È on-line l’archivio multimediale “Luciano Ferrari Bravo”

24 / 5 / 2017

A 17 anni dalla sua morte, nasce un archivio multimediale dedicato agli scritti ed alla figura di Luciano Ferrari Bravo. Nato a Venezia nel 1940, Luciano è stato un compagno ed un intellettuale in grado di segnare un’intera epoca di lotte e di grande produzione teorica. La sua passione per il “movimento operaio” inizia già negli anni Sessanta, quando è in prima linea nelle lotte di fabbrica a Porto Marghera. Esperienza che lo porta ad entrare in Potere Operaio e ad essere protagonista di quella incredibile stagione dell’autonomia che, in particolare in Veneto, ha segnato un solco indelebile nelle modalità di concepire la passione  politica, di intendere l’organizzazione ed il movimento, di cogliere e vivere le trasformazioni che stavano attraversando la classe operaia a partire proprio da quegli anni. A Padova Luciano è stato tra i fondatori di Radio Sherwood e, come docente universitario, del Collettivo di Scienze Politiche. Il 7 aprile del 1979 Luciano viene arrestato, insieme a tanti altri compagni e compagne, dal Procuratore della Repubblica Pietro Calogero, all’interno di quella operazione politico-repressiva nota come “teorema Calogero”. Trascorre in carcere ben 5 anni e mezzo, a cui si sommano altri anni di confino e sorveglianza speciale, prima di poter tornare all’insegnamento universitario ed agli studi. «Possedeva  uno stile intellettuale e morale che lo rendeva del tutto invulnerabile davanti a ogni provocazione. La coscienza di Luciano non conosceva contorsioni, neppure retoriche o dialettiche, davanti alle falsità delle accuse». Così lo descrive Toni Negri ne Ritratto di un cattivo maestro (Manifestolibri 2003). Negli anni ’90 si è ha dedicato molto tempo al tema del potere costituente, dedicando nel 1996 un saggio a “Costituzione e movimenti sociali”. Di seguito la presentazione dell’archivio multimediale e del progetto ad esso legato.

L’archivio e il presente. L’archivio del presente.

Una proposta di lavoro per l’Archivio Multimediale LFB

È un duplice progetto, quello che presentiamo.

Da un lato, la pubblicazione e messa a disposizione di tutte e di tutti di un archivio e di uno stile. Luciano Ferrari Bravo è stato uno dei più curiosi indagatori del fordismo e della sua crisi sul piano economico, giuridico e politico. Uno di coloro per i quali il lavoro intellettuale era prima di tutto posizionamento, scommessa sul presente e sulle contraddizioni che lo attraversano e che lo tengono in tensione. Riproporre i testi che compongono la sua produzione – libri, articoli, materiali di inchiesta, e anche qualche inedito – significa per noi non sterilizzarli, consegnando il loro potenziale al passato, ma fare in modo che essi continuino ad operare aiutandoci a riprendere un lavoro – sulla costituzione, gli spazi politici, il diritto – troppe volte e troppo presto interrotto.

Dall’altro, la riproposizione di uno stile, di un gesto, di responsabile assunzione del presente come punto di articolazione e di snodo per l’analisi, l’innovazione e la sperimentazione politica. L’Archivio LFB ha perciò un’ambizione ulteriore rispetto a quella di fungere da punto di raccolta e di visibilizzazione degli scritti di Luciano Ferrari Bravo e di coloro che, assieme a lui, diedero continuità all’operaismo, senza fare di questa eretica “tradizione” di pensiero e pratica qualcosa che assomigliasse ad una “parrocchia”: esso si propone anche come apertura di un luogo di ricerca, di discussione e di progettualità politica.

