Zagabria - Primo giorno di viaggio

Utente: chiarab
25 / 8 / 2013

Primo giorno di viaggio.

Provenienti da Bolzano, Cesena, Venezia e domani ci raggiungeranno altri da Pescara, siamo partiti da Mestre ieri notte, sabato 24 agosto, alle 01.30 e arrivati a Zagabria alle 7.00 di mattina, con temporale estivo annesso.

Scrivo ormai 24h dopo il nostro arrivo (all'alba di domenica) appollaiata sul comodo divano dell'ostello in cui ci troviamo. Domani mattina saremo di nuovo in viaggio alla volta del campo di concentramento di Jasenovac, posto al confine croato-bosniaco, il più grande costruito durante la seconda guerra mondiale nei Balcani.

Oggi e' stata una giornata molto intensa e ricca. Appena sistemati i bagagli siamo andati ad incontrare i ragažži dell'Organizzazione Documenta, center for dealing with the past (http://www.documenta.hr/en/home.html).

La prima parte del nostro incontro e' stata una vera e propria lezione/dibattito di storia, infatti Marco, uno dei ragazzi dell'organizzazione, partendo dalla situazione balcanica del 1918 e arrivando ai giorni nostri, ci ha fatto rispolverare e scoprire una parte di storia molto importante e recente che molte volte tende ad essere poco affrontata sia da parte istituionale (penso ai programmi scolastici) che non anche nel nostro Paese.

Documenta, ospitata all'interno della Casa dei diritti umani di Zagabria, e' stata fondata nel 2004 a partire da una rete di Associazioni che si ocupavano di questioni legate ai diritti umani in Croazia.

Si occupa della promozione all'interno della società del dialogo pubblico a proposito di quello che e' successo in Croazia e nei Balcani dal 1941 fino al 2000, e della documentazione degli avvenimenti della guerra.

Non solo, Documenta agisce anche nel monitoraggio e nella denuncia dei crimini di guerra avvenuti nel territorio della Croazia, grazie anche alla collaborazione di team legali che seguono processi e si fanno promotori di cause legali.

Questa organizzazione si propone di interagire con l'opinione pubblica e i media per cercare di non creare differenze fra Croazia, Bosnia e Serbia quando si parla di violazioni dei diritti umani.

Sarebbe molto importante, soprattutto nell'ottica della collaborazione interetnica, riuscire ad avere un riconoscimento da parte della politica istituzionale, ma e' molto difficile, perche' si parla molte volte degli stessi attori che erano coinvolti nella guerra. Di certo il grande lavoro svolto da questi giovani non si ferma davanti a un ostacolo cosi'.

Dal 2006 stanno lavorando per la costruione di una coalizione per l'istituzione di una Commissione regionale per l'accertamento dei fatti sui conflitti nella regione (RECOM).

Il lavoro svolto dai ragazzi e dalle ragazze di Documenta e' molto importante anche per la ricostruzione storica del periodo pre e post conflitto, soprattutto per il recupero e lo sviluppo di una cultura della memoria, e per questo il lavoro di raccolta di interviste occupa una grande parte. Ora sono arrivati ad avere 500 testimonianze dirette, anche da parte di persone i cui mariti o figli non sono tornati a casa e nessuno e' mai andato a bussare alla loro porta per cercare di dare delle spiegazioni.

La volontà di far conoscere la propria storia, di rielaborare il passato, costruire dei ponti che siano in grado di mettere in piedi collaborazioni interetniche per la ricostruzione storica del proprio passato e il riconoscimento dei crimini di guerra e' quello che muove questi giovani, che salutiamo oggi, ma rincontreremo sicuramente presto.

Link utili:

https://www.facebook.com/BuongiornoBosniaDobardanVenecija

http://veneziasarajevo.blogspot.it/