“Bourne Legacy” e dintorni - ALLA RICERCA DEL SUPER SOLDATO

Alcune letture di fantascienza su scenari non del tutto immaginari

16 / 10 / 2012

“Bourne Legacy” e dintorni - ALLA RICERCA DEL SUPER SOLDATO

Alcune letture di fantascienza su scenari non del tutto immaginari

Nell’ultimo film della serie “Bourne”, il primo interpretato da Jeremy Renner in sostituzione di Matt Demon, il personaggio non è più l’uomo senza memoria, prodotto di un radicale condizionato psicologico previsto da uno specifico progetto segreto della CIA al fine di diventare una sorta di super agente e super risolutore finale delle missioni “bagnate” (quelle non ufficiali, quelle non dichiarate), che sfuggito al controllo si mette alla ricerca della propria identità e dei responsabili del condizionamento a cui è stato sottoposto, bensì un altro agente che come Bourne ha subito un condizionamento di natura ancora più sofisticata. In questo quarto film della serie si scopre che il progetto segreto Treadstone non aveva “prodotto” solo Bourne ma anche altri agenti come Aaron Cross/Jeremy Renner, il cui condizionamento passava attraverso l’azione di modificazioni biologiche e genetiche. Un programma medico, con una serie di medicine che questi agenti dovevano periodicamente ingerire, procurava a costoro miglioramenti muscolari, super capacità reattive e psicologiche e quant’altro. Aarons Cross era praticamente un super soldato modificato geneticamente.

E’ questo, a mio parere, l’elemento più interessante di “Bourne Legacy”; la vicenda del prodotto umano finale della collaborazione tra scienza medica e genetica – con tanto di laboratori di ricerca delocalizzati nel Sud Est Asiatico – e la ingegneria politico-cospirativa dei servizi segreti di turno (in questo caso quelli statunitensi) al fine di testare la possibilità di mettere in campo un super soldato. Il tutto attraverso la manipolazione genetica.

Fantascienza o già approsimazione della realtà prossima ventura? Lascio la domanda aperta, mentre lo spunto fornitomi da “Bourne Legacy” mi permette di proporre alcuni libri sul tema dalla vasta produzione fantascientifica. Un omaggio al genere che sembra essere stato ormai relegato a pochi esemplari all’anno dalla produzione editoriale italiana a favore di una pletora di titoli fantasy e horror. Il tema per la Fantascienza non è certo nuovo; basterebbe ricordare lo splendido “Guerra eterna” di Joe Haldeman, scritto nel lontano 1974, premio Hugo e Nebula 1976, basato sulla vita del soldato William Mandella, immerso in una guerra totale infinita dominata da sperimentazioni chimiche e uso delle droghe nei confronti dei soldati mandati al fronte e parte della produzione di Lucius Sheppard sui soldati condizionati dalle droghe, super uomini frutto di manipolazioni, inviati nei vari scenari di guerra futura delle galassie (si vedano in particolare “Occhi verdi”, “Settore Giada” e “Piste di guerra”).

Recentemente sono comparsi alcuni interessanti titoli su questo tema. Ne segnalo tre in particolare che affrontano il tema da approcci diversi.

Nel 2006 l’editore Fanucci ha pubblicato “L’ultimo dei perfetti” di Andreas Eschbach, autore mainstream tedesco a cui spesso piace cimentarsi con i temi cari alla scienze fiction. “L’ultimo dei perfetti” è Duane Fitzgerald, ex soldato del progetto Steel Man, pensato dal Governo Statunitense in piena Guerra Fredda per creare, attraverso una serie di modificazioni chirurgiche genetiche, una generazione di soldati dai corpi tecnologicamente potenziati. In pratica dei cyborg umani. Il progetto non da i frutti sperati e crea degli uomini imperfetti, certamente tecnologicamente potenziati ma soggetti ad usura progressiva come ben ci descrive in poche pagine l’autore all’inizio del romanzo. Da qui la messa a riposo degli “esperimenti” umani, relegati in pensione a quarant’anni in località sconosciute ed amene. Sino all’arrivo di quanti devono mettere la parola fine alle testimonianze viventi del progetto Steel Man, ormai abbandonato dal nuovo corso governativo statunitense. L’originalità del romanzo sta nell’interesse di Eschbach della personalità di Duane, della sofferenza che la progressiva usura gli provoca, delle difficoltà psicologiche ad accettarsi come super uomo in via di deperimento, piuttosto che sulla sola dinamica adrenalinica della storia che potrebbe sembrare cosa già più volte vista: l’ex super soldato alle prese con la nuova condizione di preda invece che di cacciatore.