Le trasformazioni che segnano l’epoca in cui viviamo sono radicali e irreversibili. Finanziarizzazione dell’economia, digitalizzazione della produzione, rottura della misura del valore, arretramento e decostituzionalizzazione delle sovranità nazionali, migrazioni, amministrativizzazione del comando, multilevel governance e ibridazioni nella produzione del diritto – per citare solo alcuni dei fenomeni sui quali vale la pena aprire un cantiere di ricerca -, richiedono, per poter essere interpretati ed affrontati, nuovi concetti e nuove categorie.

L’Archivio LFB intende affrontare questo compito promuovendo un seminario permanente di ricerca teorico-politica. Ciò che ci sembra dovrà essere affrontato ci riguarda in prima persona, sui molti livelli nei quali la nostra esistenza incrocia il dominio e sui cui si tratta di condurre la battaglia per la libertà e per l’uguaglianza.

Che cos’è, oggi, uno spazio produttivo? Com’è possibile inventare e istituire contropoteri sociali laddove lo Stato dismette i propri compiti di Welfare? Cosa significa aprire e praticare vertenze sul terreno del sindacalismo sociale? Come condurre battaglie per il reddito e per i diritti in dimensioni e in spazi che eccedono la misura sulla quale si era fondato il compromesso fordista tra capitale e lavoro? Che cosa è l’Europa, se quella europea è la dimensione sulla quale si collocano i nuovi processi di regolazione e, perciò, sulla quale devono incidersi i tracciati della potenza costituente dei movimenti sociali? Che cosa sono, e cosa possono diventare, le città, i poteri amministrativi locali, in una prospettiva democratico radicale che tenga fermi i capisaldi della critica della rappresentanza politica?

Ci sembrano essere questi i nodi sui quali debba soffermarsi e insistere la discussione per inventare nuovi concetti e sperimentare nuove pratiche teorico-politiche. L’attitudine sperimentale sulla quale battiamo muove dal presupposto che sia necessario tirare una linea rispetto al passato. Non nel senso che del passato e della tradizione che rivendichiamo nulla ci possa più servire. L’Archivio è a Luciano Ferrari Bravo che viene intitolato. Ma nel senso che il Ventunesimo secolo al quale apparteniamo ci domanda di fare un passo oltre i riferimenti identitari, le logiche di gruppo, la conseguente frammentazione soggettiva. Provando a riprodurre lo stile con cui Luciano aveva affrontato la sua epoca e anticipato la nostra.

Tracciare una linea significa per noi ostinatamente ricominciare. Creare uno spazio dove sia possibile, iniziando da disponibilità e responsabilità singolari, con la massima apertura e senza pre-giudizi, ricercare e confrontarci a partire dalla “realtà effettuale delle cose”. Mettere in comune intelligenze e condividere strumenti, a beneficio in particolare di chi oggi si affaccia al mondo e vuole provare a trasformarlo, afferrandolo da un punto di vista di parte.

Per queste ragioni il sito dell’Archivio LFB ospiterà, dinamicamente cioè in continuo aggiornamento, i testi di Luciano corredati da brevi introduzioni che li contestualizzino, attualizzino, problematizzino.

Per queste ragioni il sito dell’Archivio LFB farà circolare testimonianze di familiari, amiche e amici, compagne e compagni di Luciano che, progressivamente, aiutino a ricostruire il suo tempo e a ricomporne un ritratto a piena figura.

Per queste ragioni il sito dell’Archivio LFB proporrà materiali, segnalazioni utili e appuntamenti di un lavoro seminariale in divenire. Per cominciare nei prossimi mesi intendiamo occuparci, in distinti e intrecciati percorsi di studio, ricerca e dibattito, di populismi; di città e neo municipalismi; di trasformazioni del modello capitalistico, a partire dai temi della finanza, delle piattaforme e della logistica.  Affronteremo tali questioni privilegiando uno sguardo di genere, che ci appare come decisivo snodo di problemi, tutti aperti, quali il rapporto produzione/riproduzione sociale, forma-movimento, interrogazione su che cosa sia oggi lo “sciopero”, nelle sue declinazioni sociali e transnazionali.

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