Cose dell'altro mondo

Regia: Francesco Patierno Sceneggiatura: Diego De Silva, Giovanna Koch, Francesco Patierno

3 / 9 / 2011

Si sentono offesi molti leghisti veneti. Il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo della Lega Nord nega i permessi per girare nella “sua” città il film di Francesco Patierno. Sul web incalza la polemica. Va in scena alla Mostra del Cinema: “Cose dell'altro mondo” - ambientato in un nord-est produttivo e laborioso, che ci catapulta, con ironia e sarcasmo dentro il mondo leghista. Con tutto l'armamentario del caso: il kit del chiacchiericcio da bar, le tuonate mediatiche e elettorali di alcuni politicanti, le battute del teatrino razzista.

“Prendete i cammelli e tornate a casa”, minaccia con toni apocalittici Diego Abatantuono, bucando lo scherma di una emittente locale. E così sia. Lo aveva già fatto Segio Arau con “Un dìa sin mexicanos” raccontando la la storia di una giornata molto particolare della California, che si sveglia senza un terzo della sua popolazione, quella di origine ispanica. Riprende la scena, liberamente, Francesco Patierno e la porta in una bella, civile, produttiva città del nord-est. E ci scherza. Con tanto di ronde leghiste, classi separate, badanti sottopagate. Verrebbe da ridere se non fosse assolutamente drammatico.

Si sentono offesi elettori ed eletti in campo leghista.  Uscita dalla sala in effetti tra le risate registro un certo sconforto. Le battute sopra le righe del film sono propriamente cose dell'altro mondo. Di quel mondo che grida, ancora “Roma ladrona” e lì a Roma ci sono proprio loro a governare. Che parla di “noialtri” ma su questo noi, decide, come partito e classe politica di scaricare il prezzo dei tagli. Anche nelle decantate amministrazioni locali che si vanta di amministrare con zelo. Il film è stato riconosciuto di interesse culturale nazionale dal Ministero per i Beni Culturali. Su questo parte  la seconda interrogazione parlamentare, presentata dal deputato leghista Massimo Bitonci al Ministro per i Beni Culturali Gianfranco Galan, per verificare l’effettiva validità culturale della pellicola.

In testa ho la scena finale del film, sul fiume Sile. Il pensiero immancabilmente va al rituale dell'ampolla che ogni anno a metà settembre la  Lega celebra alla Festa dei Popoli Padani.  A questo punto sorrido assaporando l'uscita imminente di “Un giorno senza di loro”: sempre a Venezia, Fuoriconcorso. Andrà in scena il prossimo sabato 17 settembre.  Sottotitolo: Lega Nord, la commedia è finita! Per la dignità, per i diritti, per la democrazia. Decisamente da non perdere! Aderisco all'appello della manifestazione e mi sento sollevata.

Attori: Valerio Mastandrea, Diego Abatantuono, Valentina Lodovini, Sandra Collodel, Maria Grazia Schiavo, Maurizio Donadoni, Vitaliano Trevisan, Riccardo Bergo , Sergio Bustric, Fabio Ferri, Laura Efrikian, Fulvio Molena