2 aprile a Roma in Piazza Navona

Roma - Ya Basta! contro la guerra

2 aprile: raccolta medicinali e soldi per la carovana "Uniti per la libertà dalla Tunisia alla Libia"

31 / 3 / 2011

L'Associazione Ya Basta Moltitudia
invita tutte e tutti a partecipare al presidio contro la guerra che si terrà a Roma
il 2 aprile dalle ore 15,00 a Piazza Navona
in quella occasione Ya Basta sarà presente con un gazebo finalizzato alla raccolta
 DI SOLDI E DI ATTREZZATURE MEDICHE E MATERIALE SANITARIO DA PORTARE AL CONFINE TRA TUNISIA E LIBIA
con la
CAROVANA UNITI PER LA LIBERTA'
(QUI LA LISTA DI QUELLO CHE SERVE)
E SE POTETE REPERIRE QUALCOSA CONTATTATECI O PORTATELO NEI PUNTI DI RACCOLTA
:
il 2 aprile in P.zza Navona gazebo Ya Basta! dalle ore 15 a fine presidio
il  4 e il 5 aprile in Via dei Latini 30 (San Lorenzo) dalle 16,00 alle 20,00

Contro la guerra e la cultura della guerra!

Per sostenere le rivoluzioni e le lotte per la libertà e la democrazia dei popoli mediterranei e dei paesi arabi

Per l'accoglienza e la protezione dei profughi e dei migranti

Contro le dittature, i regimi, le occupazioni militari, le repressioni in corso

Per il disarmo, un'economia ed una società giusta e sostenibile

Stop ai bombardamenti e per il cessate il fuoco in Libia



Associazione Ya Basta!Moltitudia
via Dei Latini 30
tel. 06 99 92 20 02
skype: yabastamoltitudia
Dall' 8 all' 11 aprile 2011

Uniti Per La Libertà! Carovana dalla Tunisia alla Libia

Unis pour la libertè! United for freedom! Uniti per la libertà!

30 / 3 / 2011

Nel sud est della Tunisia, al confine con la Libia, migliaia di persone vivono nel campo profughi di Ras Jadire. La situazione è drammatica: migliaia di uomini, donne e bambini in fuga dalla Libia, ma anche dalla Somalia e dall'Eritrea, sono ammassate nel campo. Si pensa che nei prossimi giorni la situazione peggiorerà ulteriormente per l'intensificarsi del numero delle persone con ferite da arma da fuoco.

Le organizzazioni di soccorso hanno allestito tende, sotto le quali medici e volontari stanno cercando di affrontare le emergenze più gravi. La Mezzaluna Rossa distribuisce i pasti, ma mancano medicinali, strumentazioni mediche e chirurgiche, latte per bambini.

Trovarsi in un campo profughi ai margini della Libia non è una sfortunata casualità: è un pezzo della guerra che consuma vite e speranze. Così come un pezzo della guerra è Lampedusa, trasformata in un carcere a cielo aperto. Una guerra dai confini labili, già cominciata all'ombra degli accordi di “amicizia” italo-libici con l'imprigionamento, l'uccisione e la deportazione di migliaia di migranti. Le stesse ragioni umanitarie che sponsorizzano le bombe parlano il linguaggio della guerra contro i profughi ed i barconi che attraversano il Mediterraneo.

In Tunisia gruppi spontanei di studenti, docenti, lavoratori, medici e avvocati si sono auto-organizzati per far fronte all'emergenza umanitaria che si è creata ai confini con la Libia: oramai da settimane provvedono al reperimento del materiale di prima necessità che poi trasportano fino ai campi profughi. Sono realtà non governative che nascono dallo stesso tessuto sociale che è stato protagonista della “rivolta dei gelsomini”: non esistono ancora associazioni formalizzate perchè fino al 20 gennaio in Tunisia era vietato costituirle.

Le reti di solidarietà che nascono spontaneamente in Tunisia sono nel contempo aiuto concreto ai profughi e sperimentazione di forme di cooperazione sociale dal basso.

