografie ecc. della rivista Frigidaire, realizzando sul posto
mobili d’arte e strutture lignee speciali per gli archivi, la
Sala-Museo ecc.
Complessivamente dall’inaugurazione del 25
aprile 2006 ad oggi hanno visitato e spesso prestato la loro opera a
Frigolandia oltre cinquemila persone provenienti da tutte le regioni
italiane, ma anche da molti paesi europei ed extraeuropei.
Per
difendere l’esistenza di questo importante centro di cultura;
per
non disperdere un patrimonio di opere e documenti preziosi;
per
riaffermare la libertà di stampa e la indipendenza della rivista
Frigidaire;
facciamo
appello alle autorità politiche locali, provinciali, regionali e
nazionali, perché interrompano ogni azione ostile e sostengano e
incoraggino Frigolandia.
In particolare chiediamo che venga subito
chiusa la pratica di sfratto “per morosità” aperta dalla giunta
del Comune di Giano dell’Umbria che minaccia di provocare la
dissoluzione fisica di Frigolandia e la perdita del mitico archivio
di Frigidaire.
Tra l’altro il motivo dello sfratto, ovvero i
canoni annuali 2007 e 2008 scaduti, oltre ad essere sempre stati
garantiti da una regolare fidejussione allegata al contratto, sono
stati saldati il 16 ottobre 2009 per chiudere ogni equivoco e
contenzioso.
Vi preghiamo di firmare questo
appello e farlo firmare da più persone possibile.
Fateci
pervenire le adesioni tramite email all’indirizzo
[email protected],
indicando nel messaggio il vostro nome, cognome, indirizzo e
attività.
L’appello verrà girato al Comune di Giano
dell’Umbria per segnalare la gravità dell'iniziativa giudiziaria
avviata contro di noi ed ancora in piedi nonostante il pagamento dei
canoni scaduti sia già avvenuto.