Tunisia - La Voix d'Eve

Quarto giorno della Carovana in Tunisia

22 / 4 / 2014

Regueb è una cittadina nel cuore della Tunisia. L'economia si basa per il 90% sull'agricoltura; la disoccupazione e il malcontento sono molto diffusi. Regueb dista qualche decina di chilometri dalla più rinomata Sidi Bouzid, dove nacque la rivoluzione in seguito al gesto di disperata denuncia del giovane ambulante Mohamed Buazizi, che si diede fuoco davanti al governatorato della città. Sidi Bouzid e l'intera regione hanno visto l'insediarsi di una minoranza estremista di matrice islamica, che approfittando dell'insoddisfazione della popolazione, ha conquistato un forte potere sociale. Nonostante la complessità del contesto locale, sono nate, in seguito alla rivoluzione, diverse associazioni che combattono per la difesa della libera espressione e dei diritti delle donne, per la costruzione del senso di cittadinanza, per la riappropriazione degli spazi comuni e molto altro. Tra queste è nata a Regueb "l'Association Voix d'Eve" (AVE).

AVE è un'associazione femminile nata il 6 marzo 2012 che si occupa della sensibilizzazione delle donne rispetto ai propri diritti, lotta per difenderli e lavora per migliorarne il loro ruolo all'interno della società. La situazione femminile  della regione è infatti molto difficile. La maggior parte delle donne lavora nei campi, dove guadagna meno di tre euro all'ora ed entra a contatto con prodotti chimici altamente nocivi, che provocano disturbi dermatologici, tumori e sterilità. I terreni agricoli sono spesso inoltre teatro di violenze, anche sessuali. Spesso le donne non sono a conoscenza dei propri diritti, e quando lo sono non li rivendicano per il timore di esporsi in una società ancora fortemente sessista. La coordinatrice del media center di Regueb, che è anche attivista di AVE, Darine Abidi, dichiara amaramente che qui le donne hanno soltanto due diritti: lavorare e mangiare. È emblematico ad esempio il fatto che l'eredità venga spartita tra i fratelli maschi. Ma la più grande violenza, aggiunge Darine, è la de-scolarizzazione e l'analfabetismo, molte ragazze infatti iniziano a lavorare nei campi fin da molto giovani. In questa realtà spesso le donne non sanno a chi e dove rivolgersi, né della possibilità di farlo. Così nasce AVE.

Mantenendosi sempre distante da partiti politici, che provocano ostilità e sfiducia nella società civile, AVE ha dato vita a numerosi progetti che vedono la donna sempre protagonista, affrontando temi e realtà differenti. Le formazioni promosse da AVE, ad esempio, vogliono sensibilizzare le donne e i giovani al concetto di cittadinanza, diffondere metodi di comunicazione e dialogo, di creatività e arte -come la pittura su ceramica-, ma sono anche più specificamente rivolti a madri di adolescenti o di giovani disabili. L'anno scorso AVE si è fatta promotrice di un seminario, svoltosi a Regueb e a Tunisi, rispetto al ruolo dei media nella diffusione dell'immagine della donna all'interno della società. Ha poi dato vita a "La costituzione nelle tue mani", progetto di appropriazione e informazione rispetto alla costituzione oggi in costruzione. Il progetto "Basta" si occupa di combattere la violenza politica e sociale, sempre nei confronti delle donne. E infine è importantissimo il lavoro che AVE svolge con le donne che lavorano nei campi, distribuendo materiali volti a preservarne la salute, ma soprattutto dialogando per costruire una maggiore consapevolezza dei propri diritti all'interno della società.

"Sulle rotte dell'Euromediterraneo" in Tunisia, Turchia e Libano organizzate da:
Un Ponte per ...
Coalizione Ya Basta Marche, Nordest, Emilia Romagna e Perugia
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I report completi dell'iniziativa saranno in Globalproject.info e Unponteper.it
Media Patner dell'iniziativa: Nena News, Osservatorio Iraq, Progetto Melting Pot Europa, CORE online

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Tunisia - La voix d'eve a Regueb