Da queste stesse reti ci arriva oggi un appello, una richiesta di aiuto per far fronte alla grave situazione che si è venuta a creare nei campi profughi. Noi crediamo che nell'attuale scenario di guerra il nostro prendere la parola dalla parte di chi lotta per la libertà contro ogni dittatura, sia essa imposta dall'interno o dall'esterno, sia essa esercitata con le armi o con il potere economico e finanziario, significhi azione concreta, costruzione di relazioni dirette con le sperimentazioni nate dalle rivolte che hanno rivendicato libertà, democrazia, futuro.

Oggi più che mai contro ogni retorica della e sulla guerra il nostro “Stop ai bombardamenti!” passa attraverso una battaglia “senza se e senza ma” sui diritti dei migranti e dei profughi, sul diritto di asilo europeo, sul diritto al soggiorno, alla libertà di stanziamento ed all'accoglienza dignitosa. Le rivolte che hanno attraversato il Nord Africa e che continuano ad estendersi aprono nuove finestre e fanno dell'euromediterraneo uno spazio denso di prospettive, chiamato da subito a misurarsi con i movimenti migratori determinati direttamente o indirettamente dalla guerra e dai conflitti in atto.

Per tutte queste ragioni vogliamo rispondere all'appello lanciato dai volontari tunisini con una carovana di aiuti dall'Italia con la quale sia possibile raggiungere il campo profughi di Ras Jadire, distribuire i materiali raccolti, incontrare i protagonisti della rivolta ed i volontari che si sono autorganizzati per dare sostegno alle vittime della repressione del regime di Gheddafi e dei bombardamenti.

Considerata l'emergenza i tempi di organizzazione della carovana sono stretti ma siamo comunque riusciti in pochi giorni a costruire il programma che proponiamo.

Programma della Carovana

2 Aprile - Reperimento di medicinali e fondi con l'allestimento di gazebo e punti di raccolta nella giornata di mobilitazione nazionale (nelle Marche il pomeriggio concentramento in Ancona - Piazza Roma h.17,00)

6 Aprile - Partenza da Civitavecchia del carico con materiali sanitari e strumentazioni mediche

7 Aprile - Partenza in aereo dall'Italia per Tunisi

8 Aprile - Tunisi: in tarda mattinata incontro della carovana italiana con i volontari tunisini e conferenza stampa - Incontro organizzativo con la Mezzaluna Rossa. - Nel pomeriggio incontro della delegazione italiana con i protagonisti della rivolta all'Università

9 Aprile - Partenza della carovana verso Cita Benghardane, provincia di Tataouine, confine Ras Jadire, a circa 600Km da Tunisi. Il viaggio sarà organizzato insieme alla Mezzaluna rossa che si occuperà del trasporto dei materiali arrivati dall'Italia - Distribuzione dei medicinali nel campo profughi - Pernottamento al campo profughi in tendoni allestiti appositamente per la delegazione della carovana

10 Aprile - Partenza dal campo profughi e ritorno a Tunisi

11 Aprile - Rientro in Italia

Il programma è in evoluzione e nei prossimi giorni sarà ulteriormente integrato.

Per la raccolta fondi è possibile effettuare la propria donazione al C/C Banca Etica dell'Associazione Ya Basta! Marche IBAN IT41R05018028 0000 0000 112064, indicando come causale "Carovana Tunisia". Per informazioni sull'organizzazione e per partecipare alla raccolta del materiale: tel 347/4701996 email [email protected]

- Scarica la lista del materiale necessario alla raccolta (.pdf)

In continuità con la campagna “Welcome" a Lampedusa per un Mediterraneo dell'accoglienza, promuovono e coordinano:

Ambasciata dei Diritti - Marche, Associazione Ya Basta! Marche, Centri Sociali Marche, Associazione Ya Basta! Italia, Centri Sociali del NordEst

Per adesioni: [email protected]