Quest’anno la Gargoyle editore, per lo più specializzata in buoni titoli horror, ha pubblicato “Morire per vivere” di John Scalzi, scrittore statunitense e importante blogger di siti di fantascienza. John Perry, il personaggio principale del libro, a 75 anni, dopo aver seppellito la moglie, si arruola nelle Forze di Difesa Coloniale, corpo militare che combatte per i terresti in varie galassie. L’arruolamento comporta il trasferimento del suo corpo ormai logorato dalla vecchia in nuovi corpi potenziati. Il libro ricorda, per il tema trattato, “Fanteria dello spazio” di Robert A. Heinlein ma merita la citazione sia per la piacevolezza della lettura, sia per l’approccio al tema del super soldato: trasferimento corporale, teletrasporti, potenziamenti genetici e quant’altro. Space opera allo stato puro ma con trovate su sperimentazioni genetiche ardite in campo militare che alludono a scenari non così inimmaginari.

L’ultima segnalazione riguarda un autore che fa parte dell’ultima interessantissima generazione di scrittori di science fiction inglese: Richard K. Morgan e la saga di Takeshyi Kovac. La saga è di ambientazione cyberpunk e si articola in tre romanzi tra loro, in qualche modo, collegati le cui vicende vengono descritte in prima persona da Kovac, ex Spedi delle speciali unità militari, oggi sorta di killer e/o professionista a pagamento. Si tratta di “Bay City” (2004), “Angeli spezzati”(2005) e “Il ritorno delle furie” (2008) tutti editi dalla Nord. Takeshyi Kovac non è altro che un’entità che per muoversi e vivere ha bisogno di un corpo, così come molti altri in un futuro dell’umanità che ha colonizzato le galassie. L’identità umana può essere infatti immagazzinata in un supporto digitale e scaricata in un corpo fisico, chiamato custodia. Il trasferimento può essere fatto a piacimento…basta si abbiano i soldi per farlo, molti soldi. Nel mondo pensato da Morgan i matusalemme sono appunto i privilegiati che possono permettersi l’immagazzimento di più personalità e una sorta di immortalità mentre il resto dell’umanità deve sbattersi come può per spravvivere. E i più forti, i più crudeli e i più cinici, ci riescono. E’ questa la trovata più interessante attorno alla quale si svolgono una serie di gustosissime vicende – nella megalopoli del futuro Bay City, nello spazio infinito tra astronavi, teletrasporti e realtà virtuali e nello scontro finale tra due diverse personalità dello stesso Takeshy Kovac.

L’approccio è ancora diverso da quello dei due precedenti autori citati ma anche qui ci troviamo di fronte alla capacità dei centri del potere di piegare la ricerca e la tecnologia in funzione di interessi di parte: super entità, immortalità, funzioni bioniche e quant’altro al servizio dei potenti. Con qualche variabile non controllabile come Takeshy Kovac, Aaron Cross o il rottame Duane Fitzgerald.Le proposte di lettura qui fatte sono sì un salto letterario nel futuro immaginario ma da compiere con i piedi saldamente a terra e l’attenzione sempre vigile sulla assoluta non imparzialità della scienza e della ricerca agli interessi del potere.

Informazioni bibliografiche dei libri citati:

“Guerra Eterna” di Joe Haldemanprima edizione italiana Editrice Nord 1977ultima edizione italiana Mondadori, Collezione Urania, 2010

“Occhi verdi” di Lucius Sheppard prima edizione italiana, Mondadori, Urania n.1025, 1986 ultima edizione italiana, Mondadori, I libri di Urania n.33, 1995

“Settore Giada” di Lucius Sheppardunica edizione italiana, Mondadori, Altri Mondi n.15, 1989

“Piste di guerra” di Lucius Sheppardunica edizione italiana, Delos Books, Odissea Fantascienza n.21, 2007

“L’ultimo dei perfetti” di Andreas Eschbachedizione italiana, Fanucci Editore, collana Gli Aceri, 2006

“Morire per vivere” di John Scalziedizione italiana, Gargoyle Editore, 2012

“Fanteria dello spazio” di Robert A. Heinleinprima edizione italiana, Mondadori, Urania n.276, 1962 ultima edizione italiana, Mondadori, Piccola Biblioteca Oscar n.577, 2008

“Bay City” di Richard K. Morganprima edizione italiana, Editrice Nord, 2004ultima edizione italiana, TEA editrice, 2006

“Angeli spezzati” di Richard K. Morganedizione italiana, Editrice Nord, 2005

“Il ritorno delle furie” di Richard K. Morganedizione italiana, Editrice Nord, 2008

NB: Non tutti i libri proposti sono facilmente reperibili nelle librerie. Si possono recuperare nelle biblioteche comunali o, per chi li vuole acquistare a costi modici anche in siti di vendita di libri usati (www.comprovendolibri.it ad esempio). Altrimenti la “caccia” deve essere fatta nelle bancarelle di libri usati o nelle librerie di libri usati.

15 ottobre 2012