"Tayyip, kaçış, kadın geliyor" Tayyip scappa, le donne stanno per arrivare

Scontri ad Istanbul, manifestazione ad Ankara

9 / 3 / 2014

Con questo slogan ha avuto inizio il corteo che ad Ankara come ad Istanbul, ha invaso le metropoli turche.
In migliaia sono scese in strada per rivendicare il proprio diritto ad esistere e ad autodeterminarsi. 
Stop al femminicidio, denuncia contro le violenze domestiche che le donne subiscono, stop ai matrimoni delle "spose bambine" ( dati ufficiali parlano di 40.428 matrimoni di ragazze tra i 16 ed i 17 anni sono nel 2012), eguaglianza retributiva e denuncia contro la posizione conservativa del governo sulle questioni femminili, che non attua una politica adeguata alle esigenze ed alle necessità della popolazione.
Queste le parole chiave dei cortei che hanno inondato la capitale e la più grande metropoli turca nella giornata di ieri
La determinazione e la voglia di poter manifestare apertamente e liberamente, in una manifestazione che è riconosciuta a livello internazionale, è stata la motivazione che ha spinto un corteo di donne a conquistare piazza Taksim. 
Luogo-simbolo di una libertà sempre più precaria e delle proteste anti-governative è stato chiuso, come ormai avviene da mesi, al libero accesso da parte dei manifestanti.
Un gruppo di circa una 50ina di attiviste è riuscito a concentrarsi sulle scalinate di Gezi Park ma sono state immediatamente spintonate e cacciate via da agenti in antisommossa.
Così un corteo è partito da Galatasary Square, che percorrendo la Istiklal Caddesi aveva l' intenzione di raggiungere piazza Taksim. 
Cordoni di polizia e Toma erano lì, pronti ad accogliere il corteo; con la loro presenza hanno impedito l' accesso alla piazza, dando luogo a momenti di tensione culminati in spintoni e scontri. 
Lotta e determinazione dunque sono gli ingredienti principali di queste donne che sono disposte a mettere il proprio corpo in discussione in nome di libertà, diritti e autodeterminazione.
Altro scenario invece ad Ankara.
Un corteo gioioso ed eterogeneo, la cui composizione assolutamente variegata è stata espressione di quella ricchezza che emerge dalla voglia di protagonismo di vecchie e nuove generazioni che si rendono conto della necessità che solo a partire da loro potranno effettivamente determinare un cambiamento dell' esistente.
Un corteo che si è colorato di viola e durante il quale sono state rivendicate diverse azioni da parte dei collettivi femministi.
Le dichiarazioni di Tayyp Erdogan non spaventano e tanto meno il popolo turco è pronto ad arrendersi alle sue imposizioni.
Link:
http://www.hurriyetdailynews.com/more-than-500000-child-brides-married-in-turkey-in-the-last-decade.aspx?pageID=238&nID=63324&NewsCatID=341

8 marzo 2014 Turchia