SpanishRevolution

20 maggio a Madrid a Puerta del sol

21 / 5 / 2011

Arrivati a Madrid nel pomeriggio di venerdì 20 l'impatto con la Puerta del Sol è impressionante. La piazza simbolo del centro della città e di tutta la Spagna è un gigantesco ed infinito accampamento di persone, tende, installazioni, cartelli, striscioni.

La Acampada non ha un centro, ci sono migliaia di persone che si riuniscono nei vari punti della piazza in laboratori, commissioni, interminabili assemblee, in gruppi che discutono o lanciano slogan.

Il primo impatto è quello di un caos inestricabile, in cui la presenza fisica stessa di migliaia di persone, ad ogni ora del giorno e della notte, impedisce di avere una visione di insieme di tutto ciò che accade, di rendersi conto di quello che sta succedendo, ed obbliga le persone a muoversi nella piazza, ad attraversarla. Rispetto a ciò che era, il centro “ordinato e pulito” della Madrid dei turisti e vetrina della Spagna, lo spazio fisico è totalmente trasformato. Migliaia di cartelli, striscioni, scritte, messaggi, ricoprono ormai praticamente qualsiasi spazio di muri, impalcature, monumenti e fermate della Metro.

Tuttavia nel caos apparente, migliaia di giovani madrileni, dei quartieri periferici e dell'università, che questo centro forse non l'avevano nemmeno mai visto, hanno dato vita ad una organizzazione che produce continue iniziative, che garantisce cibo per tutti, la pulizia, l'accoglienza, la produzione di materiali.

Per tutto il pomeriggio è andata aumentando la tensione in attesa della decisione delle autorità riguardo al possibile sgombero della piazza dopo che la Giunta per le Elezioni aveva dichiarato la Acampada illegale a partire dalla mezzanotte di venerdì in vista del silenzio previo lo svolgimento delle elezioni locali di domenica 22.

Col trascorrere delle ore però risulta sempre più evidente ciò che verrà ufficializzato verso le 11 di sera e cioè che lo sgombero non ci sarà, che la piazza si è conquistata il diritto, la legittimità per restare. Il tam tam della “Acampada” rispetto al possibile sgombero ha prodotto un concentramento di persone ancora maggiore che nei giorni precedenti. A mezzanotte almeno 40.000 persone in piazza hanno sfidato il divieto rendendo impensabile ogni possibile intervento della polizia.

A quell'ora infatti, e nelle ore seguenti, era praticamente impossibile accedere alla piazza stessa e la moltitudine riempiva tutte le strade circostanti, estendendosi nelle piazze adiacenti dando vita a nuovi accampamenti con riunioni ed assemblee.

I giornali di oggi, nonostante la chiusura della campagna elettorale dei partiti, danno grandissimo spazio al movimento degli Indignati. Molti dei titoli contengono riferimenti alla “giornata di riflessione” che precede le elezioni e che si era cercato di utilizzare per mettere a tacere il movimento: “riflessione indignata”; “La repubblica del Sol riflette”; “Il Ministero dell'Interno esclude lo sgombero del Sol”; Decine di migliaia di persone scendono in piazza in tutte le città di Spagna”; “Nell'accampamento la riflessione è eterna”; “E dopo di Sol?, I manifestanti stanno già studiando come mantenere lo spirito del 15-M ed estenderlo nei quartieri di Madrid”.

Per oggi è previsto un altro concentramento moltitudinario alle ore 20.00. Seguiranno aggiornamenti.

Max e Sergio

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plaza de sol

Minivideo da Puerta del Sol di notte