Caccia al guerrigliero

Scontri a fuoco nel Caucaso, morti e feriti

Una giornata pesante nelle repubbliche autonome del Caucaso russo, contrassegnata da vere e proprie battaglie fra forze di sicurezza e gruppi di “banditi”, presumibilmente (ma non ci sono conferme) militanti islamisti.

19 / 3 / 2009



Il primo episodio è avvenuto nella repubblica di Kabardino-Balkaria, nella cittadina di Baksan. Forze della polizia repubblicana e dei servizi di sicurezza (Fsb) hanno circondato all’alba una casa dove erano chiusi “tre o quattro combattenti”, intimando la resa: dall’interno della casa è stato aperto il fuoco, e dopo una breve sparatoria le forze di sicurezza hanno “risolto” la situazione sparando dentro l’abitazione con un lanciarazzi anticarro e uccidendo tutti gli occupanti semza subire perdite (le autorità comunque non hanno poi precisato quale sia stato il bilancio dell’operazione).
Poche ore dopo un altro scontro a fuoco si apriva nel sud della repubblica del Dagestan, in un bosco vicino al villaggio di Kakashura, dove un’unità del ministero dell’interno repubblicano appoggiata da un elicottero delle forze federali ha impegnato in combattimento un grosso gruppo di guerriglieri - una quindicina di uomini, secondo le autorità. La battaglia è durata diverse ore, con impiego di lanciagranate e lanciafiamme. Ancora in serata non era disponibile un bilancio, neppure provvisorio: si sa che un agente è stato ucciso, ancora all’inizio dei combattimenti, e che ci sono diversi feriti.
L’”operazione antiterrorista” in effetti era già iniziata ieri, mercoledì, a breve distanza dallo stesso villaggio: secondo un portavoce del ministero dell’interno, la posta in gioco sarebbe la definitiva cattura o annientamento della “banda Vagabov”, il gruppo armato di un leader guerrigliero locale ricercato da tempo e noto come “comandante Sayfullah”.

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Blog EST EST EST, notizie dall’ex impero del male a cura di Astrit Dakli