Bologna - Futuro anteriore

Un ciclo di incontri per interrogarsi sul controllo dei corpi, il divenire dei conflitti e dei movimenti costituenti tra città ed Europa

4 / 10 / 2013

È almeno dal 2007 che sentiamo parlare di crisi, troppe volte come evento ineluttabile, come mezzo per escludere qualsiasi possibilità di alternativa, come escamotage per sottrarci diritti o per non riconoscerne di nuovi. L’espiazione della colpa, l’inderogabilità di un futuro di rinunce costituiscono le parole d’ordine del discorso politico neoconservatore e neoliberista, che attraverso nuove dinamiche di sfruttamento e diverse forme di disciplinamento dei corpi, continua a preservare vecchi rapporti di forza.

La crisi non è però a senso unico: laddove ogni luogo sembra saturo di controllo, è possibile oggi scorgere istanze di conflitto.

Se, infatti, le politiche di austerity aprono nuovi spazi all’accumulazione del capitale (dalla riproduzione della vita a quella dell’ambiente e dei territori), simultaneamente sorgono nuovi antagonismi. Le soggettività, oggi, costituiscono e al tempo stesso rivendicano altre forme di vita. Dai tumulti metropolitani ai movimenti europei e transnazionali, iniziamo a vedere nuove moltitudini che attraversano il presente, scompaginandone la trama. Ma che sembianze assumono queste insorgenze? Quali ne sono gli spazi di azione? Quali le prospettive?

Gli interrogativi si moltiplicano attorno a questi nodi. Il nostro desiderio è quello di attraversarli, grazie a un tentativo di ricerca collettiva: una cartografia di futuri possibili, di mondi desiderabili, per soggettività autonome e istituzioni del comune.

«a fronte di una politica che sceglie di lavorare in modo speculativo, quello che ci vuole oggi è un sabotaggio creativo del futuro; una pragmatica delle resistenze possibili e capaci di attualizzare il futuro al di fuori dei confini controllati del diritto alla proprietà. E di fronte a politiche che troppo spesso adottano atteggiamenti di rassegnazione davanti alle catastrofi biosferiche, è essenziale per noi non attribuire a ciò il senso dell’inevitabile».

(Cooper M., La vita come plusvalore, Balzano A., (a cura di), Ombre Corte, Verona, 2013, p. 87)

Calendario seminari:

10 Ottobre: La vita come plusvalore. Biotecnologie e corpi al tempo del neoliberismo.

Introduce Martina Fabbri (Labàs); ne parliamo con Angela Balzano (dottoranda università di Bologna, Tpo), Mauro Turrini (postdoc universitè Paris 1, autore di Biocapitale).

ore 17 aula Jemolo, scienze politiche, Strada Maggiore 45.

17 Ottobre: Farsi moltitudine. Per le istituzionalita' del comune.

Introduce Maurilio Pirone (dottorando università di Bologna, Tpo); ne parliamo con Augusto Illuminati (già professore all'Università di Urbino, co-autore di Tumulti) e Francesco Cerrato (assegnista di ricerca, Università di Bologna)

ore 17 aula Jemolo, Scienze Politiche, Strada Maggiore 45.

5 Novembre: Tecnologia politica del conflitto.

Introduce Filippo Nuzzi (Tpo); ne parliamo con Raul (attivista spagnolo e curatore della ricerca Tecnopolitica e 15M), Giuliano Santoro (giornalista e autore de “Un grillo qualunque”).

ore 21, Tpo, via Casarini 17/5.

20 Novembre: Territori insorgenti.

Introduce Piero Ferrara (Tpo); ne parliamo con Antonio Musella, Andreina Baccaro (autor* de Il paese dei veleni) e Gianfranco Bettin (Assessore Comune di Venezia, scrittore)

Ore 18, Làbas, via Orfeo 46.

5 dicembre: Il diritto alla Città / Città Ribelli.

Introduce Giulio Lacamera (Tpo); ne parliamo con Agostino Petrillo (docente Politecnico di Milano).

Ore 18, Làbas, via Orfeo 46.

12 dicembre: Trasformazioni del lavoro e forme di organizzazione.

Introduce Tommaso Cerusici (Tpo); ne parliamo con Ilaria Possenti (assegnista di ricerca Università di Verona e docente a contratto Università di Pisa, autrice di "Flessibilità", Ombrecorte, 2013) e Giuseppe Allegri (ricercatore indipendente, autore di "Il Quinto Stato" Ponte alle Grazie, 2013).

Ore 18, Làbas, via Orfeo 46