Anonymous attacca ancora per Swartz: 4000 dirigenti di banca Usa esposti online

Dopo l'Ussc, il collettivo attacca un sito governativo e pubblica le credenziali di migliaia di manager. Rilasciati indirizzi IP, contatti, utenze e password (non in chiaro). Ricordando il suicidio del giovane hacker, il gruppo chiede la revisione delle leggi sui crimini informatici. E ha dimostrato di aver fatto breccia nei dati della Federal Reserve

5 / 2 / 2013

Prosegue l'operazione denominata #LastResort del gruppo hacktivista Anonymous.

Stavolta ad essere colpiti sono 4000 dirigenti di banca statunitensi, che hanno visto esporre parziali o complete loro credenziali informatiche su un sito governativo dello stato dell'Alabama.

#LastResort è l'operazione avviata da Anonymous a seguito della morte per suicidio di Aaron Swartz, genio della tecnologia di 26 anni.

Secondo la famiglia, il giovane si è suicidato sotto la pressione di un'inchiesta per crimini informatici.

E Anonymous con le azioni degli ultimi tempi, tra cui il defacciamento del sito dell'Ussc, punta ad attirare l'attenzione proprio sulla necessità di rivedere la legislazione nell'ambito di questo tipo di reati.

E la pressione su Swartz, aggiunge Wikileaks, potrebbe essere stata anche dovuta al fatto che il ragazzo era in contatto con Julian Assange.

L'attacco. Su un sito .gov dell'Alabama, uno spazio web dell'Information Center sulla giustizia penale, è apparso un foglio di calcolo con indirizzi IP, contatti, utenze e password (non in chiaro) dei dirigenti coinvolti nell'attacco.

Informazioni che alla verifica risultano al momento corrispondere, con aderenza di nomi di dipendenti a quelli esposti. E che indicano che il gruppo hacktivista ha ottenuto l'accesso a computer della Federal Reserve, e che quindi potrebbe avere in mano chiavi di accesso particolarmente delicate.

Ma Anonymous abbina come sempre alla rilevanza dell'attacco una certa ironia: tentando di raggiungere il sito, si arrivava ad una url contenente le parole "oops-l'abbiamo-fatto-di nuovo".

Il 4 febbraio, giorno dell'attacco, è anche l'ultima data utile perché il procuratore generale Eric Holder per rispondere a domande specifiche sul caso Swartz poste da una commissione parlamentare Usa.

L'esposizione della vulnerabilità della Federal Reserve è certamente un passo importante per il gruppo hacker.

Una sfida ad alto livello, che va nella direzione di spingere affinché le delibere sul caso Swartz e sui crimini informatici in generale tengano conto di quanto espresso dal collettivo hacktivista.

Già nel precedente attacco le voci sulla riuscita di Anonymous nel fare breccia in archivi federali non erano mancate, ma questo ulteriore capitolo dell'operazione LastResort porta la conferma alle autorità.

Che ora sanno di avere a che fare con una forza potenzialmente in possesso di informazioni particolarmente delicate.

Lunedi 4 febbraio è il termine ultimo per il procuratore generale Eric Holder per rispondere a domande specifiche riguardanti l'accusa ad Aaron Swartz.