Turchia, giornata di attesa.

Ancora manifestazioni nella notte

Utente: zambeppi
8 / 6 / 2013

Oggi è un giorno relativamente tranquillo, ma c'è chi parla della classica quiete prima della tempesta. Le parole di Erdogan, appena tornato da un viaggio in Nordafrica, non sono certo servite a gettare acqua sul fuoco. Troppi i morti, i feriti, il dolore degli ultimi giorni.

Nell’accampamento del parco  Taksim, ben organizzato ed attrezzato con una infermeria, una mensa, una caffetteria, un kinderheim, una libreria, si tengono continue assemblee, le info continuano a girare via tweet, anche se vi è una maggior circospezione:  agli arresti effettuati a Smirne (Izmir) se ne sono aggiunti altri 5 ad Antalia, e, l‘oscuramento dei social network, viene paventato da molti attivisti. Quello che è certo è che i manifestanti, a tutt’oggi godono dell’appoggio di larga parte dei cittadini e gli stessi massmedia, quali tv e giornali, non hanno avuto posizioni di linciaggio nei confronti delle manifestazioni dei giorni passati, pur avendo queste assunto, più volte, aspetto di vera e propria guerriglia urbana.

Intanto non accenna a calare in Turchia la mobilitazione dei manifestanti anti-governativi, che ancora questa notte passata in migliaia si sono riuniti a Istanbul, Ankara e in altre città del paese per chiedere le dimissioni del premier Recep Tayyip Erdogan, ma per il secondo giorno consecutivo c'è stata una pausa nella violenza e le forze anti-sommossa non hanno attaccato la protesta. Una folla di contestatori ha invaso anche questa notte i luoghi simbolo della protesta, Taksim e Gezi Park a Istanbul, Tunali e Kugulu Park ad Ankara, gridando «Tayyip Istifa!» (Tayyip Vattene) in un mare di bandiere turche o con il ritratto del padre della patria Mustafa Kemal Ataturk, fondatore nel 1923 della repubblica laica.

Il partito islamico Akp del premier Recep Tayyip Erdogan sta preparando un raduno di massa domani ad Ankara in occasione del ritorno del capo del governo nella capitale. Lo riferisce il quotidiano Hurriyet. La manifestazione potrebbe essere una dimostrazione di forza del partito di governo in risposta alla protesta anti-Erdogan che ha visto scendere in piazza negli ultimi giorni centinaia di migliaia di persone. Resta da capire cosa potrebbe succedere se i manifestanti filogovernativi a Istanbul volessero sgomberare l’occupazione del parco Taksim, come è stato adombrato da alcune dichiarazioni non ufficiali. La giornata di domenica si profila come momento di riacutizzazione del conflitto sociale in corso  e come possibile svolta nelle dinamiche del movimento di dissenso alla politica autoritaria, che si è manifestato apertamente negli ultimi 10 giorni.