Oggi tre attiviste straniere di Femen hanno inscenato una protesta a seno nudo davanti al tribunale di Tunisi per protestare contro l'arresto di Amina.
RASSEGNA STAMPA
Protesta a seno nudo per Amina, tre 'Femen' arrestate a Tunisi
(AGI) - Tunisi, 29 mag. - Tre attiviste europee del gruppo
Femen sono state arrestate nel centro di Tunisi dopo essersi
mostrate in topless davanti al tribunale. Le tre, due francesi
e una tedesca, protestavano per l'arresto di Amina, la blogger
18enne tunisina in carcere arrestata il 19 maggio a Kairouan
mentre contestava il congresso degli estremisti salafiti.
Le tre donne si sono denudate il petto e hanno urlato
"Amina libera!".
L'attivista tunisina rischia fino a sei mesi
di carcere per detenzione illegale di spray al peperoncino ma
potrebbe anche essere incriminata per aver profanato un
cimitero e in questo caso rischierebbe due anni. Si e' trattato
della prima protesta a seno nudo del movimento femminista Femen
nel mondo arabo, un gesto che ha scatenato una comprensibile
agitazione tra gli astanti. In piedi, di fronte alle inferriate
all'esterno dell'edificio, le tre donne - con indosso solo dei
micro short di jeans e scarpe nere - hanno urlato lo slogan a
sostegno della giovane tunisina e, insieme ai seni, hanno
mostrato i graffiti sul corpo, 'Il seno nutre la rivoluzione'.
Ma la polizia, mescolata alla folla di giornalisti, e' stata
molto celere nell'arrestarle e portarle all'interno
dell'edificio.
La protesta, che voleva evidenziare anche le difficolta' del mondo femminile in Tunisia, ha provocato l'irritazione di qualcuno dei passanti, ma anche di alcuni avvocati: mentre le tre femministe venivano spostate da un'aula all'altra dentro il palazzo di giustizia, gli avvocati hanno intonato l'inno nazionale e urlato 'fuori', lo slogan delle proteste durante la rivoluzione dei gelsomini. Dopo i tafferugli all'esterno dell'edificio, la polizia ha anche fermato sei giornalisti francesi e uno tunisino, perche' avevano scattato foto e si rifiutavano di dare le immagini agli agenti.
"E' la prima azione nel mondo arabo: ho preparato questo team internazionale a Parigi e sono state inviate martedi' a Tunisi", ha raccontato da Parigi la leader di Femen, Inna Shevchenko. La 18enne tunisina, nota al mondo con lo pseudonimo di Amina Tyler, e' stata arrestata nella citta' di Kairouan, il 19 maggio scorso, il giorno in cui il movimento salafita Ansar al-Sharia doveva tenere il suo Congresso. La giovane, che aveva dipinto la scritta Femen sul muro di un cimitero, deve rispondere anche del possesso dello spray urticante; ma ha suscitato un'ondata di simpatia internazionale perche' minacciata dai salafiti, sempre piu' incisivi nel Paese, per aver pubblicato alcune sue foto in topless su Facebook.
La famiglia ha raccontato che soffre di depressione cronica e che ha tendenze suicide; ma Amina, che ha accusato i genitori di tenerla rinchiusa e picchiarla, ad aprile e' scappata di casa ed e' poi ricomparsa in pubblico, seppur mai in topless. Il movimento femminista Femen, nato nel 2010 in Ucraina e con sede a Parigi, organizza eventi di denuncia di una serie di problemi legati al maltrattamento femminile o anche contro i regimi. La Tunisia, dove governa una coalizione guidata dal partito islamista moderato Ennahda, ha le leggi piu' liberali del mondo arabo in materia di diritti femminili, ma l'uguaglianza di genere non e' ancora inserita nella nuova Costituzione.
Due francesi e una tedesca, protestavano davanti al tribunale
di Tunisi per Amina, la blogger arrestata a maggio
Tunisia, Femen a seno nudo: tre arresti
Tunisia, fermate tre femen a seno nudo
INSULTI E APPLAUSI - Davanti alla loro esibizione la folla che si è subito creata davanti al Palazzo di Giustizia si è divisa tra chi ha applaudito alla loro esibizione e chi, invece, ha cominciato ad insultarle. La protesta si è conclusa nel giro di pochi minuti, quando cioè sono intervenuti alcuni poliziotti che hanno coperto in qualche modo le tre attiviste, portandole via.